«Ragazzi, indovinate quale gruppo parteciperà ad una competizione internazionale a Busan?» la voce dell'insegnante di danza di Hoseok era entusiasta, entusiasmo che tutti condivisero, al di fuori di lui.
Se la gara fosse stata a breve, lui avrebbe dovuto prendervi parte per forza: non c'era tempo per cambiare mix, forse neanche per rivedere la coreografia se avesse deciso di mollare.
Cavoli, perché non gli aveva parlato i giorni precedenti?! Come avrebbe fatto a tirarsi fuori?
«Quando?» domandò una sua compagna, di cui neanche aveva imparato il nome, per quel poco che ormai significava quell'ambiente.
«Otto e nove marzo.»
«No.» non pensò neanche, Hoseok, ma la risposta fu un riflesso automatico della sua mente, riflesso che realizzò dopo un istante.
«No.» ripeté allora, a voce più bassa e ferma.«Posso parlarti un attimo?» doveva mettere le cose in chiaro. C'erano altre priorità, Yoongi era quella assoluta, e non poteva lasciarlo solo. Non lo avrebbe lasciato solo, non in quel giorno per lui pieno di dolore.
«Sì, va bene.» rispose il suo insegnante, con tono confuso, facendogli segno di uscire un attimo dalla sala per evitare orecchie indiscrete. «Qual è il problema?» cercò di mantenere un atteggiamento ottimista, nonostante si potesse vedere il suo evidente fastidio.
«Io non ci sarò. È il compleanno del mio ragazzo.»
«E quindi? Porta anche lui a Busan, sarà divertente.»
«Sono giorni settimanali. Lui lavora, in realtà lavoro anch'io, ma vabbè, ma lui lavora in un famoso studio legale. Non può prendersi giorni di ferie come se fossero niente. Ed io non lo lascerò solo il suo compleanno. Quindi non farò la gara.» concluse il ragionamento con tono fermo, deciso.
Il maestro sbuffò, alzando gli occhi al cielo. «Che razza di comportamento infantile è questo?»
«Comportamento infantile?»
«Sì! Devi essere disposto a sacrificare qualcosa, per la tua passione. Qua tutti stanno sacrificando qualcosa e se tu fai i tuoi comodi, sono gli altri a finire nella merda. Non c'è oggettivamente tempo per rimontare il pezzo, e lo sai pure tu. Inoltre vi ho già iscritti, quindi la gara o si fa con te o si fa con te.»
«No. Io voglio mollare.»
«E mollerai dopo questa gara. Cambierò pezzo, tanto non mi piace neanche. Ma non puoi, non puoi assolutamente farlo adesso. Chiaro?»
No che non era chiaro. Dannazione! Hoseok ribolliva di rabbia, voleva mettersi ad urlare, prendere le proprie cose ed andarsene all'istante da quella scuola.
«Non credo affatto, sai, che il tuo ragazzo si offenda se non trascorrerete insieme il suo compleanno. E, poi, mica è l'ultimo che festeggerete.»
No. Non si sarebbe offeso. Avrebbe sofferto tanto, troppo, e non meritava più di soffrire.
«No. Lui-»«E allora qual è il problema? Torna in sala, credo sia meglio fare il bene della squadra per una volta, no?, invece che continuare a comportarsi da egoisti.»
Ma Hoseok non era egoista. In una lunga lista di aggettivi, quello era al fondo degli attributi del ragazzo, che, forse, era fin troppo buono.
Era fin troppo buono perché si arrese e fece cadere la conversazione, ripetendosi che avrebbe trovato comunque il modo di liberarsi.
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I missed your smile - {Yoonseok}
Fiksi Penggemar«Ed eccolo, quel tanto prezioso sorriso gommoso, spuntare sul volto di Yoongi dopo tali parole.» Sequel di "I like your hair" •soft (forse con un po' di angst) •capitoli brevi •iniziata il 2/05/2019 •completata il 27/08/2019