23 marzo pt. 1

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Yoongi stava mettendo in ordine il salone, più precisamente quel mobiletto pieno di documenti, scartoffie e bollette che necessitava di una ripulita.

Del resto, aspettando che Hoseok tornasse da lavoro, quel pomeriggio, non sapeva cosa fare, non con Holly che dormiva beata nella sua cuccia e non chiedeva, come suo solito, coccole ed attenzioni continue.

Ridacchiò, prendendo tra le mani una busta bianca che non riconobbe e che, pensando non fosse niente di particolare, decise di aprire.

«Oh, cazzo...» mormorò mentre i suoi occhi correvano veloci tra quelle sillabe. Era un programma, un programma dettagliato, compreso anche di vitto e alloggio, per un mese, un mese pieno di lezioni di danza in una scuola di Los Angeles.

Perché Hoseok non gli aveva detto niente? Possibile, che volesse partire senza avvisarlo, o, peggio, che non volesse partire? Se avesse voluto rinunciare al suo sogno a causa del suo incidente?

Sospirò, prendendosi la testa tra le mani e sedendosi sul divano. Era un'opportunità più unica che rara; persino lui, lui che di danza non capiva niente, si trovava ogni tanto sulla home di Instagram video registrati in quella scuola, con decine di migliaia di visualizzazioni.

E, sebbene il suo ragazzo continuasse a dire che non voleva davvero fare della danza la sua vita, il castano sapeva quanto quelle parole non fossero vere, ma bensì dettate dalla paura di vedere il suo più grande sogno trasformarsi in un fallimento.

«E adesso?» bisbigliò tra sé.

Adesso doveva parlargli. Doveva chiedergli perché non gli avesse detto niente. E, per quanto facesse male l'idea di trascorrere un mese così distanti, non poteva permettergli di perdere un'occasione del genere.

Cercò di non ascoltare la voce nella propria testa, quella stramaledetta voce che aveva iniziato a dirgli che in America Hoseok avrebbe trovato qualcuno di immensamente migliore di lui, abbandonandolo, si morse il labbro pur di non lasciare via libera alle lacrime.

Decise di dare retta all'altra voce nella propria testa, quella che la psicologa gli aveva sempre consigliato di ascoltare, che diceva che non sarebbe successo niente di brutto ma che, anzi, per il minore sarebbe stata un'esperienza unica per poter realizzare quel sogno di cui parlava fin troppo raramente.

Finse di stare bene, quando il suo ragazzo entrò in casa.

«Yoonie!» il sorriso del minore si spense, nel riconoscere i fogli che il suo hyung teneva tra le mani.

«Dobbiamo parlare, non credi?»













oggi sono otto mesi che ho iniziato a pubblicare "i like your hair", e ha raggiunto 60mila letture...
"I missed your smile" ha superato le 20mila letture...
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I missed your smile - {Yoonseok}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora