"Dimmi che non li hai persi, Jako.."
"No, signora...eccoli! Ci vuole ben altro per depistare le nostre numerose sentinelle!"
"Ottimo, ottimo lavoro davvero!"
La signora Black osservava compiaciuta il monitor che era puntato su quelle due persone, l'immagine dall'alto era in bianco e nero, data dall'infrarosso, ma si vedeva bene e si sentiva ogni cosa. Spostò il suo sguardo anche sull'altra visuale. Quegli altri due erano stati bravi, avevano seminato quei marines molto velocemente. Sì, proprio quello che lei sperava!
Quando aveva saputo da quell'ominide bianco che nell'isola era approdata la marina, si era irritata un sacco. Di certo quella gente non l'aveva chiamata lei! Non aveva fatto altro che dargli campo libero, non aveva potuto impedire loro di cercare i pirati. Così aveva optato di farli incontrare subito sperando che quei quattro sarebbero stati in grado di fare il lavoro sporco per loro. Stava funzionando, quei filibustieri, anche se solo in pochi, erano molto forti.. forse i suoi piani non sarebbero stati rovinati dopotutto.
Black Rose sapeva però che prima o poi sarebbe dovuta venire a patti con quei dannati marines, altrimenti sarebbero stati guai seri per quell'isola. Per ora doveva solo cercare di guadagnare tempo, sì tempo per le sue riprese, ovvio! Ci sarebbe riuscita, anche usando le maniere forti con quei marinai. Un capro espiatorio ce l'avevano, dovevano solo sfruttarlo.
"Jo! Jan!.. Andate a vedere se il signor Bright desidera una merenda di mezzanotte.. trattiamolo bene, dopotutto non abbiamo ancora il comando totale qua! Ah! Ah!..Cioè, non ancora. E ricordatevi di farvi dare quei maledetti codici! Sapete cosa fare."
-----
Robin fissava Zoro, era sul serio infastidita, non immaginava che si sarebbe irritata così tanto. Erano accerchiati di nuovo dai marines, lo sapeva, lo sapevano tutti e due, e fra poco sarebbero stati attaccati. Erano l'uno di fronte all'altra, pareva che di quei nemici non fregasse niente a nessuno dei due.
"Qual'è il problema?! Non sopporto che mi guardi così, ok?.. PARLA!" fece lui alzando la voce e guardandosi attorno, Zoro stava perdendo la pazienza. Ok, il gioco era bello però se durava poco! Robin stava ritornando muta come quella volta sulla spiaggia...lui aveva fatto qualcosa che l'aveva irritata e forse aveva una vaga idea di quel qualcosa, ma voleva sentirselo dire.
Niente, nessuna riposta dalla mora, solo uno sguardo torvo per poi guardare altrove..e quei diavolo di marines avanzavano. Non gli importava granchè, voleva che lei rispondesse e basta. Zoro allora, preso dall'ansia, disse qualcosa di troppo.
"OH! OKKEI! Non ho voluto attaccare quel capitano perché è una DONNA!.. Lo sai come sono fatto e.." i marines ormai erano troppo vicini e lei era immobile, non si sarebbe difesa?..Lo spadaccino continuò veloce. "E mi ricorda una persona a me cara, una mia amica morta molto tempo fa! E' a lei che ho promesso che sarei diventato il migliore! Contenta!? Ti ho detto TUTTO!"
Robin spalancò un po' gli occhi per poi tornare su di lui più furiosa che mai, i marines iniziarono a correre verso di loro brandendo le spade con urla concitate. Zoro in quell'attimo si chiese perché lei lo stava guardando così..in modo così sconvolto.
Agirono contemporaneamente.
Robin si sbarazzò degli uomini dietro a Zoro con la sua abilità e lo spadaccino corse verso di lei. Lui la bloccò tra sue le braccia, cingendola, e tenendo le due katane nelle mani, la baciò a forza stringendosela addosso per poi riaprire le braccia velocemente, ferzando un colpo che fece volar via i marines accorsi dietro la mora. E anche quel gruppo di soldati era fuori gioco.
STAI LEGGENDO
L'isola dove tutto si complica
AventuraStoria Zorobin, seguito della storia "Questa volta lo farò io" da me edita. L'avventura all'isola dei selvaggi è passata e i due amanti cercano di tornare alla loro vita normale con la ciurma. Ce la faranno a dimenticarsi e a resistere all'attrazion...