« Buon Natale, tesoro!»
« Buon Natale anche a te, Jenny. Come procede la vacanza? Jeremy come sta?».
Giro e rigiro il risotto allo zafferano avvicinando, di tanto in tanto il cucchiaio alle labbra, e mugolando soddisfatta del risultato. Il riso è saporito al punto giusto, nessun dosaggio in più e nessuna consistenza insipida. Le ricette ed i consigli di questa donna sono esemplari, non c'è che dire.
« Oh, tesoro! Malaga è fantastica, ogni anno me ne innamoro sempre di più! Niente a che vedere con il tempo uggioso di Vancouver».
Non mi meraviglia il suo tono angosciato. Un sorriso, infatti, cresce spontaneo sulle mie labbra. Jennifer ama la Spagna, il sole, le spiagge, le acque limpide e cristalline, per non parlare della gente calorosa. Non sono mai stata a Malaga ma dalle molteplici descrizioni non posso fare a meno di immaginarla come una magnifica terra da dover visitare, prima o poi. Ricordo ancora quando mi raccontò della crisi economica che colpì la sua famiglia e del sacrificio doloroso che dovette fare per salvarla dal baratro totale. Il coraggio non l'è mai mancato. Rinunciare alla sua vita per viverne un'altra, per di più dall'altra parte del mondo, non è stato facile. « Jeremy sta benissimo, sta discutendo con una nostra vecchia conoscenza. Conosci molto bene mio marito, quando comincia a parlare non finisce più».« Lo so molto bene», ridacchio divertita. « E Matt e Sophie come stanno? Hanno ricevuto i miei regali?».
« Alla grande! Sophie era felicissima, aspettava quella bambola da mesi. E Matt... la sua faccia non appena ha scartato il suo, di regalo, è stata impagabile. Ti ringraziano entrambi, sei una così cara ragazza». Qualche interferenza interrompe per pochi secondi il collegamento e mi sforzo invano di capire ciò che dice dopo. Approfitto del momento per aggiungere un pizzico di sale al mio pranzo e infine spengo i fornelli. « Tesoro, qui non prende molto bene. Ci sentiamo presto, va bene? Mi raccomando, non chiuderti in casa. Goditi la tua età! »
« Lo farò», mento ma non del tutto. « Divertiti e tornate presto, mi mancate!»
« Ci manchi anche tu, tesoro. Un bacio».
Pigio il tasto rosso dimenticando il cellulare sul ripiano. Verso il risotto in un piatto, prendendo poi posto su uno degli sgabelli, assaporando con piacere il gusto afrodisiaco. Non ho chissà quale dote culinaria ma gli insegnamenti di Jennifer hanno dato i suoi frutti.
Quando finisco getto gli avanzi nella pattumiera mentre il piatto sparisce nella lavastoviglie.
« Che Natale entusiasmante! », ironizzo trascinando i miei piedi fino al salotto.
A volte, invidio Kelsy.
Mia cugina si è sempre lamentata dell'affetto esagerato dei suoi genitori ma non immagina nemmeno quanto mi piacerebbe essere al suo posto almeno una volta, una sola volta. Io non so più cosa voglia dire essere amati.
Non so più cos'è un abbraccio, non so più cos'è un bacio dettato da semplice e puro affetto.
Ogni giorno lotto con me stessa, con la me che spera in un cambiamento, con la me che continua ad illudersi pur sapendo che i giorni, i mesi e gli anni passano ma tutto rimane uguale.
Mi sono sempre chiesta dove fosse il problema. Mi sono chiesta se fossi io la causa del loro distacco, se fossi io la causa del loro atteggiamento freddo e scostante.
Ma ad oggi non ho ancora una risposta.
Mi guardo attorno fissando, poi, con nostalgia le cornici affisse alla parete, che ritraggono i volti dei miei genitori felici e spensierati. La mini me è pimpante di gioia, è profondamente felice della sua vita ma da bambini la visione del mondo è assai diversa, quasi alterata, in corrispondenza alla fantasia infantile. Ed io lo so molto bene.
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BLACK SAPPHIRE
Literatura FemininaBonnie Wood non conosce il vero divertimento né la libertà a cui aspirano tutte le ragazze della sua età. La sua vita gira attorno al lusso sfarzoso, alle pretese dei genitori, che da anni tentano di plasmarla a loro immagine e somiglianza, e alle a...