ℭ𝔞𝔭𝔦𝔱𝔬𝔩𝔬 73

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"Ryan aspetta" dissi bloccandolo.
Cercai di trattenerlo ma a stento mi guardava in faccia, il suo sguardo si posava solo sul ragazzo, così da non perderlo di vista.
"Selena ne parliamo dopo adesso devo andare" disse Ryan spostandomi con il braccio.
"Eccoti finalmente" disse il ragazzo levandosi la giacca.
"Ehi idiota, veditela con me" rispose una voce alle mie spalle.
"Justin" sussurrò Ryan.
"Che fai Sanchez, ci provi con la mia ragazza?" chiese Justin avvicinandosi a lui.
"Sanchez? Ian Sanchez?" chiese Ryan "adesso capisco perché avevi una faccia conosciuta" disse sputando sulle sue scarpe.
"Cosa volete fare? Due contro uno?" chiese.
"No, me contro te" disse Justin.
"Quando vuoi Bieber" rispose.
"Ian figliolo, ti ho cercato ovunque, vieni è il nostro turno"
Ian guardò Justin e Ryan per poi salutarli.
"Anche stavolta si è salvato" rispose Ryan.
"Tu che ci fai qui?" chiesi guardando Justin.
"Mi ha chiamato Chaz e mentre stavo venendo mi ha raccontato ciò che stava succedendo" rispose Justin "grazie Ryan" disse abbracciandolo.
"Selena, dobbiamo fare le foto" urlò Taylor.
"Io vado così dopo andiamo a casa" dissi.
"Non vuoi restare?" chiese Justin.
"Se il mio ragazzo non ha da fare.." risposi.
"Sono libero" rispose Justin avvicinandosi.
"Selena" urlò Taylor.
Corsi verso di lei, ci fecero un paio di foto e delle mini interviste.

Arrivammo a casa stanchi, in casa regnava la pace, si sentiva solo quella dolce canzoncina che faceva addormentare i bambini

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Arrivammo a casa stanchi, in casa regnava la pace, si sentiva solo quella dolce canzoncina che faceva addormentare i bambini.
"Bea mi ha detto che domani sarai impegnata" disse Justin mentre si infilava nel letto.
"Già, perché non vieni anche tu?" chiesi mettendomi il pigiama.
"Mi piacerebbe piccola ma non posso, le cose non vanno tanto bene" rispose Justin.
"Di che stai parlando?" chiesi.
Coprii i bambini con le loro copertine e presi posto accanto a Justin nel letto.
"Chris ha consegnato il carico ad un tizio e quando quel tipo ha aperto le confezione ha scoperto che dentro c'erano caramelle, quindi pensa che noi lo abbiamo truffato e domani si presenterà al capannone" rispose Justin.
"Allora domani resto con te" dissi.
"Non voglio coinvolgerti e poi ci sono tutti i ragazzi anche Joshua" rispose per poi baciarmi.

Il giorno seguente.
"Selena svegliati è tardi" urlò Bea.
Entrai in macchina con il pigiama poiché Bea mi aveva tirato in quella direzione "ecco ti ho portati un cornetto ed un cappuccino così fai colazione, sapevo fosse andata a finire così" disse dandomi il sacchetto.
Arrivammo allo studio, mi preparai e mi truccarono dopodiché arrivammo a destinazione, pronta per il red carpet.

I paparazzi che urlavano per attirare la mia attenzione, i flash che mi accecavano gli occhi, le persone che gridavano il mio nome

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I paparazzi che urlavano per attirare la mia attenzione, i flash che mi accecavano gli occhi, le persone che gridavano il mio nome.
Pensavo di sentirmi fuori luogo ma il realtà mi sono sentita al mio agio, amata dalla gente e stare bene con chi ti circonda non è poco.
Ho fatto volentieri delle interviste che maggiormente riguardavano Justin e i bambini, anche se la domanda più gettonata era "quando ti rivedremo sul palco?".
"Riprenderò in mano la mia carriera, inizierete a vedere di nuovo il mio volto, in questo periodo ho scritto una canzone per i miei figli e non vedo l'ora di farvela ascoltare. Prima di partire con il mio tour vorrei creare il video di una canzone con la quale inizierò il mio concerto. Pian piano, le cose torneranno al proprio posto ma ricordiamoci che ho due bambini e loro verranno prima di tutto ciò" risposi per poi ricevere applausi.
"Selena, dobbiamo andare" rispose Bea sorridendo.

In macchina contattai Maya per sapere come stavano i bambini. Maya era l'unica persona a cui lasciavo i bambini, non per mancanza di fiducia dei confronti del personale, io e Zayn eravamo cresciute con Maya, quando i nostri genitori avevano da fare con riunioni e cose varie, ci lasciavano con lei, giocava con noi. Io con Maya non ho mai pianto, quando litigavo con mia nonna mi nascondevo in cantina e Maya mi rassicurava portandomi delle merende e il solito succo d'arancia. I bambini, in mancanza dei loro genitori, se in quel momento hanno bisogno di qualche spalla su cui piangere, oppure di una chiacchierata, devono sempre avere una persona accanto e per me quella persona era Maya.

"Potrebbe fermarmi al capannone? Grazie" chiesi all'autista.
"Vestita così?" chiese Bea sorridendo.
Annuii per poi scendere.
All'interno c'erano Justin, Chris è un ragazzo seduto di spalle.
"Selena che ci fai qui?" chiese Justin sorpreso.
"Wow ci sono proprio tutto i ragazzi eh" risposi.
Il ragazzo si voltò.
"Leonard Bull? Quindi tu ti occupi di tutto?" chiesi sorpresa.
"Gomez, allora la vostra storia è vera" disse alzandosi per poi salutarmi "comunque complimenti, la tua bellezza non svanisce mai" aggiunse.
Justin lo guardò lanciandoci un'occhiataccia.
"Dov'è il problema?" chiesi sorridendo.
"Il tuo amico, ha cercato di prendermi per il culo e adesso rivoglio i miei soldi e il carico per cui avevo pagato" disse Leonard alzando il tono di voce.
"Chris non farebbe mai una cosa del genere, prima di prendere per il culo te, è stato preso lui per il culo. Per quale motivo pensi che lui abbia preso da un tizio questo carico piano di caramelle per poi avere problemi con te?" chiesi facendo una piccola risata.
"Voglio il nome e il cognome di quel tipo" disse Leonard.
"Non so il nome e nemmeno il cognome, mi ha detto tante volte che in questi affari non vuole che si vengano a sapere i suoi dati personali ma posso darti il numero di telefono" disse Chris cercando in rubrica.
"Inoltramelo su whatsapp, adesso devo andare" disse salutando Justin e Chris "arrivederci principessa" aggiunse baciandomi la mano.
"Non allargarti" disse Justin dandogli una pacca sulla spalla.
"Sei fortunato Bieber" disse Leonard per poi uscire.
"Jus mi accompagni a casa?" chiesi sorridendo.
"Piccola ho da fare" rispose per poi darmi un bacio a stampo.
Uscii dal capannone e mi nascosi dietro ad un muretto, dopodiché seguii Justin. Era in un parco che non conoscevo, prese posto su una panchina e dopodiché arrivo Taylor.
I due chiacchierarono e ridevano.

Due pianeti diversi - JELENADove le storie prendono vita. Scoprilo ora