"Ah! Non mi interessano certi discorsi" li interruppe Sanji, aspirò ancora una boccata di fumo. "Piuttosto vorrei capire il fatto dei tuoi poteri, Robin-chan"
L'archeologa ringraziò tra sé e sé il cuoco per aver cambiato argomento e spiegò che, dopo lo sprigionarsi di quell'insolito potere, non fu in grado di usare la sua abilità per giorni e che, al tempo, era seriamente preoccupata. E poi spiegò il fatto che Zoro, nel liberarla da quella chioma enorme, le aveva tagliato parte dei suoi capelli, e che più passavano i giorni e più quella parte mozzata cresceva.
"Poi una mattina -eravamo in spiaggia dove ci avete trovati- mi svegliai con dei capelli lunghissimi e mi sentii subito diversa, in forma, diciamo" continuò a raccontare l'archeologa. "Provai subito e scoprii che la mia abilità era tornata. Probabilmente, come diceva Zoro, quel potere si stava solo rigenerando, era questione di tempo"
"Sì, mi fece un bello scherzo..la strega" disse lo spadaccino e Nami tornò a chiedere dettagli che la mora non voleva proprio tirar fuori, così, davanti a tutti.
"Scommetto che in quei giorni hai aprofittato del fatto che lei fosse molto più debole di te, eh?" fece allora la rossa al verde, spudoratamente. Qualcosa di piccante doveva pur trapelare prima o poi, pensò.
"Eh? CHEe?!!" fece lui paonazzo e Nami si mise di nuovo a ridere senza freno. Anche Sanji la guardò incredulo, pareva essersi dimenticata di ogni casino nato su quell'isola.
"Comunque" disse Robin, dopo che gli animi si furono un po calmati "Zoro mi ha sempre ribadito di allenare questa mia nuova abilità, che potrebbe essere una specie di Haki..ma io anche provandoci seriamente non sono più riuscita a..scatenarla"
"Non ci hai provato davvero" la contraddì lui.
"Beh, forse hai ragione ma non ho avuto molte occasioni e poi comunque...non è niente di gradevole" disse lei abbassando gli occhi.
"Robin-chan forse ne teme solo le conseguenze.. Avevi detto che non eri stata capace di controllarlo, no?"
"Sì, Sanji, è così. Non ne sono stata capace" disse lei, come se fosse una colpa.
"E' proprio per questo che ti ho detto mille volte di provarci.." Zoro fissò intensamente Robin che alzò lo sguardo su di lui, in modo incerto e dubbioso. "Se tu riuscissi a.. controllare un colpo del genere.., beh, è inutile dire che ci farebbe molto comodo e.."
"Non preoccuparti Robin-chan" lo interruppe il cuoco "Nessuno ti costringerà a fare qualcosa che non vuoi"
Sanji diede un occhiataccia allo spadaccino, che lo fulminò in risposta. Zoro si chiese perché quel deficiente non si facesse i cavoli propri, poi finì quello che voleva dire.
"E!.." il verde continuò la sua frase a denti stretti, rimarcando il fatto di esser stato interrotto, poi la sua espressione si addolcì reincontrando lo sguardo di lei. "..Riusciresti a ottenere una tattica difensiva molto forte. I nostri nemici saranno sempre più potenti, non puoi negare che questo sia utile soprattutto a te stessa.. visto anche quello che hai rischiato a Wano"
"Mm.." fece la rossa mentre la mora guardava di nuovo basso "Zoro non ha tutti i torti, Robin è un ambita preda visto che solo lei sa leggere quei Poinegriffe, e nel paese dei samurai si è messa sul serio in pericolo.. Ma poi arrivò il nostro ronin e.. cacchio! Dovevo capirlo in quell'occasione che voi due..eh?! Che scema!"
Nami continuò tra sé e sé a rimproverarsi mentre la mora tornava a sorridere e Zoro sbuffava di nuovo innervosito. Robin sapeva quanto lo spadaccino avesse ragione ma dentro di sé ammetteva anche di avere un certo timore di quel suo stesso potere.
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L'isola dove tutto si complica
AbenteuerStoria Zorobin, seguito della storia "Questa volta lo farò io" da me edita. L'avventura all'isola dei selvaggi è passata e i due amanti cercano di tornare alla loro vita normale con la ciurma. Ce la faranno a dimenticarsi e a resistere all'attrazion...