Prologo

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Era mattina e faceva freddo.
Perché faceva freddo?
Dopotutto era ancora estate, di solito a settembre ci si veste leggeri, no?
Non so nemmeno perché fossi sveglio alle sei, mia madre sicuramente mi immaginava ancora sotto le coperte a dormire.
Invece ero lì, seduto sul mio letto, al freddo.
E avrei continuato a starci, se non fosse stato per la sua voce squillante.
"Eren! Muoviti o perderai l'autobus!"
Non feci in tempo nemmeno ad alzarmi che sentii i suoi passi salire le scale.
In men che non si dica, me la ritrovai davanti.
Una donna alta, dai capelli lunghi, legati in una treccia al lato della testa.
Lo sguardo dolce e gli occhi grandi, verdi come i miei.

"Mamma?"
Parve sorpresa.
"Eren, sei già sveglio? Cos'è, ti mancava per caso la scuola?"
Sbuffai, figurati se mi mancava quel posto.
"Spero tu stia scherzando! È solo che mi sono svegliato prima del solito, non so perché."
Lei sorrise leggermente, quasi divertita. Poi mi disse di venire di sotto a fare colazione, tanto che ne avevo l'occasione, visto che la scusa dell'autobus era solo per constringermi ad alzarmi.
Arrivato in cucina vidi mio padre, l'uomo più autoritario del mondo.
Lui però non si accorse di me e senza nemmeno girarsi parlò a sua moglie.
"Carla, Eren ancora dorme?"
"No, sono qui."
Si girò e anche lui parve sorpreso.

Ommiodio, mi sveglio 20 minuti prima del solito e qui cade l'Apocalisse.

Comunque mio padre, mi squadrò sospettoso.
"Cos'è ti manca la ragazza?"
Alzai gli occhi al cielo e non risposi.
Mia madre s'intromise, mentre nel frattempo imburrava una fetta di pane.
"Grisha, lascialo stare dai. Vorrà tornare a scuola."
Io mi girai scuotendo la testa e le mimai con la bocca un:
Ma che problemi hai?
Si mise a ridere.

Mio padre infine si alzò senza parlare.
Anche lui era alto, ma molto più di mia madre.
Aveva i capelli lunghi, legati a metà dietro la testa.
Un paio di piccoli occhiali rotondi gli circondavano gli occhi marroni e un po' viscidi.
Gli volevo bene, ma non correva sempre buon sangue tra noi due.
Non so come mai, ma lui a dimostrare affetto era una frana e io non avevo tempo da perdere.
Non ho mai avuto tempo da perdere.

SPAZIO AUTRICE
Ciao a tutti, benvenuti nella mia prima fan fiction.
A convincermi è stata la mia manager del cuore, ultima_onda
Lei mi aiuta con le idee dei vari capitoli e se sono qui, bhe è solo merito suo.
Spero vivamente che vi possa piacere, tengo molto ai miei ereri.
Se vi va, spargete la voce!
E se vi piace, mettete una stellina.
Ovviamente i capitoli saranno più lunghi, questo è solo il prologo.
Grazie se siete arrivati sino a qua!

Non Ti Voglio Bene [Ereri] (conclusa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora