Non era la mia prima volta ma ero lo stesso molto eccitato. Ormai ero un veterano nel mondo della ristorazione, era il mio terzo ristorante. Il primo a Katowice, la mia città, era aperto già da due anni e andava a gonfie vele. Il secondo a Varsavia in centro che era aperto da poco più di un anno e ora questo a Napoli.
Non sapevo come la gente di qui avrebbe reagito, il mio Food&Ball non era un ristorante tipico napoletano, non sfornava pizze e crocchè, né tantomeno pastiere e babà o almeno non solo quello. Era un ristorante internazionale, con cucina da tutto il mondo."E si voglio na pizz, ma può fa?" Mi chiese Lorenzo il pomeriggio prima dell'inaugurazione.
"Ti posso fare tutto quello che vuoi"
"Vabbuo allora, vengo" annuì convinto e vidi Dries dargli una gomitata.
"Veniva anche se non gli facevi la pizza, è vero Lorè?"
"No, io i crauti non me li mangio nemmeno morto. Se fa le pizze vengo, se no, no"
Dries lo guardò accigliato come a rimproverarlo ma a me faceva solo una grande simpatia.
"Stai tranquillo, ho preso uno dei migliori pizzaioli di Napoli" lo rassicurai e lui mi sorrise rispondendo anche al belga.
"Hai visto Cirù? Passami a prendere alle otto allora, tutto apposto" gli fece l'ok con il pollice e Dries scosse la testa ormai stanco di ribattere al suo amico napoletano.
"Tutti veniamo, non ce lo perderemo per nulla al mondo" anche il capitano si unì al nostro discorso e passandomi accanto mi rivolse un caloroso sorriso e una pacca sulla spalla.
"Vi aspetto tutti, mi fa piacere se venite voi e le vostre famiglie" risposi rivolgendomi anche agli altri miei compagni che annuirono.
"Noi a che ora andiamo?" Piotr mi avvicinò e me lo chiese ad un orecchio, quasi bisbigliando.
"Io vado subito dopo pranzo per sistemare le ultime cose, tu vieni quando vuoi"
"Mhmh" annuì "vengo con te, ti aiuto" mi disse.
E aveva fatto così per tutti i mesi precedenti, dal primo giorno che avevo avuto l'idea di aprire un ristorante qui a Napoli lui mi aveva appoggiato ed aiutato. Gli avevo anche chiesto di entrare in società con me, di diventare mio socio ma aveva detto che non poteva perché aveva altri progetti che stava realizzando in Polonia ed era impegnato coi preparativi. Ma nonostante questo, era sempre presente con me al ristorante, infatti continuavo a ripetergli che per me il ristorante era anche suo.All'inaugurazione vennero tutti i ragazzi con le loro famiglie, Davide Ancelotti con la fidanzata e altri membri dello staff. Mi vennero a fare gli auguri anche Edo De Laurentiis e il mister Ancelotti.
Il ristorante era pieno di gente, di risate, di musica e di buon cibo.
Alla fine Lorenzo si complimentò per la pizza ai quattro formaggi che mangiò, per la birra tedesca e per l'organizzazione.
"E chi so aspettav, o polà" mi disse nel suo modo simpatico di complimentarsi con me. Tutti rimasero entusiasti e nessuno, dico nessuno, ebbe nulla da dire.
Tornai a casa alle tre passate, mi complimentai col mio gruppo di lavoro per l'ottimo andamento della serata e per il loro impegno.La mattina dopo sapevo di poter dormire, avevo allenamento di pomeriggio e così feci. Mi addormentai alle tre e mezza e a mezzogiorno mi alzai per pranzare.
Il pomeriggio andai ad allenarmi, più carico che mai. Ci aspettava la partita contro la Spal in casa, niente di insormontabile ed eravamo pronti.
Verso le sette tornai a casa e dopo una rinfrescata veloce, corsi al mio locale. Mi piaceva tenere tutto sotto controllo almeno qui dove potevo farlo.
Non ero un bravo cameriere e nemmeno il caffè con la macchina industriale sapevo fare, il mio compito era controllare che tutto andasse bene e alle volte davo una mano se ce n'era bisogno. E quella sera ce ne fu bisogno eccome..#####
Rieccomiiii! Pensavate di esservi sbarazzate di me eh? Invece no😛 Ritorno col mio pupillo, Arek. Lo amo non riesco a stare due mesi senza scrivere di lui. Vabbè basta, ciao😘
Buona lettura❤️

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Heartless | Arkadiusz Milik
FanficIl miglior modo per non farti spezzare il cuore è fingere di non averne uno. •|Fanfiction su Arek Milik|• Pubblicata il 7/01/19