ℭ𝔞𝔭𝔦𝔱𝔬𝔩𝔬 82

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Ci svegliammo verso l'orario di pranzo, le ragazze dormirono da me poiché tra una chiacchiera e l'altra si fece tardi.
Facemmo colazione, o meglio pranzammo, dopodiché le ragazze tornarono a casa mentre io restai a parlare tra me e me cercando di capire cosa fare della mia vita.
Ci pensai bene e decisi di prendere una posizione, quella giusta.
Impacchettai le mie cose e chiamai Oliver.

Oliver mi chiese come stavo, non mi fece domande riguardo il mio ritorno ma era molto felice, aveva quel sorriso sul volto che mi fece compagnia per tutto il tragitto.

Justin non era in casa, passai a casa dei miei per salutarli, poi da Pattie per prendere i bambini, chiamai le mie amiche per comunicare a tutte la mia decisione e subito si precipitarono a casa.

                                 JUSTIN
Mi recai da Jasmine, era arrivato il momento di mettere le cose in chiaro.
Chiesi dove si trovasse alla reception e andai verso il numero di stanza che mi dissero, non bussai, i toni provenienti da quella stanza erano alti.
"Jasmine stai mentendo a tutti per soldi? La salute di nostro figlio è più importante vuoi capirlo o no?" disse una voce maschile.
Presi il telefono e la prima cosa che feci era registrare così da ascoltare con calma nel caso mi sfuggisse qualcosa.
"Io ho bisogno di quei soldi, non tutti siamo come te Thiago Harvey, tu sei nato in una famiglia benestante io non ho avuto questa possibilità. Voglio i miei soldi e a quel punto se vorrai andremo via da qui e ricominceremo un'altra vita altrimenti porterò il bambino con me" disse.
"Farti ragionare è impossibile" rispose lui. Sentii i passi avvicinarsi alla porta così andai via, mi sedetti e cercai di non farmi vedere, quando vidi il ragazzo uscire dalla stanza lo seguii e lo bloccai all'entrata.
"Bieber? C-cosa ci fai qui?" chiese.
"Sono venuto a trovare la madre di mio figlio" risposi sorridendo "oppure tuo figlio?" chiesi.
"Di cosa stai parlando?" chiese facendo il vago.
"Apri la macchina" dissi guardandolo.
Entrammo in macchina e iniziammo a parlare, inizialmente fece il vago dopodiché mi parlò sinceramente.
"Justin scendi dalla macchina" disse guardando nello specchietto.
"Perché?" chiesi guardandolo.
"Copriti ed esci, poi ti spiego" rispose.
C'era qualcuno che lo spiava, un uomo con la barba, capelli brizzolati e occhiali da sole.
"Aspettami alla prima uscita della rotonda, io faccio il giro e ci vediamo lì" disse mettendo in moto.
"Se provi a prendermi per in giro ti cercherò e non sto scherzando" dissi, mi alzai il cappuccio, alzai il colletto del maglione al di sopra del naso così da far vedere solo gli occhi. Uscii dalla macchina e salii sulla mia moto.

Aspettai cinque minuti alla rotonda, quando decisi di andar via vidi la macchina di Thiago.
Abbassò il finestrino "fammi strada" disse "veloce" continuò a guardare lo specchietto come se stesse scappando da qualcuno.
Andai a casa, il luogo più sicuro per parlare, mi fermai fuori al cancello.
"La mia macchina non può stare qui" rispose.
Lo feci parcheggiare nel retro riservato al personale, era un posto chiuso e si apriva con il telecomando, nessuno poteva vedere la sua macchina.

Entrammo in casa e c'era Selena,i bambini nel passeggino che dormivano e tutti i nostri amici.
Notai delle scatole accanto alla scala e subito guardai Selena "resti?" chiesi sorridendo.
"Resto, però ho bisogno di tempo, non sarà tutto come prima" rispose.
Io e Thiago ci guardammo per un secondo.
"Va tutto bene?" chiese Harry, nessuno dei due rispose.
"Ecco i libri che mi avete chiesto" disse Maya posando tutto sul tavolino.
"Maya potresti portare un tè caldo al nostro ospite?" chiesi.
"Certo, lo avevo preparato prima per le ragazze. È ancora caldo, lo porto subito" rispose per poi andare via.
"Siediti dove vuoi" dissi guardando Thiago.
"Ehm, io sono Thiago Harvey" disse guardando tutti.
Maya posò il vassoio con il tè e dei biscotti sul tavolino per poi andar via.
"Io ti conosco" sussurrò Sam.

Due pianeti diversi - JELENADove le storie prendono vita. Scoprilo ora