Robin guardava la pioggia cadere dalla finestra. Le era sempre piaciuta la pioggia.
Cadeva debole al momento, ma i lampi in fondo non promettevano niente di buono.
Che ora era? Nami dormiva tranquillamente, il suo respiro profondo e quei deboli tuoni in lontananza creavano davvero un sottofondo rilassante.
Le due, la sveglia segnava quell'ora. Lo spadaccino doveva essere sopra l'albero maestro e forse credeva che dato il tempo l'archeologa non sarebbe arrivata.
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Zoro era convinto di essere perseguitato da una dannata sfiga.
Pioveva, sempre di più. Robin non sarebbe venuta.
I lampi squarciavano il cielo. Lo spadaccino pensò che potevano andare a farsi fottere pure loro. Era seduto nella sua postazione ed entro pochi minuti sarebbe stato fradicio.
Poi sentì dei passi. Comparve lei con un ombrello e si accucciò vicino a lui riparandolo.
"Ti prenderai qualcosa..sei troppo sconsiderato con te stesso".
Lui la fissò un attimo e poi sorrise, dopo tanto tempo.
"Sei venuta!" gli disse compiaciuto. "Se vuoi possiamo spostarci in palestra almeno saremo all'asciutto e potrò comunque controllare la situazione da lì..".
Zoro stava per caso provando a stare più.. in intimità con lei? Può darsi..
"Sono venuta a portarti l'ombrello e a dirti di stare più, diciamo, tranquillo. Credo che tu abbia sbagliato con Sanji l'altro giorno, sono sincera, hai esagerato. E lo so, ti sto evitando ma credimi non lo faccio intenzionalmente, cercherò di essere più naturale, ok?.. Buon lavoro samurai."
Zoro aveva ascoltato l'archeologa dire questa fila di parole tutte insieme una dietro l'altra senza lasciarlo replicare. Lei gli aveva messo in mano l'ombrello stringendogli un poco la mano tra le sue, e subito dopo lui cosa vide? Una cosa che lo lasciò stupito ed infastidito.
Quella che lui aveva creduto fosse Robin, esplose in mille petali rosa lasciandolo lì come un idiota.
Cioè.. era una maledettissima copia?! ..
Zoro non riuscì a controllare la sua reazione. Gettò quell'ombrello giù dall'albero maestro, si udì uno schianto terribile. Sicuramente aveva svegliato qualcuno laggiù ma non gliene fregava nulla. Era nero.
Tranquillo?! No, affatto! Non sarebbe più rimasto buono! Non era di certo il suo cagnolino! Avrebbe fatto capire a quella donna che non ne poteva più con le buone o con le cattive.. dopo quel giochetto poi! No, non gli era piaciuto PER NIENTE!
L'occhio sull'albero maestro creato da Robin sparì. Lo spadaccino non se n'era accorto ma lei aveva osservato la sua reazione e aveva capito che quell'uomo era furioso con lei ora. Aveva sbagliato di nuovo?
L'unica cosa certa era che non sapeva cosa fare per tranquillizzarlo.. Di sicuro non poteva palesare la loro relazione!
Presto Zoro sarebbe scoppiato, rischiando magari di fare qualche errore madornale..
Robin si mise a letto cercando di prender sonno e dicendosi che l'indomani avrebbe cercato di risolvere la situazione.. in qualche modo.
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Dopo poche ore l'archeologa venne svegliata da un movimento brusco della nave. Lei e Nami per poco non caddero dai loro letti. Zoro lì fuori urlava qualcosa.
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L'isola dove tutto si complica
AventuraStoria Zorobin, seguito della storia "Questa volta lo farò io" da me edita. L'avventura all'isola dei selvaggi è passata e i due amanti cercano di tornare alla loro vita normale con la ciurma. Ce la faranno a dimenticarsi e a resistere all'attrazion...