ℭ𝔞𝔭𝔦𝔱𝔬𝔩𝔬 62

49 2 0
                                    

Dopo cinque mesi.
Ero entrata nel nono mese, la nostra casa era pronta tranne il garage che era ancora in fase di costruzione. Il dottore ci aveva assicurato che era un maschietto, e Justin aveva scelto il nome Ryan. Justin pensò a pitturare la cameretta del bambino ma prima ovviamente ci siamo occupati di sistemare la camera e di comprare mobili e altre cose per riempirla.

Iniziai a preparare la valigia con l'occorrente per me e per il bambino, da portare in ospedale. Nell'ultima radiografia trovarono una macchia all'interno della mia pancia, mi rassicurarono dicendomi che non fosse nulla di grave ma che dopo il parto avrei dovuto sottopormi a degli esami. Mi consigliarono di bere molto dato che spesso dimenticavo l'esistenza dell'acqua, l'ultimo mese mi sentii più gonfia del solito e iniziai ad avere problemi di insonnia.

"Se da piccolo qualcuno mi avesse detto che sarei finito così gli avrei riso in faccia. Il bambino menefreghista ha messo la testa al proprio posto, adesso ho una famiglia tutta mia" disse Justin guardando la radiografia quasi incantato.
Gli diedi un bacio a stampo e mi sedetti sulle sue gambe. Justin accarezzò il pancione e sul suo viso intravidi delle lacrime.
"Amore..." sussurrai riempiendolo di baci.
"Non ci credo ancora" sussurrò a bassa voce per poi ricambiare i baci.
Qualcuno bussò alla porta.
"Principessa Selena, una sua amica la sta aspettando al piano di sotto" disse Kate.
"Scendo subito" risposi.
"Vai piccola, dopo mi troverai in camera mia o in quella di Zayn" rispose Justin sorridendo.
"Allora a dopo" sussurrai.

Taylor era seduta sul divano, appena mi vide si alzò e mi venne incontro. Aveva un'espressione felice, il volto di chi portava con se una buona notizia.
"Selena, tieniti libera oggi pomeriggio, facciamo una piccola festa tra noi. 16;20 nella nostra casetta, ti va?" chiese sorridendo.
"Certo" risposi ricambiando il sorriso.
"Passo da Ariana così ne parlo anche con lei, vuoi venire con me?" chiese Taylor cercando qualcosa nella borsa.
"Adesso proprio non posso, mi mancano alcune cosa da mettere in valigia e per oggi vorrei finirla" risposi.
"Tranquilla, allora ci vediamo oggi pomeriggio" rispose per poi salutarmi e uscire.

Salii le prime scale e mi accorsi di non riuscire a fare le altre, mi fermai appoggiandomi sulla ringhiera.
"Principessa, si sente bene?" chiese Kate.
"Si, grazie. Kate potresti avvisare Justin e comunicargli che esco per comprare un paio di cose? Sarò di ritorno presto" dissi con voce affannata.
"Certo, con permesso" rispose Kate per poi salire le scale.

Mi avvicinai alla macchina e vidi David al suo interno. Ci recammo al negozio della signora Mollie Baker, la maggior parte dei membri della famiglia reale acquista da lei. Ha un negozio che sembra un appartamento, al piano terra vende il cibo, al secondo cose per la casa, al terzo gli abiti e al terzo giocattoli per i bambini. Il suo negozio era all'interno di un grande cancello dove gli autisti potevano parcheggiare, quella volta però fu pieno.
"David fermati all'angolo, proseguo a piedi tranquillo" dissi prendendo il cellulare dalla borsa.
"Assolutamente no, se si sente male?" chiese come se fosse una cosa ovvia.
"Beh tu tieni sempre il telefono acceso, prometto che se sentirò anche solo un dolore alle braccia ti chiamerò" risposi sorridendo.
David aprì la portiera del mio lato e io uscii.
Voltai l'angolo e vidi una bambina piangere in una macchina con la portiera posteriore aperta, era da sola.
"Non so dov'è la mia mamma" disse singhiozzando.
Provai a rassicurarla, entrai in macchina e chiusi la portiera.
"Tranquilla starà per arrivare, resterò qui a farti compagnia" sussurrai accarezzandole i capelli.
Poco dopo un signore entrò in macchina e sfrecciò via.
"Aspetti, devo scendere" urlai, la portiera non si apriva.
"Chi è lei? Dove mi state portando?" chiesi senza ricevere una risposta.
Mandai un messaggio di nascosto.

A David.
Un uomo mi sta portando non so dove. Aiuto.

Infilai subito il telefono nella tasca quando vidi che la macchina si fermò. L'uomo mi prese per il braccio e suonò al campanello di una casa, mi voltai e vidi un negozio di fronte con la scritta "sweet heart" che riconobbi essere il negozio di caramelle.
La porta si aprì e rimasi incredula.
"Demi?" sussurrai guardandola con odio.
"Ottimo lavoro come sempre, puoi andare" ordinò Dami tirandomi verso di lei e chiudendo la porta.
"Finalmente Selena, tu ed io" continuò sorridendo "seguimi" ordinò.
Salimmo al piano di sopra, entrammo in una stanza con pareti bianche, un materasso per terra, una tv e un divano.
"Questa sarà la tua stanza, non cercare di scappare, ti avviso non ci riuscirai ho già pensato a tutto" rispose sorridendo "vado a farmi un tè, lo vuoi?" chiese.
"No grazie" risposi per poi sedermi sul divano.
Demi andò via chiudendo la porta a chiave.
Presi il cellulare e vidi chiamate perse di Justin, Zayn, Ariana e messaggi di altri.

A Justin.
Un uomo mi ha portato da Dami, adesso sono chiusa in una stanza. Mi trovo di fronte al negozio di caramelle Sweet Life. La casa è quella di colore azzurro, non puoi sbagliarti.

Sentii dei passi. Justin mi rispose velocemente.

Da Justin.
Non agitarti, stai tranquilla. Arriviamo.

A Justin.
Sta arrivando, da questo momento non potrò più parlare.

Nascosi il telefono e Demi entrò con una tazza di tè, prese posto accanto a me.
"Allora Sel, è da tanto che non parliamo. Come va là tua gravidanza?" chiese bevendo un sorso.
"Prosegue bene Demi, grazie per interessamento" risposi.
Demi provò ad avvicinare la sua mano sul pancione ma feci in modo che lei non mi sfiorasse nemmeno.
"Non essere cattiva, non vuoi presentare a tuo figlio sua zia?" chiese sorridendo.
Era inquietante, le espressioni sul suo viso cambiavano in pochi secondi e ciò mi spaventava. Avevo paura che mi facesse del male, che facesse del male al mio bambino.
"Sai questa casa ha una bellissima cantina, potresti aiutarmi a ripulirla" chiese alzandosi "Inoltre qui mi sent..." si fermò sentendo un rumore proveniente dal piano di sotto "cos'è stato?" chiese guardandomi "spero che non sia ciò che immagino" continuò per poi uscire dalla porta.

"Justin non fare cazzate" sussurrai con le lacrime sul viso. Iniziai a camminare nervosamente avanti e indietro, sentii un urlo e d'istinto provai ad aprire la porta ma con starsi risultati. Aprii la finestra ma notai che ero troppo in alto, non potevo rischiare di mettere in pericolo anche la vita del bambino che portavo in grembo.
La tv si accese improvvisamente, sullo schermo apparve Demi.
"Selena molto male, sei un egoista hai messo in pericolo la vita di tuo fratello e del tuo ragazzo. Perché tanta cattiveria?" chiese come se io la potessi rispondere, le sanguinava il labbro. L'inquadratura si allargò e vidi Justin e Zayn legati alla scala di ferro.
"Selena stiamo bene" urlò Zayn più che poteva.
Justin aveva gli occhi chiusi, mio fratello a stento riusciva a tenerli aperti.
"Justin? Non parli con la tua ragazza?" chiese Demi con una vocina fastidiosa.
Si sedette sulle gambe di Justin e iniziò a bacargli il collo.
"Non puoi" urlai come se mi potesse sentire.
"Ecco cosa sei, non hai valore" disse Zayn sputando sulle scarpe di Demi che si avvicinò a lui con l'intenzione di dargli uno schiaffo ma un rumore la fermò.
"Resta qui" disse a qualcuno "io vado a controllare sopra" aggiunse.

Due pianeti diversi - JELENADove le storie prendono vita. Scoprilo ora