Due pianeti diversi - JELENA

ℭ𝔞𝔭𝔦𝔱𝔬𝔩𝔬 33

                                 SELENA
Le ragazze mi misero al corrente della situazione di Justin, i ragazzi cercarono di calmarmi.
A colazione mangiai tanto per la preoccupazione, Ryan passò a prendermi per andare a far visita a Justin. In macchina nessuno dei due aprì bocca finché gli ordinai di accostare, aprii la portiera velocemente per poi vomitare.
"T'immagini sei incinta?" fece una piccola risata.
Lo fulminai con lo sguardo, durante il tragitto ebbi un forte mal di pancia ma rimasi in silenzio.
Aspettammo seduti ad un tavolo l'arrivo di Justin che si fece vivo due minuti dopo.
"Piccola" disse riempiendomi di baci.
Il suo profumo, lui, il mio tutto.
"Bro" disse salutando Ryan.
"Ehi Jus, hai parlato con Alexa?" chiese Ryan.
"Chi?" chiesi fulminando Justin con lo sguardo.
"Poi ti spiego" disse Ryan.
Parlarono in codice per non farsi capire dalle guardie che erano situati in ogni angolo. Non capivo nulla, parlavano velocemente.
"Amore, come stai?" chiese accarezzandomi il braccio lentamente.
Non risposi, mi limitai a fare spallucce per poi baciarlo.
Ryan alzò gli occhi al cielo e Justin fece una piccola risata.
"Tempo scaduto, i familiari e gli amici dei detenuti sono obbligati ad abbandonare questa stanza mentre i detenuti sono obbligati a rientrare nelle proprie celle" urlò una guardia con il megafono.
"Bro mi raccomando, affido tutto a te" disse Justin salutando Ryan "piccola, ti amo" sussurrò per poi baciarmi.
Andammo via ma prima passai per il bagno, vomitai di nuovo, mi sciacquai la faccia e uscii toccandomi la pancia.
"Dai andiamo, ti porto in ospedale" disse Ryan.
Salimmo in macchina e durante il tragitto parlammo di Justin.
Arrivammo a destinazione, presi posto nella sala d'attesa.
"Gomez" disse il dottore facendomi cenno di entrare.
"Ti accompagno" disse Ryan alzandosi.
Entrammo e il dottore mi fece sdraiare sul lettino, mi chiese quale fosse il problema, mi toccò la pancia facendo un massaggio.
"È incinta?" chiese Ryan guardando il dottore.