Capitolo trentasei

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Il silenzio calò nell'abitacolo, mentre ognuno era perso nei propri pensieri. Guardai il profilo di Charles e mi chiesi come sarebbe stata la vita quando sarebbero arrivati dei docenti e degli alunni nella scuola. Magari Betsy sarebbe stata proprio la prima ad unirsi a noi, magari saremmo diventati di nuovo un bel gruppetto. Tanti giovani ragazzi come me ed Hank, tanti nuovi amici.

Eppure lo stomaco si strinse in una morsa di malinconia. Avrei voluto che tra loro ci fossero anche Raven, Sean, Alex... Mi mancava parlare con lei, mi mancava tantissimo. Avevo allontanato tutti sin da quando ero diventata una mutante, ed era stato dannatamente facile legarmi a lei. Eravamo le uniche due ragazze tra gli X-men, visto che Angel aveva deciso di lasciarci subito per seguire il Club Infernale, e ci eravamo presto trovate in sintonia.

In poco tempo era diventata quella che potevo considerare la mia migliore amica, forse l'unica sincera che avessi mai avuto, l'unica che sapeva della mia vera natura. E poi rivolevo indietro tutte le serate che avevamo passato insieme nella mia stanza da letto o nella sua, a parlare di ragazzi.

Quando aveva scoperto di quello che provavo per Charles era stato ancora più facile aprirmi con lei e parlare di tutto. Sperai che un giorno potesse davvero tornare, come sosteneva lui, o che avessi trovato altre amiche speciali come lei, lungo la strada.

Hank rallentò in attesa che i maestosi cancelli della dimora degli Xavier si aprissero, prima di percorrere il vialetto e fermarsi vicino gli scalini e la piccola rampa dell'entrata.

«Lasciala pure qui» convenne Charles, mentre io aprivo già la mia portiera. Lo aiutammo a sedersi sulla sedia a rotelle riposta nel bagagliaio ed entrammo in casa.

«Serata magnifica con finale insolito» esordì Hank, spezzando per primo quel silenzio fatto di casa e apprezzamento.

«Non dirlo a me, non riesco ancora a credere che anche una mia compagna di scuola sia in realtà una mutante. Per giunta fortissima.»

«Vero. Comunque io salgo di sopra. Vorrei passare un po' dal laboratorio prima di andare a letto. Buonanotte.»

Io e Charles ci guardammo per un attimo.

«Aspetta, Hank! Non hai ancora ricevuto il tuo regalo.»

Charles annuì mentre faceva sparire una mano all'interno della giacca e ne estraeva una busta.

«Io non... davvero, non so come...»

«Aprila, Hank» lo incoraggiò lui, tendendogliela con un sorriso amichevole. Hank l'afferrò e fece quanto richiesto. All'interno c'era un volantino, un catalogo ad essere precisi. Hank lo guardò stupito e Charles inarcò un sopracciglio, divertito.

«È per la Danger Room o il laboratorio. Di qualsiasi attrezzatura super tecnologica tu abbia bisogno, devi solo scegliere.»

Per la prima volta vidi gli occhi di Hank farsi più lucidi, anche se cercò di non darlo a vedere.

«Non so davvero come ringraziarti. Suppongo tu sappia che è proprio il regalo giusto.»

«I vantaggi di essere un telepate» confermò Charles con fare ovvio.

Rimasi accanto a lui a guardare la schiena di Hank balzare verso la rampa di scale, euforico. Ero sicura che avrebbe passato tutta la notte in piedi nel laboratorio a selezionare le attrezzature del catalogo e immaginare possibili migliorie. Sorrisi tra me e me prima di rivolgermi a Charles.

«Vado a letto anche io, buonanotte.»

«Dormi bene, Ivy.»

Mi stavo allontanando verso le scale, quando mi richiamò indietro.

«Ivy, vorrei che quando Elizabeth verrà a trovarci, ti occupassi tu di lei. Le parlerò anch'io, ma forse la tua testimonianza e la tua compagnia la faranno sentire più vicina a questo posto.»

Feci un cenno col capo.

«Ricevuto, professore.»

Lascia fare a X-girl.

Tornai nella mia stanza e mi spogliai, infilando il pigiama. Mi stesi sul letto a guardare il soffitto, ma il sonno sembrava non voler ancora venire a farmi visita. Mi alzai di nuovo e mi avvicinai alla cassettiera, aprendone il primo tiretto. Tirai fuori il foglio che avevo appeso per qualche po' di tempo all'armadio, con il mio nome da X-men e le "correzioni" fatte da Raven con un pennarello verde.

La immaginai seduta sul mio letto con le gambe incrociate, a ridere come una matta, con la chioma bionda e l'aria impertinente.

Forse dovrei scriverle una lettera, ma dove spedirla?

Cara Raven, aiuto. Mi sto innamorando sempre di più e ho paura di soffrire. Cara Raven, ho bisogno dei tuoi consigli, vorrei riuscire a conquistare Charles... dimmi cosa posso fare! Cara Raven, mi manchi. Cara Raven, sei felice lì con Erik?

Cara Raven... l'amore fa paura.

|𝐓𝐡𝐞 𝐖𝐚𝐥𝐥| 𝘟-𝘮𝘦𝘯Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora