31. Incredibile

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I raggi solari illuminavano la mia faccia e anche a occhi chiusi mi davano fastidio facendomi svegliare.
Mi alzai dal letto con un gran dolore alla testa e, quando misi il piede per terra, sentii un grande dolore al mio piede destro:
??:"torna a sederti se non vuoi che la situazione peggiori"
Cristal:"uhm?" mi guardai attorno e trovai Axel seduto su una sedia con la testa chinata e gli occhi chiusi. Mi trovavo in una stanza d'ospedale, anzi date le dimensioni, l'infermiera dell'edificio dove alloggiamo, lo riconobbi perché non c'erano le mie cose, l'altro letto e il mio amato balconcino.
Axel:"non mi hai sentito? Ho detto di sederti"
Cristal:"ehi che ti è successo, o meglio, che cosa mi è successo?"
Axel sospirò prima di parlare poi aprì gli occhi e alzò la testa incontrando i miei:
Axel:"ricordi la partita con la Orfeo?" annuii "stavi facendo il drago dell'Apocalisse e all'improvviso sei caduta a terra non completando la mossa"
Cristal:"e-e perché non sono morta?"
Lui spalancò gli occhi scioccato:
Cristal:"cioè, volevo dire, perché non mi sono fratturata una gamba o un braccio... Mi ero elevata molto dal suolo, questo me lo ricordo." mi corressi e lui sembrò tornare serio.
Axel:"non lo so. Ma se può farti stare meglio ti sei slogata la caviglia e hai battuto forte la testa" disse lui sarcastico.
Cristal:"ah. Ah. Sono seria..."
Axel:"anche io. Piuttosto, tu sei ancora in piedi, non ti ho detto forse di sederti?" tornai a sedermi sul letto:
Cristal:"ora va meglio, dottore?"
Lui mi fulminò:
Axel:"visto che ora ti sei svegliata posso andare a chiamare gli altri e smettere di fare la babysitter così che possano controllarti loro. Il mio turno è finito, sarà Paolo il tuo prossimo babysitter, non che ti dispiaccia... "
Lui stava per aprire la porta ma io balzani fuori dal letto e lo interruppi, facendomi male alla caviglia:
Cristal:"si può sapere che cos'hai?"
Axel:"ora ti interessa il mio stato d'animo, strano visto che fino ad ieri non mi hai mai parlato!"
Cristal:"ma certo che mi interessa, sei pur sempre mio amico e non sono mai riuscita ad instaurare una buona conversazione con te perché-"
Axel:"perché eri impegnata a parlare con Paolo tutto il tempo"
Cristal:"allora è questo il problema..."
Axel:"ora non più" staccò la mia mano dal suo polso. Prese il mio braccio destro e se lo mise attorno al suo collo per aiutarmi a camminare.
Mi portò fino al letto e mi fece sedere. Stava togliendo il mio braccio dal suo collo quando si soffermò sul mio polso, anzi sul retro del mio polso e dalla sua faccia doveva essere qualcosa di brutto.
Cristal:"Axel che succede? La tua faccia non promette nulla di buono"

Dal corridoio si stava avvicinando qualcuno, dovevano essere in molti dato il rumore dei loro piedi, probabilmente i miei amici.
La porta si aprì ed entrarono uno a uno: Rachel, Mark, Jude, Paolo e le tre manager forse un po' troppi date le dimensioni della stanza.
Jude notò che Axel non si era girato al loro arrivo e lo fece preoccupare:
Jude:"ragazze, Cristal sta bene la riporteremo noi in camera vi potete occupare di lei dopo, per ora andate dai ragazzi e fateli rientrare." loro annuirono e se ne andarono "Rachel, Nelly voi potete rimanere?"
Quando la porta si chiuse Nelly prese parola:
Nelly:"che succede? Perché c'è questo silenzio?"
Axel:"guardate qui" loro si avvicinarono ed ebbero la stessa reazione di Axel, io ovviamente non potevo sapere nulla.
Rachel:"Cristal quando te lo sei fatto?"
Nelly:"non credo l'allenatore ti lasci giocare con quel tatuaggio..."
Cristal:"che!? Tatuaggio!??"
Ritirai il polso e controllai il retro; un drago identico a quello disegnato dietro alla foto di famiglia a casa, è tatuato sulla mia pelle proprio sopra le mie vene. È abbastanza sfumato ma si può vedere l'immagine del drago impressa nella pelle.
Rachel:"deve aver fatto piuttosto male visto che è sopra alle vene"
Cristal:"I-io non ho fatto nulla. N-non so come ci sia finito qui"
Nelly:"proviamo a cancellarlo con un panno e dell'acqua magari è stato Scott con un pennarello.
Non può essere un vero tatuaggio è troppo leggero come tratto; Mark prendi il panno lì sopra e bagnalo con un po' di acqua"
Mark andò e l'attimo dopo Nelly stava provando a cancellarlo ma senza risultati.

Mark:"viene via?" lei negò "dammi qua, forse non l'ho bagnato abbastanza"
Rachel:"no è ufficiale, è proprio un tatuaggio. Quello è un marchio indelebile non si può fare nulla"
Jude e Axel, che fino a quel momento non avevano parlato, si scambiarono delle occhiate preoccupate, invece Paolo assisteva in silenzio.
Axel:"Cristal quando te lo sei fatto? E soprattutto, perché l'hai fatto!??"
Jude:"Axel calmati, sono sicuro ci sia una spiegazione"
Cristal:"no non c'è; non so come me lo sia procurato, se l'avessi tatuato me lo ricorderei e invece questa è una scoperta anche per me"
Paolo:"era proprio di questo che ti volevo parlare dopo la partita"
Tutti:"EH?"
Rachel:"s-sei stato tu?"
Axel si alzò dalla sedia e gli si avvicinò:"che cosa hai fatto Paolo!?" disse infuriato.
Cristal:"è solo un tatuaggio..."
Axel:"ah, ora lo difendi pure! Questo qui ti ha fatto un tatuaggio a tua insaputa e tu pure lo difendi! Io non ci credo Cristal..." disse agitandosi.
Cristal:"io non sto difendendo nessuno! Sto solo dicendo a tutti voi di calmarvi. Vi state agitando per un solo tatuaggio, vi rendete conto?"
Paolo:"io però non ho fatto nulla! Non gli ho fatto il tatuaggio, stavo dicendo che quella immagine mi è familiare tutto qui"

Cristal:"allora quello che mi doveva dire era questo. Quando ha detto:'c'è una cosa che ho sempre voluto dirti' stavo cominciando a preoccuparmi"
CJ:"allora siamo in due. Pensavo volesse confessarti il suo amore"
Cristal:"già..."
CJ:"e se fosse stato così? Che cosa avresti fatto..."
Cristal:"..."

Cristal:"come fa ad esserti familiare?"
Paolo:"si trova al cimitero, sulla tomba dei tuoi nonni materni"
Tutti sembravano sconvolti, tutti tranne me che ero persa nei miei pensieri:
Paolo:"domani ti ci posso portare se vuoi, ma ora devo andare. Stammi bene" e se ne andò richiudendo la porta alle sue spalle.
Mi portai entrambe le mani alla faccia ormai esausta da tutti questi misteri e silenzi:
Jude:"forse è meglio andare in camera, ti aiutiamo"

Arrivati in camera mi fecero sedere sul letto, ma nessuno parlava:
Mark:"bhe, sembra che domani tu non possa giocare"
Cristal:"già... Ma vi guarderò dalla panchina. Mi dispiace di aver rovinato la partita"
Mark:"non dirlo neanche per scherzo. Riposati ora, io inizio a scendere per la cena"
Nelly:"vero, devo aiutare Silvia e Celia a preparare la cena. Vado con lui, torniamo quando sarà pronto per aiutarti a scendere. Ci vediamo!"
Mark e Nelly se ne andarono lasciandomi con la mia amica, Jude e Axel. Odio tutto questo aiuto, ma devo essere realista: finché la mia caviglia è messa così non posso ne camminare ne giocare.
Axel:"è meglio che vada-"
Cristal:"no, devo dirvi una cosa e voi siete gli unici di cui mi fido"
Rachel seduta sul suo letto fece sedere anche Jude, mentre io feci sedere Axel accanto a me.
Cristal:"questo drago è lo stesso che ho trovato dietro alla foto di famiglia appesa a casa mia, solo che era disegnato a mano. Non solo" ero molto incerta sul parlargliene ma alla fine parlai: "lo trovo nei miei incubi più recenti, lui e quel bambino. Non fanno altro che tormentarmi la testa"
I tre si guardarono negli occhi incerti sul parlare:
Axel:"quale bambino?"
Indicai a Rachel una foto dentro alla valigia, la presi in mano e la guardai per qualche secondo:
Cristal:"questo bambino" dissi dandola tra le mani di Rachel.
Raccontai a tutti loro dei strani sogni dove compariva lui: quando diede alla bambina il fiore, quando la chiamò "sorellina" e lei "fratellone"e anche dell'ultimo incubo.
Mi sentivo più libera ma non potevo fare a meno di pensare al marchio impresso nella pelle.
Cristal:"non mi importa se mi crederete o meno, ma sentivo il bisogno di dirvelo"
Rachel:"è-è incredibile ciò che passa nella tua testa"
Cristal:"può sembrare incredibile, ma credetemi, per colui che lo sopporta è una sofferenza e un grande peso"
Guardai Axel ricordandomi che quella volta in cui riuscii a creare il "drago dell'Apocalisse", era stato il primo a chiedermi di parlarne.
Cristal:"alla fine te ne ho parlato" dissi guardando Axel, riferendomi a quel giorno. Lui sembrò capire e vidi gli angoli della sua bocca alzarsi in un sorriso, uno dei suoi rari sorrisi.
Mi sentii accaldata improvvisamente.
Sentii il cuore scoppiare e l'immagine di quel sorriso si era stampata nella mia mente.

Quel sorriso...




... È incredibile.



Lui...





... É incredibile.















Spazio autrice:🔥
Questo capitolo doveva uscire 30/05, siccome era il compleanno di Axel ma tra una cosa e l'altra sono riuscita a pubblicare ora.
TANTI AUGURI! (in ritardo)
Comunque spero vi sia piaciuto e niente, al prossimo capitolo!
Ciaoo

Auri.

Un pallone che mi cambiò la vitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora