"AAAHHhh!!!!" "AAHHHHhh!!!"
Sanji e Zoro urlarono terrorizzati e fecero un balzo incredibile all'indietro. L'accendino volò dalle mani del cuoco che a tentoni poi cercò di rintracciarlo a terra guardando fisso in avanti, nel punto in cui aveva scorto quel viso.
"Dio santo..dio..mio..l'hai vista, vero?!" disse.
"S-Sì cazzo, sì che l'ho vista!" gli rispose lo spadaccino scaturito, che stringeva con forza esagerata le katane sguainate.
Una lucina si accese dentro quella casa, così dal nulla, era un lume, una candela a mezz'aria pareva. Poi i due rividero quel viso dietro a quella luce e si irrigidirono. La bambina dai capelli lunghi e violacei, che quasi le coprivano completamente il viso, sbattè l'unico occhio visibile. Era inespressiva, sembrava finta.
Deglutirono.
Poi piano lei, con una manina, si scostò un po' di capelli dal viso rivelando l'altro piccolo occhio e i due la guardarono attoniti, era una bambina davvero graziosa dopotutto, reggeva quella candela come se fosse l'unica sua ancora di salvezza, a guardarla bene pareva spaventata.
"Male del fatemi non prego vi..pirati dei paura ho io.." pronunciò con una voce adorabile e la fiammella vibrò a quelle parole. Era vestita di scuro, le si vedevano a malapena mani e piedi nudi.
"C-CHE?! Che ha detto? Hai capito tu?" fece Zoro al biondo vicino che rispose con balbettato "Q-qualcosa".
Lo spadaccino volle capire se quella davanti fosse una bambina in carne ed ossa e non uno spirito, così con la parte piatta di una lama le toccò leggermente una spalla. La bambina si accasciò per terra e iniziò a piangere dalla paura. Abbandonò a terra la candela sul piccolo piattino coprendosi il viso con le mani, e Zoro si sentì subito in colpa.
"No! Che cavolo.. Non volevo spaventarti!" disse rinfoderando le katane, mentre Sanji gli dava del buzzurro insensibile.
Zoro si avvicinò alla bambina e si guardò un po' attorno. Quella era sul serio una strana casa..non vedeva bene, ma sembrava ci fosse solo quella stanza. "Hei, guarda! Ho messo via le spade, ok?" le fece mostrandogli le mani libere.
"Capisco..non" disse la bambina alzando gli occhi sullo spadaccino e Zoro, studiandola, pensò che erano stati davvero due idioti a spaventarsi per una bimba indifesa.
"Parla al contrario..e ha detto che non ti capisce.." disse il cuoco vicino alla porta, aveva le braccia incrociate e non era proprio sicuro di entrare, nella sua testa quella era ancora una trappola.
"Oh..benone! Quindi..cacchio! Non è facile.." disse Zoro rimuginando una frase semplice da dirle.
"Ma sei scemo?! Adesso vuoi parlare come lei? Lasciala in pace e basta! Comunque se vuoi ti aiuto! Dille 'Idiota grande un sono, scusa' " lo prese in giro il cuoco con un sorriso beffardo.
"AHH?" Zoro si girò a guardare male quel biondo e la bambina iniziò a ridere un poco coprendosi la bocca.
"Che hai detto?!!" fece ancora stranito il verde e si rese conto che sia il cuoco che la bambina ridevano di lui. Si mise seduto a braccia incrociate con un espressione incazzata e offesa e la bambina, vedendo la sua reazione, ritornò subito seria.
"Sola sei?" azzardò lo spadaccino poi alla bambina e lei gli sorrise, aveva sul serio dei denti perfetti!
"Amico mio il c'è, no" disse lei un po' titubante.
"Ah..adesso ti voglio alga, dai, traduci!" lo schernì ancora Sanji da dietro.
"Ha detto di no.." rispose lo spadaccino a denti stretti.
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L'isola dove tutto si complica
AventuraStoria Zorobin, seguito della storia "Questa volta lo farò io" da me edita. L'avventura all'isola dei selvaggi è passata e i due amanti cercano di tornare alla loro vita normale con la ciurma. Ce la faranno a dimenticarsi e a resistere all'attrazion...