Bonnie's POV.
Varco i cancelli aperti dell'Accademia giungendo a passo spedito all'ingresso, sorvegliato costantemente dalla signora Wilson.
Quest'ultima, nel momento in cui percepisce la mia presenza, stacca gli occhi dalla rivista adagiata sulla scrivania e abbozza un sorriso gentile.
« Salve» saluto educatamente.
« Buon pomeriggio, tesoro» replica bonaria guardandomi attentamente; ogni volta mi sento sotto esame. « Tutto bene? In questi giorni ti vedo spenta, spesso assente...»
Ecco, appunto.
« Sì, tutto bene» mento, perché rispondere: "Ho passato giorni infernali, tra Janine; i miei genitori che non mi rivolgono la parola, a meno che non chieda scusa in ginocchio; Noah che appare e poi scompare; l'Università che comincia a pesarmi" era troppo lungo.
« Sicura?» insiste.
« Non proprio...» ammetto sospirando. « Questa situazione... è difficile da accettare» continuo, giù di morale, sfilando la sciarpa avvolta attorno al collo e il cappotto pesante.
Sono passati diversi giorni dalla tragica scoperta della malattia e non c'è stato un solo istante in cui non abbia smesso di pensarci. La mia testa va' sempre lì: Janine, il tumore e il pochissimo tempo che le rimane.
Tutt'oggi, non riesco a capacitarmi del fatto che da un momento all'altro una delle persone più importanti della mia vita... morirà.
Non sono pronta a lasciarla andare, è troppo presto.
« È che non riesco a realizzare che da un momento all'altro Janine possa... lasciarci. Non c'è cura, non c'è tempo... ad un certo punto, c'è solo rassegnazione» confesso in un sussurro appena udibile, percependo un lampo di dolore proprio all'altezza del petto.
Sono proprio le inquietudini che recano dolore. Passo dopo passo si giunge a diverse conclusioni che, in un modo o in un altro e alla fine di tutto, ti lasciano un vuoto incolmabile.
C'è la sofferenza, la costante sensazione che ti lacera dentro e poi... arriva il nulla.
Il vuoto.
Ed io non so se sarò pronta ad accoglierlo.
Il vuoto mi fa paura.
L'anziana annuisce incurvando le labbra in una smorfia triste. « Comprendo appieno, bambina mia, ma Janine non vorrebbe vederti così. Sta soffrendo, sebbene sia una donna che odia esternare le proprie fragilità, e vederci tristi non fa altro che peggiorare la situazione»
« Lo so... sto cercando di essere positiva, di non...» le parole si incastrano in gola, a fatica vengono fuori. « Sto cercando di non farle pesare niente, solo che... è difficile. Janine mi conosce, è in grado di leggermi... ma ci proverò»
« Sii forte, bambina, cerca di esserlo. È importante il nostro supporto, adesso più che mai» tronca la conversazione e con una carezza ad appesantire ancor di più il cuore, lascia la postazione per accogliere le bambine pronte per la nuova lezione.
***
« Benissimo, ragazze! Per oggi va bene così. Mi raccomando, non dimenticate di far compilare alle vostre madri il foglio di iscrizione al concorso!»È un coro di "Siiii!" a rispondermi.
« Bene! À demain!» congedo le ragazze, che tra schiamazzi e risate si dileguano in fila indiana negli spogliatoi. Stancamente trascino i miei piedi in ufficio.
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BLACK SAPPHIRE
ChickLitBonnie Wood non conosce il vero divertimento né la libertà a cui aspirano tutte le ragazze della sua età. La sua vita gira attorno al lusso sfarzoso, alle pretese dei genitori, che da anni tentano di plasmarla a loro immagine e somiglianza, e alle a...