Appuntamento

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"Non vorrai mica scendere così?..Anzi, non alzarti neppure!".

Robin ricordava che Zoro le aveva detto quelle parole quasi come un rimprovero, come se fosse colpa sua! La verità era che sapeva che lui era in collera con lei e la mora questo non lo sopportava.

Era tornata a letto dopo una doccia calda e lui era ancora lì fuori sotto quel diluvio.

Le sembrava di essere tornata ai giorni dell'arrivo all'isola dei selvaggi quando Zoro sembrava quasi odiarla. Non riuscì più a dormire, stette semplicemente per un po' di ore a letto riposando le membra e all'alba si tirò su in piedi, si vestì e andò dritta a bere una tazza di caffè.

Fuori non pioveva più ma il tempo non era dei migliori. Era sola in quella cucina e c'era ancora un piacevole silenzio.

Incrociò le braccia. Fece sbocciare un occhio sul parapetto a prua.

Zoro, seduto, sembrava sveglio, ma non ne era sicura. Di certo quella nottata era stata dura.

Preparò il caffè, almeno quello in cucina lo sapeva fare! D'altronde voleva occuparsi di tutto sempre Sanji!.. Lei e Nami erano fortunate, lui le viziava proprio, doveva ammetterlo! E guai a chi toccava la sua cucina! A lei era stato dato un permesso speciale solo per farsi il caffè..!

Quando fu pronto se ne versò una tazza e poi ne preparò un altra su un piattino, dove mise anche qualche biscotto trovato curiosando nella dispensa.

Aprì piano la porta della cucina e spiò fuori. No, non c'era proprio nessuno.

Fece apparire una fila di mani che pian piano, in silenzio, si passarono il piattino portandolo in direzione dello spadaccino a prua.

Doveva fare attenzione a non fare un disastro.. Ci mise un po'.

..


"Sei.. sveglio?"

Zoro trasalì e aprì di più l'occhio. No, non si sentiva proprio sveglio.

Vide una bocca a terra, era un altro trucchetto di quella donna.

"NO." rispose secco.

"La vuoi una tazza di caffè?.. Mancano poche ore alla fine del tuo turno, ce la puoi fare" disse ancora la bocca con un sorriso, e lui vide che qualcos'altro si muoveva alla sua destra.

Girò la testa. Delle mani, che sbucavano dal pavimento di legno, gli stavano porgendo qualcosa. Una tazza di caffè con dei biscotti?!

Accennò un sorriso stupito, forse quella donna si stava rendendo conto?

Lo spadaccino prese il piattino e tuffò in bocca un biscotto.

"Forse preferivi del sakè..ma non è l'ideale di prima mattina.." continuarono le labbra sul pavimento.

"Non ascolterò di certo la predica di una bocca parlante" rispose lui a bocca piena. Era ancora seccato ma meno di cattivo umore. "Dovrai venire di persona a dirmelo, demone!".

"Il demone è d'accordo" disse la bocca "ed è di turno stanotte. Se a Grande Tigre va bene, ci si potrebbe trovare su in palestra, ovviamente mostri notturni permettendo..".

A Zoro quasi andò di traverso quel caffè.

Quella ' che era una buona notizia!

"Vedremo.." Rispose distaccato dopo un colpo di tosse, ma non fu convincente.

"Mfu! Fuh!" ridacchiarono le labbra, svanendo poi in petali rosa.

Zoro pensò che finalmente quella sarebbe stata un ottima giornata. L'avrebbe passata dormendo, mangiando, bevendo e aspettando la prossima notte.

L'isola dove tutto si complicaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora