5 settembre

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La prima occasione che ebbe Hoseok per avvicinarsi a Yoongi fu alla fine del funerale di Bam.

Sebbene avesse tenuto lo sguardo sulla figura consumata di quello che chiamava ancora il suo ragazzo per tutto il tempo, fu solo quando si accorse che faticava ad alzarsi che non esitò a correre da lui, fregandosene dello sguardo di Jin, del modo in cui aveva scosso la testa provando a fargli capire che quello era il peggior momento in assoluto, per tentare un approccio.

Ma Hoseok non tentò un approccio, non disse niente per farsi riconoscere. Semplicemente si avvicinò, i suoi occhi trovarono quelli di Yoongi, rossi e colmi di lacrime, ed il maggiore si buttò addosso a lui, soffocando i singhiozzi contro la camicia che indossava.

Era fin troppo stanco Yoongi per allontanarsi ancora. Era esausto, le sue ultime forze erano scomparse durante quei giorni terribili, i più brutti della sua vita, ed in quell'istante, nel vedere il ragazzo di Busan lì, si rese conto di quanto fosse ormai tutto troppo, e si arrese, affidandosi all'unica persona che potesse davvero curare la sua anima distrutta.

«Piccolo...» Hoseok lo abbracciò con tenerezza, accarezzandogli la schiena e lasciando dolci baci sui suoi capelli. Capelli stinti, con un evidente segno di ricrescita: aveva messo da parte ogni cosa, per il suo migliore amico.

«V-voglio andare v-via...» mormorò piano, incapace di reggere la vista del momento più duro di tutti, la sepoltura.

«Ti porto a casa, Yoonie adesso andiamo.»

Hoseok guardò Jin, che nel frattempo si era avvicinato a controllare cosa stesse succedendo, ed il maggiore non poté fare altro che annuire.

«Vi do un passaggio in macchina, tanto neanche io me la sento di rimanere.»

Trascorsero tutta il resto di quella giornata sul divano, Yoongi accoccolato contro il petto di Hoseok a piangere senza sosta confortato dal calore del suo corpo, ed il minore a stringere il suo hyung, a lasciargli baci sulla testa e cullarlo piano nella speranza che, quando i pianti diventavano disperati, si calmasse almeno un poco.

Si era preso cura di lui senza alcuna esitazione. Arrivati a casa, gli aveva subito fatto togliere i vestiti del funerale per sostituirli con qualcosa di più comodo come una maglietta oversize, e ne aveva indossata una anche lui, sperando che quei semplici gesti potessero alleviare almeno un poco il dolore provato dal ragazzo che stringeva tra le braccia.

La parte più difficile arrivò con l'ora di cena e, da quel poco che gli aveva detto Jin, sarebbe stata una guerra.

«Hyung, mangiamo qualcosa?»

Il maggiore scosse la testa. «Non ce la faccio... sto troppo male, non voglio.»

«Yoonie, ti prego, mangiamo qualcosina e poi andiamo a dormire, ne hai bisogno. Ti prego, ti preparo del latte. Ti va del latte?»

Al cenno d'assenso del maggiore, un cenno stentato ma presente, Hoseok si separò piano da Yoongi, lasciandolo solo qualche istante per andare in cucina a scaldargli una tazza di latte.

«Ecco a te, piccolo mio.» il maggiore prese la tazza verde con entrambe le mani, stringendola forte, bisognoso di quel calore e di quello derivante dal nuovo abbraccio regalatogli da Hobi, che, finito il latte, lo fece nuovamente stendere sul proprio corpo, bloccandolo con le braccia in una stretta piena d'amore dal quale non lo avrebbe lasciato andare.

E Yoongi non si mosse da contro il suo petto, finalmente a casa in quell'abbraccio che gli era mancato troppo, e, per la prima notte dopo mesi, il sonno che lo raggiunse fu pacifico.

I missed your smile - {Yoonseok}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora