Hanji's Pov
La conversazione con Eren finì male.
Lui se ne andò, incazzato e preoccupato. Non so bene ancora quale fosse il motivo preciso in quel momento, per tante cose, probabilmente.
Io ero solo un po' giù, tutto quanto mi aveva buttato a terra e ora avevo solo voglia di andarmene.
Uscii dalla pizzeria e sentii il vento pizzicarmi le guance, era una giornata freddina nonostante Aprile si stesse avvicinando. Mi allacciai la felpa e strinsi la coda, sentii una brutta sensazione. Ho sempre pensato di essere un po' indovina.
Ebbi ragione, purtroppo.Tornai al convitto e, nonostante vidi Levi più volte non feci cenno alle cose che mi aveva detto Eren.
Ci volevo pensare per bene, non scazzare all'improvviso. Inoltre non credevo che lui avrebbe dovuto dirmele, quindi mi feci venire anche il dubbio, se parlarne o meno.
Il problema è che quelle parole mi avevano fatto male.
Io, sempre rimasta al fianco di Levi, venivo a sapere da Eren solo in quel momento tutto quello che aveva passato.
Una tortura, un lavaggio del cervello, capivo fosse dura da superare... ma io avevo sempre saputo tutto su di lui, e sapeva tutto su di me.
Perché non aveva scelto di fidarsi? Mi faceva arrabbiare, non era giusto nei miei confronti, nei confronti della nostra amicizia.
Comunque non ne parlammo, inoltre lui si stava ancora riprendendo dalla malattia, nonostante stesse già molto meglio."Domani non vengo all'uni, che ancora non me la sento. Però già il giorno dopo vado su, credo." Mi disse, mentre scorreva Facebook senza guardarlo per davvero.
"Sì d'accordo, io vado su e resto a pranzo però, per le cinque dovrei tornare."
Lui annuì e io continuai a mescolare la minestra.
La giornata seguente si svolse tutta molto tranquillamente, io effettivamente lo lasciai a casa e andai a lezione, rimasi a pranzo, sempre un po' pensierosa.
Quest'idea di essere stata all'oscuro di un passato così importante mi logorava lentamente, mi sentivo pressata da questa consapevolezza.
Non mi andava bene essere messa da parte, sapere di non dover sapere.
Avevo affidato un sacco di cose a una persona che forse non riusciva a trovare in me la stessa fiducia... pensai che magari invece di continuare a scervellarmi senza senso avrei dovuto parlarne con il diretto interessato.Arrivai a casa più o meno per l'ora stabilita il giorno precedente, Levi lo vidi seduto sul letto a leggere un libro.
Appena mi sentì entrare lo poggiò e si stese.
"Bentornata, com'è andata?" Mi disse, con voce un po' persa.
"Normale, niente di particolarmente importante, oggi non ti sei perso nulla." Risposi, anch'io mezza frastornata."Sai Hanji, oggi mi è venuta in mente una cosa."
"Mh. Che?"
Prese un lungo respiro."Ho fatto un ragionamento un po' contorto su come le cose spesso non accadono come ce le immaginiamo, come a volte non siamo consapevoli dei nostri sentimenti. Sai ho conosciuto Eren che eravamo piccolissimi e io sapevo di sentirmi strano accanto a lui, di sentirmi in qualche modo sbagliato, ma ho sempre pensato che quella fosse l'amicizia. Passavamo i pomeriggi insieme a giocare e io lo proteggevo da quelli che oggi chiamo 'teste di cazzo'. Quando me ne sono andato ho passato molto tempo a pensare a cosa fosse quella cosa che sentivo dento di me. Poi ho smesso di farmene un problema, era un passato doloroso e tanto triste da ricordare. Solo nel momento in cui ho rivisto gli occhi verdi di Eren ho capito che tutto quello che avevo perso in realtà non se ne era mai andato, mai. Io ci ho creduto pure quando non ci pensavo più, perché Eren per me era un bambino da proteggere e da amare, non un amico come quello con cui giochi, mi ha sempre reso felice.
Sono stato per tanto tempo solo, a soffrire senza quasi saperne il motivo, ero completamente passivo a ogni momento che mi accadeva. Quando però lui è arrivato mi ha salvato, mi ha reso libero, ora ho smesso finalmente di vivere nella mia solitudine, ho qualcuno che forse potrei arrivare ad amare." Sospirò.Le sue parole mi fecero infuriare, lui era stato solo? Io tutti quegli anni dov'ero stata? A fare la mensola?
Lo fissai negli occhi."No, non sei mai stato solo. Io c'ero, ci sono sempre stata, ho sempre sopportato il tuo carattere acido e scontroso, non sono mai andata via per nulla al mondo. Tu ora mi stai dicendo che tutto quello che ho cercato di fare per te è vanificato? Non esisto? Sono un'amica del cazzo, in pratica. Se ti sei sentito tanto solo allora probabilmente ho sbagliato tutto. Tu ti fidi più di un ragazzino egocentrico con cui stai da manco un mese che di me, che ti conosco da sempre. Come se la cosa della psicologa fosse un piccolo particolare della tua vita, una svista che ti sei scordato di raccontarmi."
Il suo sguardo divenne duro e un po' confuso, vidi tante cose in quelle iridi petrolio.
Non disse nulla, continuò solo a guardarmi, come se fosse rimasto paralizzato.
Io ero arrabbiata, ma non riuscivo a capire se lui stesse pensando a me o a Eren.
Non batteva ciglio, immobile.
Dopo qualche minuto, che a parer mio sembrò qualche anno, si alzò e uscì dalla porta.
Sapevo che tutto questo avrebbe portato solo casini, ma non me la sento di dire che in quel momento me ne fregasse qualcosa.Levi's Pov
Gliel'ha detto.
Lo ha fatto davvero.
Lo sa.
Gliel'ha detto.
Mi ha tradito.
Gliel'ha detto.I pensieri non mi davano pace, mi stavano facendo impazzire.
Non sapevo cosa provare, cosa credere e cosa fare.
Il mio atteggiamento solitamente analitico, che è sempre riuscito ada analizzare una situazione senza coinvolgere troppi sentimenti, era sparito.
Ora mi ritrovavo con le mani in mano, seduto su una panchina, frastornato e solo.
Volevo capire a tutti i costi.Dopo un po'mi calmai, presi un respiro profondo.
Cominciai a pensare lentamente, per fare chiarezza.Eren era uno a posto, lui non l'avrebbe mai fatto per qualche motivo stupido o insignificante.
Non ci credevo e non ci avrei creduto.
Trovai uno spiraglio di luce in mezzo a quella totale disperazione in cui mi aveva mandato la frase di Hanji.Decisi di tornare a casa, là avrai chiamato il mio ragazzo e gli avrei chiesto di parlare, tranquillamente.
Lui mi avrebbe spiegato le sue motivazioni e io l'avrei baciato come non mai.Perché conoscevo Eren, lui non avrebbe mai potuto tradirmi.
O sbaglio?
SPAZIO AUTRICE
Pipols! Ma quanto sono assurdamente brava che pubblico così presto?
Buon San Valentino a tutti voi innamorati, anche se la considero una festa consumista e molto poco credibile ;)(Grazie something_in_the_tea che sì è la ex ultima_onda ma ha cambiato nome!)
STAI LEGGENDO
Non Ti Voglio Bene [Ereri] (conclusa)
FanfictionEren ha 17 anni e vive con i suoi genitori, è sereno e ogni giorno si vede con il suo gruppo di amici. Ha una vita normale, ordinaria e odia andare a scuola. Non sembra succedere mai nulla, fino a che nella sua vita torna qualcuno di inaspettato, un...