48. Finalmente Insieme

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Pov Axel
Durante tutta la giornata Cristal non è mai stata attenta a nessuna delle lezioni, non faceva altro che guardare fuori dalla finestra o scarabbocchiare sul suo quaderno. Ho provato a parlarle ma sembra che non voglia parlare né con me né con nessun altro. Al contrario, quando scese il campo per una partita d'allenamento sembra acquisire tutta la concentrazione mancata durante la mattinata a scuola.
Jude:"tocca a te Cristal, segna!"
Il mio amico gli passò la palla e lei senza alcuna esitazione eseguì il drago dell'Apocalisse senza nessun problema.
Mark:"bravissima Cristal! Significa che ora puoi usarlo senza dolorose conseguenze..."
Sentii qualcosa in mezzo agli alberi poco più distanti da noi e subito dopo una figura di spalle incappuciata uscire dai cancelli della scuola.
Incrociai il mio sguardo con quello preoccupato di Cristal che subito dopo distolse, stringendo gli occhi e allo stesso tempo lo stemma della squadra sulla maglia in un pugno, irrigidendo il corpo. Dopo una manciata di secondi il corpo tornò a rilassarsi ma aveva il respiro affannato e la mano ancora sopra allo stemma.
Jude:"Cristal!"
Mi avvicinai a lei:
Axel:"ehy Cristal, tutto bene?" lei non rispose e tenne lo sguardo basso "rispondimi, ti prego"
Provai ad accarezzarle il viso con una mano ma lei scappò all'interno dello spogliatoio femminile.
Mister:"ragazzi fine allenamento, andate a cambiarvi"

-Skipe time-
Mark:"è tutta la mattina che è assente e non parla ma durante la partita, come per magia, sembra essersi risvegliata per poi cadere in uno stato sofferente"
Caleb:"che volete che sia, sarà una giornata no. E poi sa cavarsela da sola, non serve che vi preoccupiate così tanto di lei non siete mica le sue babysitter!"

Babysitter...

Jude:"ma smettila Caleb! Tutti hanno visto che stava soffrendo"
Xavier:"per non parlare della lontanaza della sua migliore amica. Secondo me va ad influire nel suo stato psicologico"
Jude:"già, tu che ne dici Axel?"
Axel:"nessuno di voi ha visto... Una figura incappucciata?"
All'interno dello spogliatoio calò il silenzio:
Caleb:"cioè: noi ci stiamo preoccupando per la tua ragazza e tu ti preoccupi per una figura incappucciata? È questo l'interesse che mostri verso di lei? Complimenti... A questo punto si merita di più se tu non la degni di attenzioni"
Mark:"Caleb basta!"
Axel:"che cosa hai detto!?" escalmai non poco irritato.
Caleb:"cos'è? Sei anche sordo o fai finta di non sentire? Se vuoi ti faccio anche un disegnino"
In meno di un secondo mi ritrovai faccia a faccia con quel-
Jude:"Axel calmati e tu smettila di provocarlo se non ti vuoi ritrovare appeso al muro sanguinante"
Feci un respiro profondo e presi la mia roba prima di uscire:
Axel:"se volete saperlo è da stamattina che mi preoccupo per lei: non riesco a capire perché non parla ed è presente a tratti, per non parlare del suo malore... Per quanto riguarda alla figura incappucciata combacia con quel che le è successo perché è proprio quando è uscita dal cancello che lei ha iniziato a soffrire cercando di non darlo a vedere"
Detto questo uscii dallo spogliatoio. Non volevo ascoltare i loro commenti né tanto meno rivedere Caleb; la giornata andava di male in peggio.
Passai davanti allo spogliatoio femminile e mi fermai davanti alla porta con l'intenzione di bussare ma il mio corpo non ne voleva sapere:

La mia... Ragazza...

Presi un po' di coraggio e bussai, ma non ricevetti alcuna risposta. Provai ad entrare ma non vidi nessuno.
Se n'è già andata...

Mi stavo avvicinando al cancello per andarmene cominciando a pensare che da quando mi sono dichiarato tutto a cominciato ad andare male.
Forse non dovevo farlo, forse non era destino, forse non sono il ragazzo giusto per lei...
Che cosa ho sbagliato?
Mi bloccai prima di uscire sentendomi trattenuto da un polso dietro di me, incatenato da due occhi verdi.
Non feci in tempo di dire qualcosa che lei mi abbracciò ed io non potei fare a meno che ricambiare lasciandole un bacio sulla testa.
Stava aprendo la bocca per parlare, probabilmente per scusarsi ma io la fermai e le feci segno di seguirmi.
Ogni volta finiamo gli allenamenti prima del tramonto e qual è il miglior posto per osservarlo? Il nostro...

Arrivati riprovò a parlare ma io la fermai ancora, non volevo che si scusasse così la obbligai a guardare il tramonto senza fiatare e intrecciai le mie dita con le sue mentre l'altra mano se ne stava dentro alla tasca dei pantaloni ricordandomi di "quella cosa"; la presi e la chiusi nella mano tirandola fuori dalla tasca per poi  stringerla con l'altra sua mano.
Nel momento in cui lei strinse anche l'altra mano si accorse di una scatolina che le impediva il contatto, gliela lasciai e la incitai ad aprirla.

Non era molto, solo un piccolo regalo da parte mia: un ciondolo a forma di cuore con la frase ti amo incisa all'esterno, mentre all'interno una nostra foto.
Axel:"vorrei che fosse il tuo portafortuna e che tu non te la togliessi mai. Non è molto ma l'ho fatto perché vorrei che non ti dimenticassi mai di me, che per ogni cosa tu sappia che io ci sono e che... Ti amo e ti amerò per sempre"
Lei riprovò per l'ennesima volta a parlarmi, alzai gli occhi al cielo e la baciai senza esitare. Com'è che questa mattina non ha mai parlato con nessuno e adesso ha così tanta voglia di parlare?
Axel:"dimmi: da dove viene tutta questa voglia di parlare miss "non voglio parlare con nessuno"? In genere dopo che il tuo fidanzato ti fa un regalo dovresti rispondere con un bacio" dico con le mani in tasca guardando il tramonto così da nascondere il rossore.
Cristal:"f-fidanzato?"
Axel:"si, solo... Solo se tu lo vuoi..."
Presi un bel respiro e con quel poco di coraggio che mi rimaneva la guardai:
Axel:"Cristal Harris, v-vuoi essere la-"
La ringraziai mentalmente per non avermi fatto finire la frase in difficoltà com'ero, e soprattutto per il suo gesto.
Inaspettatamente mi baciò lei, in chiaro segno di risposta.
Cristal:"h-ho dovuto farlo p-per paura che Mark ci interrompesse e spero ti basti come risposta"
Axel:"è più che sufficiente anche perché penso che non me ne darai tanto spesso. Se ti conosco almeno un po' so che in pubblico cerchi di mostrarti il meno possibile per attirare meno attenzione ma non so ancora quanto durerà con il sottoscritto"
Cristal:"mi dispiace..."
Le presi la collana dalle mani che fino ad ora ha stretto in un pugno e gliela legai al collo:
Axel:"non ti preoccupare, la cosa importante è che finalmente siamo insieme e che nessuno ci separerà mai nonostante tutto. E questo diventerà il nostro posto d'ora in poi..."
Cristal:"Axel, t-ti dispiacerebbe accompagnarmi a casa?"
Axel:"non aspettavo altro"

L'accompagnai a casa e durante il tragitto fu propio lei a tenermi la mano. Volevo chiederle che cosa le era successo durante tutta la mattinata e nel bel mezzo di una partita, ma non mi sembrava il momento di rovinare le cose, alla fine questa giornata si è conclusa con il migliore dei modi. Prima di entrare mi diede un ultimo bacio sulla guancia per poi scappare dentro casa e sentirne già la sua mancanza...










~🔥💕~














Auri.

Un pallone che mi cambiò la vitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora