Scendo pigramente le scale trascinando i miei piedi in cucina. Il mio viso si contorce in una smorfia di sofferenza nel momento in cui sollevo la testa.
Mi sta letteralmente scoppiando ed è tutta colpa di Kelsy e le sue assurde idee.
E poi ho anche fame.
Lo stomaco sembra un trattore ed è abbastanza imbarazzante.Entro in cucina strofinando gli occhi socchiusi prendendo posto a fianco di mia cugina, intenta ad inzuppare un biscotto al cioccolato.
La tazza di latte fumante emana un profumo dolciastro e lo stomaco, se possibile, brontola ancora di più.
« Buongiorno, cugina», borboglia sputacchiando qualche briciola qua e là.
Solleva gli occhi bloccando le iridi luminose e allegre sul mio volto stravolto.
« Stai proprio una meraviglia, eh!»
È come se le sbronze non le facessero alcun effetto! Non ha nemmeno un accenno di occhiaie.
Sorrido forzatamente. « Sì, proprio una meraviglia», scimmiotto afferrando la tazza anch'essa piena quasi fino all'orlo del liquido biancastro.
« Sei una musona, dovresti divertirti di più»
« Esistono altri modi per divertirsi », ubriacarsi fino a vomitare l'anima e il cenone di Natale di tre anni fa non rientra tra i modi fantastici per divertirsi.
« Hai partecipato, però », mi fa notare.
« Mi hai costretta», replico con stizza, addentando un biscotto sotto il suo sguardo divertito.
« Questi sono piccoli dettagli, lo sai. E poi hai incontrato Carter, il tuo amico. Insomma… una serata piacevole», ribatte con un tono malizioso.
E non mi piace per niente.
« So a cosa stai pensando e non è così», la ammonisco puntandole il dito contro.
Fa spallucce guardandomi con aria innocente. « E tu che ne sai di cosa sto pensando?»
« Ti conosco», replico ovvia.
« È figo»
« Kelsy...»
« Sguardo penetrante, sorriso strappamutandine...», sussurra con aria allusiva e maliziosa. « Un bel bocconcino, non trovi? E poi sembrava molto interessato. Secondo me gli piaci»
« Abbiamo parlato solo qualche volta, è impossibile. È un mio collega di corso e rimarrà tale» replico, già stufa di parlare, ingoiando l'ultimo pezzetto del buonissimo biscotto al cioccolato. « Adesso, devo andare a studiare. Ho un esame tra meno di una settimana e non ho intenzione di perdere tempo dietro ai tuoi stupidi film mentali».
Carter è un bravissimo ragazzo ed è, forse, l'unico quasi amico con il quale abbia instaurato un quasi rapporto di amicizia.
Non ho mai avuto tanti amici. Non perché fossi timida e mi trovassi in difficoltà ma perché sin dall'inizio ho sempre compreso quali fossero i reali motivi per cui mi volessero al loro fianco.
I soldi? Certo.
La fama? Soprattutto.Avrei potuto fingere che tutto questo mi andasse bene. Avrei potuto appropriarmi del buon nome dei miei genitori per entrare a far parte della stretta cerchia dei più popolari della scuola oppure, ancora meglio, avrei potuto essere anche la leader: la reginetta della scuola, la capo cheerleader.
Ma non ho voluto.
Non mi interessava.« E con Noah?»
I miei piedi si bloccano in automatico, come se il suo nome fosse abbastanza per arrestare anche i battiti del mio cuore.
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BLACK SAPPHIRE
ChickLitBonnie Wood non conosce il vero divertimento né la libertà a cui aspirano tutte le ragazze della sua età. La sua vita gira attorno al lusso sfarzoso, alle pretese dei genitori, che da anni tentano di plasmarla a loro immagine e somiglianza, e alle a...