26 gennaio

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Hoseok stava tornando a casa da lavoro, per nulla intenzionato ad andare a danza. Ne aveva parlato con il suo insegnante e, visti quei ritmi fin troppo lenti per il ragazzo, alla fine avevano concordato che lui potesse anche saltare qualche lezione, data la quantità di tempo passato a rivedere la coreografia invece che continuarla.

Era immensamente più tranquillo da quando avevano avuto quella conversazione, e si era accorto che lo fosse anche Yoongi, il cui sorriso, nei giorni precedenti, gli era mancato come l'ossigeno durante un'apnea troppo lunga.

Sorrise, e si girò per controllare se dietro avesse avuto persone che lo avrebbero giudicato se si fosse messo a fare una piroetta dalla felicità. C'erano un paio di signore che stavano parlando tra loro, ma il suo sguardo venne catturato da un piccolo cagnolino marrone che sembrava seguirlo a piccoli passi insicuri. Pensando appartenesse ad una di quelle donne non se ne preoccupò, continuando sulla strada di casa con passo sempre più veloce.

Arrivò prima del previsto, cercò le chiavi nello zaino, come suo solito perse nella tasca più grande, tra quaderni e matite lasciate libere, e solo quando il portone si stava per chiudere dietro le sue spalle sentì un flebile uggiolio.

Bloccò la porta con un piede, gli occhi fissi su quella piccola pallina di pelo che lo aveva seguito per tutto il tragitto.

«Ehi, piccolino.» lo salutò allegramente, un sorriso sulle labbra nel vederlo scodinzolare alle sue parole. «Ti sei perso? Vieni qui, vediamo cosa c'è sulla medaglietta.»

Gli si inginocchiò accanto ed aspettò fino a quando non fu lui ad avvicinarsi, prendendo poi in braccio quel cucciolo che tanto poco pesava per controllare chi fosse il suo padrone e riportarlo indietro. Peccato che non ci fosse alcuna medaglietta, neanche un collare.

«Cavoli, e adesso?» pensò tra sé, mentre il cagnolino gli saltava in grembo cercando di leccargli il volto. «Non hai nessuno, vero piccolo? Vieni, andiamo da Yoongi hyung.»

Decise di suonare il campanello, ed attendere con un sorriso innocente in volto che il suo ragazzo aprisse la porta.

«Hobie, hai di nuovo perso... e quella palla di pelo?» il castano sembrava scettico, alla proposta che aveva capito sarebbe arrivata a breve, ed Hoseok comprese che avrebbe dovuto usare tutte le sue capacità per convincerlo.

Come prima cosa fece il labbruccio. «Mi ha seguito per strada. Possiamo tenerlo, hyung, eh? Possiamo? Ti prego, ti prego, ti prego! È piccolo quasi quanto te, e domani lo porto dal veterinario, giuro.»

«Hobi...»

Il minore si avvicinò. Sistemò meglio il cucciolo tenendolo con un solo braccio, sfruttando quello libero per cingere la vita del suo hyung. «Ti prego. Me ne occupo io, lo porto io a passeggio e tutto il resto. Tu avrai solo un piccolo dispensatore di coccole. Allora? Ti prego...»

«Adesso entrate, ne parliamo meglio domani.» borbottò Yoongi fingendosi imbronciato, cedendo subito a quella richiesta, ma Hoseok non poté baciare quel broncio, perché il cucciolo si sporse per riempire di affetto anche il castano.

I missed your smile - {Yoonseok}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora