10 marzo

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Hoseok era seduto sul divano, Holly che dormiva pacificamente sul suo grembo, dopo aver girato per casa più volte, uggiolando in modo rumoroso, alla ricerca fallimentare di Yoongi.

Il ragazzo sospirò, continuando a mangiucchiarsi le unghie, oppresso dal silenzio dell'appartamento. Quello era solo il primo giorno, il primo di un'insostenibile quantità di giorni senza che il suo hyung girasse per casa, rendesse tutto più bello, nell'attesa straziante che si svegliasse e tornasse da lui.

Mancava, mancava così tanto da fare male, da distruggere il suo cuore ad ogni lento secondo che trascorreva nell'immobilità assoluta in attesa che arrivasse l'orario di visita, che gli fosse concesso di trascorrere un paio d'ore con Yoongi.

Aveva provato in ogni modo dopo essersi calmato, la sera precedente, a convincere i dottori che lo facessero restare lì tutta la giornata, ma erano stati irremovibili, spiegando più volte quanto il reparto di terapia intensiva fosse ad alto rischio e quanto fosse sconveniente che vi si aggirassero estranei ad ogni ora del giorno.

Guardò l'ora sul cellulare, sentì le lacrime salire agli occhi nel vedere una loro foto impostata come schermata di blocco. Non poteva andarsene, non poteva lasciarlo per davvero.

E non riuscì più a stare in quella casa, la stessa che Yoongi aveva preso in affitto tanto per la propria indipendenza quanto in vista dell'università che il più piccolo avrebbe frequentato lì, a Daegu.

Spostò con cautela Holly sul divano, si alzò, finì di prepararsi in fretta, ansioso di uscire dall'appartamento. Non gli importava trascorrere mezz'ora in più nella sala d'aspetto del reparto, era sempre meglio stare seduto lì che in quel posto pieno di fin troppi ricordi.

Non poteva abbandonarlo, non poteva, Hoseok non sarebbe riuscito a sopravvivere senza l'amore della sua vita, non voleva neanche immaginare che uno scenario del genere fosse possibile.

Si sarebbe svegliato. Sì, si sveglierà, continuò a ripetersi durante il tragitto in pullman, continuò seduto su una scomoda sedia verde della sala d'aspetto.

Quella speranza delirante lasciò il posto alle lacrime, alla più profonda ed orribile delle disperazioni, non appena entrò nella stanza azzurra, non appena vide il corpo del suo ragazzo, ancora addormentato.

Si lasciò cadere sulla sedia di plastica, strinse la mano di Yoongi tra le sue, piangendo senza ritegno.

«Ti prego, amore mio...» sussurrò, sentendosi incapace di respirare in maniera normale, incapace di respirare del tutto. «N-Non posso farcela senza di te, t-ti prego amore. Ti prego...»

Rimase a pregarlo per tanto, Hoseok, e rimase a pregarlo fino a quando gli infermieri non gli ripeterono, per la sesta volta, di uscire dalla stanza.

I missed your smile - {Yoonseok}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora