Shade

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"Avvicinati...avvicinati ti prego"

Quella voce risuonava nella sua testa, piena e morbida.. Una voce può essere morbida? Jo se lo chiedeva. Le sue gambe andavano avanti da sole e si fermarono solo quando quel corridoio a spirale terminò.

Davanti a lui c'era una porta strana, spiccava col suo colore oro e celava un bagliore all'interno. Il ragazzo rimase in attesa, sapeva che lei sarebbe tornata a parlargli, ne era certo.

"E' aperta, ora posso tutto..entra"

Jo allungò una mano e appoggiò il palmo su quell'anta dorata, quella ruotò come se fosse fissa ad un perno invisibile e lui fece un passo all'interno della stanza.

Mentre varcava quella soglia Jo si era immaginato di trovare chissà cosa lì dentro, quando invece fu nella stanza rimase spiazzato. Lì infatti non c'era nulla, era una camera bianca, circolare, con uno strano parallelepipedo bianco in mezzo, lungo un metro e poco più. Nessuna finestra, nessuna altra porta, unica fonte di luce era quel pavimento stranamente luminoso.

"Conosci la storia della bella addormentata, diciassette?"

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"Che cosa vuol dire che se n'è andato?! Lui non se ne può andare..NON PUO'!!"

Tutti e tre i sottoposti fecero un sobbalzo sulle sedie, la signora Black era davvero adirata. Jess, Jan e Jako la fissavano atterriti, sì pure quell'uomo senza sentimenti grande e grosso.

"Signora..l'ho fatto uscire perché comunque se ne sarebbe andato in qualsiasi caso..se mi avesse detto di trattener.." iniziò Jako.

"Dannazione dobbiamo recuperarlo!! Non può uscire da qui senza il mio permesso! Sa troppo! Jan vieni con me! Lo staneremo! Tu e Jess rimarrete qui e cercherete di ripristinare il possibile! Mandate delle repliche nel frattempo!"

Ad un tratto un fastidioso cicalino interruppe quel momento di tensione. Era il cellulare della Black.

"Sì..che c'è ora?!...................COOSA?!"

La signora oscura crollò quasi sulla sedia, Jako fece un balzo in avanti pronto ad afferrarla ma non ce ne fu bisogno. Si riprese immediatamente e tornò retta sulle proprie gambe, era furiosa. I tre la fissavano attoniti, c'era qualche altra novità e non doveva essere bella.

"Va bene..allora prima che sia troppo tardi la ripristineremo, andrò personalmente" e con queste parole la donna concluse quella chiamata.

Jan deglutì e in quel silenzio si sentì chiaramente.

"Quegli stolti bianchi si stanno organizzando, vogliono colpirci, assediarci..come l'ultima volta"

"Ma come?! Così?? Dal niente?! Mi pareva seguissero alla grande la trasmissione! La stavano gradendo!"

"CHIUDITI LA BOCCA JAKO!" lo redarguì lei.

"Quindi, Jan vieni con me! Cercherai quel ragazzino fino a farti perdere gli occhi e le gambe! Io andrò ad attivare il sistema di emergenza e poi.."

"La cinta infrangibile?!" esclamo Jess incredula.

"Esatto, prima che sia troppo tardi"

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"Sì, la conosco, mia madre me l'ha letta un paio di volte.."

Jo aveva fatto due passi dentro a quella stanzetta, gli occhi già gli dolevano, era sul serio fastidiosa quella luce dal basso. Stava pensando che quella voce gli aveva fatto sul serio una domanda insolita quando lei apparve sopra quel parallelepipedo.

L'isola dove tutto si complicaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora