16 marzo pt. 2

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Il tragitto in pullman non era mai stato tanto lungo per Hoseok, tanto insostenibile, il cuore che batteva troppo velocemente, un radioso sorriso sul volto, il più sincero di quell'ultima settimana, entusiasta come non mai.

Yoongi, il suo Yoongi si era svegliato. Sarebbe andato tutto bene, sarebbe andato tutto bene, sarebbero stati insieme, felici.

Corse per i corridoi dell'ospedale, incurante di tutti quei medici ed infermieri che gli urlarono contro di fermarsi. Non aveva importanza, il suo fidanzato si era svegliato, nient'altro aveva importanza.

Arrivò davanti alla porta del reparto col fiatone, gli occhi che cercarono in maniera frenetica la figura della signora Min, il lasciapassare per andare dal suo hyung e stringerlo con forza.

La vide e per poco non urlò di gioia, per poco non si dimenticò di tutto il male che aveva fatto a Yoongi, per poco non strinse tra le braccia una madre che, nonostante tutto, aveva rischiato di perdere il figlio.

«Posso... posso vederlo?» domandò cercando di trattenere le lacrime.

«Certo, vieni, iniziamo ad entrare.» disse lei con un sorriso sincero, inserendo il codice per aprire la porta del reparto. «Prima gli stavano togliendo il respiratore, ma adesso dovresti poter entrare.» gli spiegò, conducendolo verso quella stanza che troppo spesso in quei giorni aveva visitato.

«È una buona notizia, giusto?» non conosceva niente di quel mondo, ed aveva un bisogno disperato di certezze, come poteva averne bisogno un bambino.

«Sì, significa che è già in grado di respirare da solo.» lo rassicurò con pazienza, avendo compreso quale potesse essere il suo stato d'animo.

Si fermò davanti alla porta della stanza, fece cenno ad Hoseok di entrare. «Io posso passare in qualsiasi momento, tu vai, è te che vuole vedere.»

Il ragazzo la ringraziò con un inchino veloce e varcò la soglia della stanza, quasi in punta di piedi pur di non disturbare il castano.

«Yoon...» bisbigliò con un sorriso luminoso, pieno d'amore verso il suo hyung che, ancora sdraiato, lo guardava con occhi confusi e stanchi.

«Sono io, amore, sono Hobie.» disse avvicinandosi piano, sedendosi sulla solita sedia, in attesa di comprendere quanto forte fosse l'effetto della morfina.

«Hobie...?»

«Sì, amore, sono io.»

«Hobie!» non lo esclamò, Yoongi, lo sussurrò appena, un ampio sorriso gommoso sul suo volto, sorriso che fece scoppiare Hoseok in un rinnovato pianto.

Gli diede un bacio sulla fronte, gli strinse con dolcezza la mano, sorridendo tra le lacrime nel sentire la presa nuovamente ricambiata. «Ti amo, amore mio, ti amo tanto tanto tanto.»

I missed your smile - {Yoonseok}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora