14 dicembre pt. 2

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Hoseok rientrò a casa verso le tre, più che deciso, quel pomeriggio, non avendo il turno in libreria, a saltare gli allenamenti per prendersi cura del suo ragazzo.

«Yoonie, sono tornato!» comunicò ad alta voce, togliendosi le scarpe e gettando il giaccone sul divano. Sorrise teneramente, nel non ricevere risposte.

Con ogni probabilità, il suo ragazzo era a letto, le cuffie nelle orecchie, ad ascoltare musica o a dormire, cullato da essa.

E fu verso la camera che si diresse cercando di essere il più silenzioso possibile, per salutare il suo ragazzo e togliersi i vestiti indossati durante la lezione.

Aprì piano la porta che Yoongi aveva socchiuso, e quasi non si rese conto di essersi fermato sulla soglia, ad osservare il maggiore che, addormentato, stringeva il cuscino di Hoseok, pieno del suo profumo, il volto nascosto contro di esso, somigliando ad un bambino. Non osò avvicinarsi, non osò dargli un bacio veloce per paura di svegliarlo. Era così raro, il fatto che il castano dormisse tanto, che decise l'avrebbe lasciato tranquillo anche per tutto il pomeriggio, purché recuperasse parte del troppo sonno perduto.

Si cambiò in silenzio, indossando un paio di pantaloni della tuta ed una maglietta che aveva ormai il profumo di entrambi, dall'uso condiviso che ne facevano, e prese dei libri, andando poi in cucina a studiare.

Cucina che trovò in ordine, fin troppo in ordine. Il ragazzo sbuffò, scuotendo la testa. In teoria quello sarebbe stato il suo turno, sarebbe toccato a lui, pulire la cucina, ed invece ci aveva pensato il suo hyung, nonostante gli fosse stato ordinato da Hoseok di non faticare troppo.

Quant'era speciale Yoongi? Quanto?

Si sistemò sul tavolo, occupandone come al solito tutta la superficie, ed aprì il primo libro senza neanche badare a quale fosse, tanti erano gli argomenti che avrebbe dovuto ripassare.

Non aveva mai immaginato che potesse essere così dura l'università, ed era grato ai suoi genitori che pagavano la maggior parte delle tasse, perché altrimenti non sapeva come avrebbe fatto.

Scosse la testa, cercando di concentrarsi sullo studio, ma non fece in tempo a vedere cosa gli fosse capitato sott'occhio che qualcuno suonò il campanello.

Aprì la porta, pentendosene un istante dopo.

«Cosa vuole?» domandò con voce dura, senza nemmeno salutare.

«Sono la signora Min, e questa è casa di mio figlio. Tu chi sei? Cosa vuoi tu, piuttosto?»

Hoseok l'aveva riconosciuta, purtroppo, ed odiava l'idea che fosse lì, che si presentasse con un volto tanto indifferente.

«Il suo ragazzo. E la prego di andarsene. Yoongi sta ancora dormendo.»

La donna, invece, gli passò accanto ed entrò nell'appartamento.

I missed your smile - {Yoonseok}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora