"Ammazza..che belva! Non me la farei mai per nemico quella!" disse Jo divertito. "E che fa quest'altro? Se la ride?! Ma non sono amici?!"
Jo guardava il monitor che inquadrava uno Zoro fuori dalla porta serrata da decine di mani, stava trattenendo a stento una risata premendosi la bocca con un palmo. Stava origliando e se la stava spassando alla grande.
"Ma..non sai la storia di questi pirati? Come mai la Black ti ha assunto? Continuo a chiedermelo!" gli fece Jako "Quei due tizi si odiano da sempre, è logico che lo spadaccino rida in quella situazione...sono come cane e gatto, non si sopportano"
"Ma davvero?? E perché cavolo stanno ancora nella stessa ciurma allora?!" gli rispose Jo.
"Tu non sei qui per fare domande, sei qui per eseguire gli ordini" ribattè Jako, lui sì che meritava quel posto.
"Lo so, lo so..è venuto bene comunque lo scherzetto del fantasma eh?! Ehi! Non mi guardare con quella faccia! Apriamo le danze per la fase 3??"
"CERTAMENTE caro Jo!" la voce della signora Black piombò tra i due e Jo non potè non sussultare sulla sedia stupito, non si era minimamente accorto dell'arrivo di quella donna. "Ti stai divertendo vedo.. Ho seguito un po' i movimenti della marina, per questo ho ritardato..Non c'è da preoccuparsi, sono ancora in alto mare, con i codici a nostra disposizione poi è tamente facile confonderli..uno scherzo da ragazzi! Beh, che aspettate?! La zona D6 è stata evacuata?"
"Sì, signora!"
"Perfetto...anche le postazioni di accoglienza lo sono, ho verificato personalmente. Avete sentito cosa ha detto quel cuochetto, no? Ci ha sfidato..peccato che anche a noi piaccia giocare con il fuoco quanto piace a lui.."
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Nami respirava in affanno. Cosa aveva avuto il coraggio di dire quello stupido? Era l'ultima cosa che avrebbe dovuto pronunciare quella sua maledetta bocca. Dopo quello che avevano fatto per recuperarlo in quella dannata isola di dolciumi..! La rossa era furibonda, e più se ne rendeva conto, più si chiedeva il perché lo fosse. Non era forse quella la soluzione più ragionevole? Sì, lasciarlo andare e mandarlo al diavolo! Dopo quello che aveva combinato! Sarebbe stata una liberazione! Certo, una liberazione... E allora perché l'aveva schiaffeggiato? Perchè si sentiva così delusa? Perchè ora ce l'aveva irrimediabilmente a morte con quell'uomo? Perchè aveva voglia di picchiarlo come non mai?! Perchè desiderava dirgli che era solamente un idiota, che non capiva nulla, non aveva MAI capito nulla e perché aveva una voglia irrefrenabile di piangere?!
Nami lasciò il cuoco ancora immobile e corse via verso la porta, questa si spalancò. La mora aveva fatto sparire tutte le mani e Zoro si tolse appena in tempo, prima che quell'anta marcia gli arrivasse giusto in faccia.
Con una smorfia stupita lo spadaccino vide la rossa precipitarsi su per scale e lui se ne andò in cucina esordendo con un "Butta male!" all'archeologa. Lei lo guardò impassibile, ancora seduta vicino al fuocherello.
Poi, non contento, Zoro si avvicinò a Robin e, accarezzandole i capelli ancora umidi, da dietro, le disse : "Ho un 'dre jà vu' signora strega...mi sa che lei dovrà, come dire, andare a riacciuffare di nuovo quella ragazza, ma stia attenta a quello che fa, mi pareva molto alterata.." e finì ridacchiandosela.
Robin si alzò in piedi e fece per uscire senza dire una parola, poi all'ultimo si girò un attimo verso lo spadaccino ancora sorridente.
"Non prevedevo che avrebbero fatto pace, almeno non subito, sia chiaro. Vado..e torno" gli disse con un sorriso incerto e sparì dietro la parete.
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L'isola dove tutto si complica
AventuraStoria Zorobin, seguito della storia "Questa volta lo farò io" da me edita. L'avventura all'isola dei selvaggi è passata e i due amanti cercano di tornare alla loro vita normale con la ciurma. Ce la faranno a dimenticarsi e a resistere all'attrazion...