9. Perché A me!?

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Iniziava così la mia nuova vita, aveva ragione Rachel se voglio realizzare il mio sogno devo farlo ad ogni costo anche mentendo ai miei genitori. Del mio "problema" lo sapeva solo Rachel, i ragazzi della squadra non ne sapevano niente, meglio così non voglio che se ne parli in giro:
Axel:"bhe,allora benvenuta nella nostra squadra Cristal!"
Mark:"non so se conosci tutti della squadra, ma faremo comunque un giro di presentazioni"
Ognuno a turno si presentò, sono tutti molto simpatici penso che mi troverò bene qui:
Mark:"oggi pomeriggio iniziamo con gli allenamenti, ci sarai vero?"
Cristal:"certo, CAPITANO!"
Mark:"allora ci vediamo"

Tutti se ne andarono a casa, tutti tranne Axel e Jude:
Jude:"bhe allora, Cristal.... giusto?"
Cristal:"si, Cristal"
Jude:"è da quando sei arrivata in questa scuola che ti osservo, mi sembri in gamba. Ho notato che hai l'elemento del fuoco come Axel, ti aiuterà lui a gestirlo insieme ai tiri..."
Axel:"ti guiderò io, vedrai che diventerai una brava giocatrice!"
Sentii una sensazione di orgoglio:
"Diventerai una brava giocatrice Cristal vedrai..." ho già sentito questa frase ma dove? Da chi?

Flashback...
Vidi una piccola bambina con due graziosi codini alla testa, stava provando il suo ennesimo tiro in porta, di fianco a lei si trovava di nuovo quel ''bambino'' che compare sempre nella mia testa sembrava fosse cresciuto, un bambino di dieci anni forse:
??:"bravissima Cristal ce l'hai fatta, sono fiero di te! Ancora un po' e diventerai forte come me..." disse il bambino
Cristal:"ci spero vivamente, è il mio sogno far parte di una squadra come te...."
I due bambini si abbracciarono, formando un unica persona:
"NON CI LASCEREMO MAI!" dissero all'unisono...

Fine Flashback...
Rachel:"ehi, Cristal ci sei? Ti hanno fatto una domanda..."
Cristal:"scusate ragazzi, ho avuto un flashback"
Jude:"di che tipo?"
Non amo parlare con la gente di queste cose, anche perché neanche io so di cosa, credo del mio passato così cercai di fuggire da quel discorso:
Cristal:"di che cosa riguardava la domanda?"
Axel:"quando ci darai la risposta a questa domanda noi la daremo a te"
Cristal:"sapete!? Non mi importa più della vostra risposta, è tardi dopo abbiamo gli allenamenti.
Così me ne andai senza salutare, pur di uscire da questa conversazione...

Pov Jude
Rachel:"non è un buon segno quando se ne va senza salutare, non è da lei complimenti Axel..."
Axel:"io? Che centro io ora!?"
Rachel:"sei tu che le hai dato quel ultimatum!"
Mentre quei due discutevano animatamente io ripensai all'accaduto: perché mai se le presa così tanto? Infondo le abbiamo fatto una sola domanda così mi venne in mente quel che disse Rachel a me e a Celia quel pomeriggio. Non è che quella persona sia lei e che forse, quel flashback riguardi in qualche modo al calcio....
Jude:"AVETE FINITO VOI DUE DI DISCUTERE!?" urlai a quei due bambini "sto pensando; forse ho scoperto la causa della sua reazione"
Axel:"grande Jude! Allora di che si tratta?"
Jude:"dovresti saperlo Rachel, ha forse a che fare con quello che hai detto quel pomeriggio a casa di Celia?"

Pov Rachel
No, non può essere, ora che faccio!? Provo a scappare come ha fatto Cristal? Non dovrei essere io dirlo a quei due. Cosa faccio? Mento?:
Rachel:"in realtà non lo so neanche io e non lo sa neanche lei. È abbastanza confusa, non è neanche lei sicura della spiegazione che gli hanno dato tempo fa..."
Axel:"questo significa che...."
Rachel:"significa che non dovete darle pressioni con questo argomento, non continuate a chiederle di questo flashback, aspettate il momento giusto. ENTRAMBI dico! Sul serio, potrebbe avere una reazione ancora più brutta! Ci vediamo dopo ragazzi."
Così me ne andai anch'io.

Pov Axel
Perché deve essere tutto così complicato:
Axel:"sai Jude, io non riesco proprio a capire le donne.... "

Al campo...
Arrivai prima di tutti al campo in modo da scaricare la tensione e la rabbia, infatti mi portai da casa il pallone e inizia a calciarlo:
Cristal:"perché continui a perseguitarmi nella mente? Si può sapere chi sei!?" urlai con disperazione fino ad accasciarmi a terra. Sentii il telefono suonare, mi alzai lentamente e camminai verso la panca dove avevo appoggiato il borsone; rovistai all'interno cercando in ogni tasca, lo presi in mano e guardai subito il display: mia madre.
Di solito non chiama mai, se non per qualche commissione o per:
Cristal:"pronto, mamma?" risposi in preda dall'agitazione.
Mamma:"tuo padre.... macchina..."
Disse una serie di parole sconnesse, quasi senza senso:
Cristal:"mamma calmati, spiegami bene."
Mamma:"tuo padre ha fatto un incidente, una macchina gli è venuta addosso e..."
Rimasi di stucco per qualche minuto senza dire nulla, poi chiusi la chiamata e corsi direttamente verso casa; per strada incontrai i ragazzi che si stavano dirigendo verso il campo:
Mark:"ehi, dove vai così di fretta?"
Caleb:"emm... il campo è dall'altra parte!"
Non gli ascoltai pensavo solo ad arrivare a casa il più veloce possibile, sapevo che a seguito di questo avvenimento mi faranno mille domande a riguardo.

Un pallone che mi cambiò la vitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora