Capitolo Undici

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Vi consiglio vivamente di
leggere il capitolo ascoltando
"Show Me How You Burlesque "di Christina Aguilera.

Bonnie's POV.

« Mi piacciono le rosse, sono le più focose»

« Non te l'ho chiesto » Kelsy replica con stizza, inarcando le sopracciglia perfettamente disegnate e sorseggiando di tanto in tanto il cocktail da lei ordinato.

« Anche le more non mi dispiacciono, sono molto passionali» ammicca sorridendo sghembo.

Mia cugina ruota gli occhi al cielo ma non replica, piuttosto accavalla le gambe con estrema lentezza e sensualità, non badando minimamente al vestito che si solleva di poco e che lascia intravedere centimetri di pelle in più.

Hunter abbassa lo sguardo proprio sulle sue gambe lunghe e sode, e non passa di certo inosservata la sua sfacciataggine.

« Fai palestra?» chiede curioso, sfiorandole la coscia.

Strabuzzo gli occhi, trattenendo a stento una risata.

Lo ha fatto davvero!

Kelsy arrossisce visibilmente e si ritrae schiaffeggiando la mano di Hunter, il quale sghignazza divertito.

« Sei un porco!» inveisce arrabbiata. « Non provarci mai più!»

« Quindi? Fai palestra?»

« Piantala!»

« Immagino già il tuo bel culetto allenato»

Scuoto il capo abbandonando la postazione, piuttosto divertita e allo stesso tempo annoiata dai loro battibecchi infantili. Entrambi non si accorgono nemmeno del fatto che li abbia appena lasciati lì, troppo interessati a continuare una lite che non farà altro che alimentare il fastidio di Kelsy ed il divertimento di Hunter.

Porto con me il bicchiere, muovendomi tra la calca di persone ubriache e leggermente brille. La serata sembra prospettarsi molto lunga e l’esagerato numero di donne e uomini di ogni età non fanno altro che confermarlo.

La musica cambia nuovamente e sorrido, oscillando la testa a ritmo, quando Youngblood si diffonde nell'aria.

L'alcol scivola giù per la gola, lasciando un retro gusto amarognolo piuttosto sopportabile. Non amo bere, figuriamoci ubriacarmi, e non sono nemmeno il tipo che frequenta posti del genere in maniera assidua. Tuttavia, appunto perché non mi capita spesso di lasciarmi andare mi concedo questi brevi momenti di spensieratezza e scioltezza.

A volte, anzi molte volte, mi sono chiesta cosa sarebbe accaduto se avessi mollato la presa e gli scenari mentali non mi sono sembrati poi così assurdi.

Sgarrare, perdere il controllo… non è da me. Eppure mi piacerebbe sentire il brivido del pericolo. Mi piacerebbe poter provare, almeno una volta, quella sensazione di libertà.

Niente manette, nessuna costrizione, solo pura e semplice libertà.

Ingurgito l’alcol dolciastro tutto d'un fiato, strizzando gli occhi.

Cavoli!

Sbatto le palpebre storcendo il naso in una smorfia buffa e non riesco a trattenere una risata liberatoria. Adocchio una ragazza palesemente ubriaca e senza pensarci due volte rubo il bicchiere ancora pieno dalle sue mani. La bionda ossigenata non sembra accorgersene, tant'è che scrolla le spalle raggiungendo la pista colma di gente.

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