ℭ𝔞𝔭𝔦𝔱𝔬𝔩𝔬 18

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"Questo posto è bellissimo" dissi guardandomi intorno.
Dopo aver cenato entrammo in macchina, dopo più o meno mezz'ora la macchina si fermò.
Justin scese per poi aprire la portiera "andiamo" sorrise.
Scesi dalla macchina "dove andiamo?" chiesi incuriosita.
"Al luna park" rispose, stavo per aprire bocca ma Justin continuò a parlare "lo so cosa stai per dire e la risposta è si, ci andremo vestiti così"

Una delle serate più belle in compagnia dei ragazzo giusto, niente discussioni, niente complicanze e urla che potessero rovinarci la serata, solamente sorrisi e divertimento.

Pensai di tornare a casa ma Justin cambiò direzione.
"Dovevi andare a sinistra" indicai guardandolo.
"C'è un'ultima sorpresa" disse prendendomi la mano mentre l'altra mano era sul volante.

Ci fermammo in un posto non molto luminoso, c'erano due/tre pali della luce, mi guardai intorno cercando di capire perché Justin si fermò lì ma vidi solamente tanti alberi.
"Ti starai chiedendo cosa c'è qui di tanto importante" disse sorridendo.
Mi limitai ad annuire, si Bieber hai centrato il punto.
Accese i fari per un secondo e avanti ai miei occhi si illuminò una scritta.
"One less lonely girl?"
"È il titolo della mia canzone, la scrissi quando torni da Roma" prese una scatola sotto al sedile e la appoggiò sulle mie gambe, la aprii e rimasi sorpresa guardando la corona di fiori che era all'interno della scatola.
"Il perché di questa corona lo capirai quando canterò questa canzone nel mio primo concerto" disse guardandomi negli occhi.
"Sul serio hai scritto una canzone per me?" chiesi con gli occhi lucidi.
Justin annuì, scese dalla macchina, mi aprì la portiera per poi prendermi per mano.
Iniziò a cantare improvvisando un lento.
Piansi di gioia, non potevo credere che mi stesse succedendo qualcosa di bello.
"Ehi piccola va tutto bene?" chiese asciugandomi le lacrime.
Annuì sorridendo.
"Principessa" sussurrò "ti amo" continuò.
"Anch'io" sorrisi.
Le sue labbra sfiorarono le mie, c'era un'atmosfera stupenda.
Chi l'avrebbe mai immaginato che Justin fosse così dolce.

Justin mise in moto la macchina ma non partì.
"Che palle, andava tutto bene fino ad ora" sbuffò.
Sorrisi per poi digitare il numero di David e passare il telefono a Justin dato che io non avevo la minima idea di dove ci trovavamo.
"Sta arrivando è qui vicino" disse prendendomi per i fianchi per poi avvicinarmi a lui lentamente.
Mi spostò una ciocca dietro all'orecchio per poi darmi dei baci sul collo, si avvicinò per baciarmi ma un clacson ci interruppe.
"Scusate" disse David per poi fare spallucce.

Iniziò a far freddo, Justin mi diede la sua giacca, appoggiai la testa sulla spalla mentre lui parlava con David.
Credo che il vero principe azzurro sia quello che ti regalerebbe anche la luna per renderti felice, ognuna di noi spera che arrivi al più presto possibile.
Il mio è accanto a me.🖤

🖤

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Due pianeti diversi - JELENADove le storie prendono vita. Scoprilo ora