10 novembre

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Hoseok era stato più che felice, quella mattina, quando Yoongi gli aveva espresso il suo più completo sostegno per la lezione di danza del pomeriggio, aveva messo tra i messaggi preferiti quell' "in bocca al lupo, raggio di sole"  che gli aveva scritto poco prima che iniziasse la lezione, ma mai, mai si sarebbe aspettato di trovarlo fuori da quell'edificio al termine di quelle due ore di allenamento.

Sapeva, e lo sapeva perché lo aveva cercato su google maps, che dall'ufficio del signor Cho alla scuola di danza in cui aveva fatto la prova c'erano più di quaranta minuti di pullman, eppure Yoongi era lì, stretto nella giacca per provare a ripararsi dal vento freddo che si era alzato. Era lì, ed Hoseok non si trattenne dal baciare quelle labbra sottili, prima di prendergli una mano ed infilarla nella sua tasca, in modo da poter camminare tenendosi per mano ed evitando il freddo.

«Quindi, raggio di sole, com'è andata?»

Il minore sorrise, potendo tenere gli occhi fissi solo sul castano dal momento che erano già arrivati alla fermata del pullman.

Forse avrebbe dovuto rimproverarlo per il lungo tragitto che avrebbe potuto evitarsi se solo non fosse venuto a prenderlo, eppure non aveva senso, non poteva comportarsi da ipocrita, perché lui avrebbe fatto la stessa identica cosa, per la persona che aveva accanto.

«Bene, piccolo. Non sarà la stessa cosa di Busan, e le coreografie mi sembrano immensamente più facili, ma è andata bene. Mi mancava ballare.»

Il maggiore gli rivolse un sorriso gommoso, sorriso di rimando alla felicità che sprigionava la figura del suo ragazzo, ma che vide cambiare in fretta, un'ombra scura passare nei suoi occhi.

«Hyung.» lo richiamò subito, non provando neanche a trattenere quel suo dubbio
«Secondo te ce la farò a fare tutto?»

Yoongi prese tempo per rispondere, per pesare bene le parole. Lo aveva già pensato da solo, che forse per Hoseok sarebbe stato troppo, aggiungere anche la danza a quella vita divisa tra studio e lavoro, eppure sapeva quanto lui ne avesse bisogno, di quella disciplina che considerava un'arte.

«Quello che posso dirti di fare è provarci. Magari se hanno dei corsi serali, come quelli che facevi a casa, potresti iniziare e smettere non appena vedi che sta diventando troppo faticoso...»

Il minore annuì. Sentire quelle parole gli aveva fatto bene, l'idea che il castano lo avrebbe appoggiato pienamente, senza alcun tipo di riserva, era così importante che non si trattenne dal baciarlo, un contatto veloce e pieno di entusiasmo.

«D'accordo, farò così. Non vedo l'ora di poter ricominciare!»

Il suo hyung sorrise. Almeno Hoseok, essendo in ottimi rapporti con i genitori, poteva ancora contare sui soldi di questi ultimi, che era quasi sicuro avrebbero pagato loro quei corsi. E menomale che esistevano i signori Jung, altrimenti Yoongi non sapeva come avrebbe fatto per lasciare che il suo ragazzo continuasse con quella passione.

«Ti amo, Hobi.» e, se ce ne fosse stato bisogno, il maggiore avrebbe trovato il modo per garantirgli la danza, per garantirgli tutto ciò che più desiderasse.

«Ti amo anch'io, Yoonie.»

Curioso, come in quelle poche, piccole parole potesse rinchiudersi un sentimento tale, così grande e forte, il loro, capace di vincere ogni cosa.

I missed your smile - {Yoonseok}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora