ℭ𝔞𝔭𝔦𝔱𝔬𝔩𝔬 66

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JUSTIN
Presi da Ariana il telefono di Demi, cercai ovunque dei messaggi che potessero indirizzarmi ai miei figli ma nulla. C'erano solo molte chiamate effettuate ad un certo "K.S".

Ore 02:38.
Entrai nel capannone e sveglia Demi. Provai a cacciarle delle informazione ma senza risultato.
"Justin è inutile, da me non saprai nulla. Cosa vuoi farmi? Vuoi uccidermi? Pensaci Bieber, io non ho nulla da perdere" disse sorridendo.
Ero fuori controllo, la rabbia mi stava assalendo. Salii in macchina e mandai un messaggio.

A Ryan.
Sto per fare una cazzata. Tra poco vado al capannone.

Passai dal benzinaio, presi un po' di benzina e ritornai al capannone. Cercai in macchina l'accendino che spesso lasciavo lì e nel frattempo una mano mi tirò per il braccio.
"Che cazzo vuoi fare con quella benzina Justin?" chiese Ryan alzando il tono di voce.
"Se lo merita" dissi continuando a cercare l'accendino.
Ryan mi riprese per il braccio "se mi hai scritto quel messaggio è perché sai anche tu che è una cazzata, Justin non puoi, lo so che sei arrabbiato, lo sono anch'io anche se non sono figli miei ma non è il modo giusto per risolvere la questione. Una volta trovati i bambini, lei verrà arrestata e se farai qualche cazzata potrà metterti nei guai, pensaci" disse Ryan facendomi ritornare con i pieni per terra.
Diedi un pugno alla portiera della macchina mentre il mio viso era bagnato dalle lacrime.
"Bro, li ritroveremo" disse Ryan abbracciandomi.
"Mi sta cadendo il modo addosso" sussurrai stringendo Ryan.
Il telefono squillò, capii dalla suoneria che non era il mio telefono e non era nemmeno quello di Ryan.
Sul telefono di Demi, chiamò K.S.
"Demi, mi senti? Ok ho capito non puoi parlare ma ascoltami. Ho lasciato i bambini nella casa sull'albero, quella dietro casa tua come mi hai detto. Adesso vado a prendere il latte in un supermercato notturno, tanto nessuno riesce a sentirli. Passo e chiudo."
Io e Ryan ci guardammo e sfrecciammo via.
Ryan notò che Demi aveva l'applicazione che registrava le chiamate.
Accostammo e in una frazione di un minuto riuscimmo a prendere i bambini e andammo via.
"Voglio che restino a casa, non voglio riportarli in ospedale. E voglio che anche Selena stia a casa, voglio che le cure e tutto il resto avvengano sotto il nostro tetto e non al di fuori" dissi guardando la strada e premendo sull'acceleratore.
"Sai vero che ti stai prendendo una grande responsabilità?" sentii lo sguardo di Ryan addosso.
"So quello che faccio" risposi.

Arrivammo a casa, Ryan restò con i bambini mentre io andai a prendere Selena.

                               SELENA
Sentii il dottore lamentarsi, Justin entrò all'improvviso. Era tardi.
"La paziente deve restare qui, è ancora fragile" urlò il dottore.
Justin mi prese in braccio.
"Cosa succede?" chiesi guardando Justin e mia madre.
"È completamente impazzito, se lascia questa sede e alla paziente succederà qualcosa lei dovrà assumersi le responsabilità. Sia chiaro, noi non abbiamo colpe" urlò il dottore cercando di bloccare Justin.
"Tutto chiaro" rispose Justin facendo un piccolo sorrisetto.
Uscimmo dall'ospedale ed entrammo in macchina. Justin mise al corrente me e mia mamma della sua idea, la notizia che mi tranquillizzò era che i miei bambini erano al sicuro.

Ritornammo a casa, mia nonna, Diego e Ryan con il resto del personale stavano coccolando i gemelli.
"Porto Selena a letto" disse Justin salendo pian piano le scale.
Mi sentivo stanca, quasi senza forze. Mi appoggiai alla spalla di Justin è una volta che mi sdraiai sul letto iniziai a calmarmi.
Justin si avvicinò alla finestra.
"Salve dottore, si lo so è tardi...mi scusi per l'orario ma ho portato Selena a casa e vorrei che fosse sotto il suo controllo dato che non può più usufruire delle cure dell'ospedale" disse senza fare una pausa.
"Certo, alle nove di mattina va bene. Grazie, arrivederla" disse per poi staccare.
Si avvicinò e mi accarezzò il braccio.
"Adesso si che sono più tranquillo" disse baciandomi.
Bussarono alla porta, Chris e Rihanna entrarono con i gemelli.
Justin portò la culla nella nostra stanza mettendola accanto a me.
"I miei bambini" sussurrai con voce tremante.
Provai ad alzarsi.
"No piccola adesso no..devi riposare" rispose Justin aggiustandomi le coperte.
"Chris, Justin, scendete al piano di sotto io resto con Selena" rispose Rihanna.
Restammo a parlare per un po', dopodiché mi addormentai.

Due pianeti diversi - JELENADove le storie prendono vita. Scoprilo ora