Noah's POV.
Non è il fruscio delle lenzuola a svegliarmi, né il tocco della sua mano posata con vigile attenzione sul mio petto nudo che in passato consideravo caldo e rassicurante ma che adesso non mi trasmette nient'altro che il nulla.
Non prendo in considerazione l'idea di spostarla perché compiere questo passo significa doverla affrontare e al momento un litigio è l'ultima cosa che voglio. Lancio una breve occhiata al suo corpo nudo, ai capelli lunghi sparpagliati sul cuscino che condividiamo e al viso rilassato poco distante dal mio. Maddy è bella, di una bellezza innegabile: pura, eterea. Una bellezza che per anni mi ha legato a lei, che mi ha soggiogato, senza distrazione alcuna.
Mi è stata accanto in ogni momento della vita, forse molto più di quanto meritassi. Credo sia stata l'unica persona che abbia mai creduto di amare e per la quale, adesso, provo solo bene e riconoscenza. Probabilmente, amavo l’idea che ci fosse qualcuno da cui andare quando le cose non andavano come avrebbero dovuto ed è meschino da parte mia pensare a tutto questo ma quando i suoi baci, i suoi abbracci ed i suoi sorrisi non mi suscitano più alcunché è giusto e doveroso ammetterlo; a lei che è all'oscuro di questi pensieri che da qualche mese a questa parte non abbandonano la mia testa e soprattutto a me stesso.
Recrimino il mio egoismo perché se ad oggi Maddy fantastica su un futuro non troppo lontano è solo colpa mia. Incolpo me stesso perché se ancora una volta siamo finiti a letto insieme è solo a causa mia.
Ma come potrei mai affrontarla? Come potrei mai guardarla negli occhi consapevole dell'effetto devastante che potrei procurare al suo cuore?
Rilascio un lungo respiro quando la radio sveglia segna le otto in punto.
Al suono acuto la gamba nuda di Maddy smuove la mia ed uno sbadiglio silenzioso solletica la mia spalla.
« Che ore sono?», mugugna strofinando il naso nell'incavo del mio collo depositando poi un piccolo bacio sulla pelle calda.
« Le otto», sposto delicatamente il suo braccio sciogliendo il groviglio di gambe e lenzuola, appoggiando i piedi nudi sul pavimento freddo. « Devo andare da Kim. Layla mi sta aspettando».
« Vai via così presto?». Maddy appoggia i gomiti sul cuscino strofinando gli occhi ancora assonnati. Al movimento improvviso del suo corpo, il lenzuolo scivola giù lungo la sua schiena. È inevitabile posare gli occhi sulla schiena bianca e liscia. « Rimani un altro po’, con me», sussurra richiamando i miei occhi scuri.
In passato il pensiero della sua pelle nuda sotto le mie dita frementi, delle sue labbra al gusto di fragola e dei suoi occhi da cerbiatta che tanto mi facevano impazzire, era sufficiente a farmi cambiare idea. Ma io sono cambiato, i sentimenti che pensavo di provare per lei, e che credevo di ricambiare, sono cambiati. Ed è questo il motivo che mi spinge ad abbassare lo sguardo. « Non posso, ho ricevuto una sua chiamata qualche minuto fa», mento spudoratamente indossando i boxer neri.
Maddy però mi conosce meglio di chiunque altro. Ha imparato a leggere i miei silenzi e a interpretarli. Soprattutto distingue, e riconosce, una verità da una bugia. E la mia rientra palesemente nella seconda categoria.
Maddy, infatti, si tira su a sedere e rilascia un sospiro rassegnato. Non è la prima volta che mi comporto così, non è la prima volta che la rifiuto.
« Sei distante, ogni giorno di più », la sua voce trema e vorrei tanto smentirla, vorrei tanto dirle che non è così ma come posso continuare a mentire? « Ho passato gran parte della mia adolescenza a studiare i tuoi silenzi e a riconoscere le tue bugie. Stiamo insieme da troppo tempo e fingere che non ci siano problemi è troppo anche per me».
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BLACK SAPPHIRE
ChickLitBonnie Wood non conosce il vero divertimento né la libertà a cui aspirano tutte le ragazze della sua età. La sua vita gira attorno al lusso sfarzoso, alle pretese dei genitori, che da anni tentano di plasmarla a loro immagine e somiglianza, e alle a...