20 dicembre

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Yoongi sospirò, guardando il suo riflesso nello specchio del bagno, ed osò accennare un sorriso. Nonostante fosse sera tardi, lui ed Hoseok avevano appena finito di fare le valigie per trascorrere le vacanze di Natale a Busan, e, in più, il signor Min non si era fatto vedere, proprio come la madre gli aveva promesso.

Fece per togliersi la felpa, desiderando niente che non fosse farsi una doccia veloce e rifugiarsi sotto le coperte, ma si interruppe non appena il suo ragazzo entrò nel bagno.

«Piccolo.» lo chiamò con affetto, abbracciandolo da dietro, lasciando scorrere le dita sotto la sua felpa, che tolse un istante dopo. «E se facessimo la doccia insieme?»

Un semplice sussurro, accompagnato da un bacio dietro l'orecchio, capace però di far correre brividi lungo la schiena del castano, il corpo invaso da una sensazione di calore.

Era sempre così, con Hoseok. Nonostante fosse già successo quel pomeriggio, non avevano mai abbastanza l'uno dell'altro, che si trattasse di tenere le mani intrecciate, di carezze, di baci o un contatto ancora più approfondito ed intimo, non potevano mai farne a meno.

E poi, il minore aveva la straordinaria capacità di farlo sentire speciale, sempre, qualunque cosa facessero.

Fu per questo che, in risposta, girò appena il volto e congiunse le loro labbra, le sue ancora incurvate in un sorriso sincero, per un bacio che, da dolce, Hoseok fece diventare più passionale, impegnandosi per togliere il più velocemente possibile di dosso i vestiti, prima di condurre il suo hyung nella doccia.

Si privò del contatto diretto con quelle labbra ormai rosse e gonfie solo per posare le proprie sul collo di Yoongi, marchiarlo, rendere noto a chiunque quanto quel ragazzo gli appartenesse.

Ed il calore dell'acqua era nulla, rispetto a quello crescente tra i loro corpi, alla passione che li spingeva a cercare un sempre maggiore contatto.

Hoseok prese in braccio il castano, facendogli avvolgere le gambe attorno alla sua vita, ritrovandosi a pensare per un istante con tenerezza a quanto fosse piccolo il corpo del suo ragazzo, a quanto non avrebbe mai fatto altro che proteggerlo.

«Ti amo, piccolo mio.» si prese un momento per ricordare quel sentimento. Ne aveva sentito la necessità, nonostante i loro corpi fossero già uniti, come se neanche di quelle parole se ne potesse mai avere abbastanza.

«Ti amo anch'io.» e poi le loro labbra si trovarono un'altra volta, e furono i baci, i gesti, a rendere manifesto il loro sentimento.









ieri stavamo parlando con delle svedesi e mia cugina fa "I like your hair"
i miei feels sono andati a puttane, addio

I missed your smile - {Yoonseok}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora