"Diosanto...CHeCAxzo!..di nuovo?!"
"Oddio..R-Robin..ci sei?"
"Sono qui.. Sanji, tu?"
"Ci sono, siamo tutti...ma che cavolo c'è qua dietro che??"
"Io non vedo nulla...e voi?"
"Mi gira la testa..siete a terra pure voi?"
"Siamo in due Nami..non..mi sento in forze"
"Ma è buio o.. abbiamo perso la vista tutti quanti?!"
"Non riesco a respirare..non mi piace questo buio..Robin, cerco.. di venire da te"
"No, Nami..non muoverti, non sappiamo cosa ci sia..ee ..."
"Robin?"
"ROBIN! Rispondi! OI!?"
"Ah, non riesco a parlare...scusate mi gira..la testa"
"Ok, state calmi...passerà. Prima, in strada, mi è successa...la stessa cosa..ora va leggermente meglio di prima..ma poco fa...è stato un malessere..assurdo. Respirate profondamente..passerà. Credo siano..quelle luci del demonio"
Passarono dei minuti in cui, nella completa oscurità, si sentirono solo i loro respiri, nessun altro rumore, niente di niente. Poi nacque una luce rossa, a terra, diventava sempre più intensa. Tutti la videro, era l'unica fonte luminosa lì dov'erano. Qualcuno le andò vicino e la osservò, si videro dei capelli lunghi, un po' mossi, illuminati di rosso, e una mano anch'essa rossa, sopra quella luce che ora brillava ad intermittenza.
"Che faccio? Schiaccio? è.. un pulsante" disse Nami.
"Aspetta! É quello che vogliono loro"
"Che intendi dire, Zoro?"
"Prima in strada..stavo cercando il cuoco, ad un certo punto si è illuminata una vetrina e ci sono andato davanti per capire perché era successo e cosa c'era lì.. Insomma, una luce potente come quella che ci ha appena accecato, mi ha come paralizzato..e io me la ricordo bene quella sensazione.."
"Sì..mi sentivo immobilizzata pure io.."
"..Beh! Dopo neanche un secondo mi sono ritrovato davanti al cuoco, cioè..qualcuno o qualcosa mi ci ha portato lì!"
"Quindi..ora è successa la stessa cosa..ci hanno portato qui e ora vogliono.. che noi schiacciamo questo affare? È questo che intendi?"
"Sì Nami..qualcuno sta tentando di controllarci"
"Ma se non lo schiacceremo temo che.. resteremo qui, al buio, le cose non cambieranno.." intervenne Robin.
"Lo faccio io" disse Sanji e si avvicinò a carponi al pulsante. Nami indietreggiò sparendo nell'oscurità e apparve la mano del cuoco illuminata di rosso sopra quella luce.
Sanji schiacciò quel bottone luminoso e tutto intorno a loro apparve leggermente più chiaro.
Ora si vedeva qualcosa, almeno si vedevano tra di loro, erano tutti seduti a terra e delle piccole flebili luci viola illuminavano quella angusta stanza. Parevano fluttuare tutte intorno a loro.
Appena ci fu quella fioca luce Sanji si ritrovò davanti alla rossa e immediatamente guardò da un altra parte. Lei fece la stessa cosa girandosi del tutto e tirò poi un urlo assurdo.
"AAAaaahhh!!! Ma cos'èè??!! Uno scheletro??!!" gridò schizzando vicino a Robin che seguì impassibile il teschio luminoso a terra, stava rotolando.
Aguzzando bene la vista se ne potevano scorgere molti di teschi lì dentro, ed anche ossa, quella stanza sembrava un'antica prigione oppure la stanza dove una vecchia strega rinchiudeva i malcapitati di turno. Non c'era alcuna finestra e il soffitto era molto basso. Di sicuro non potevano alzarsi in piedi.
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L'isola dove tutto si complica
PertualanganStoria Zorobin, seguito della storia "Questa volta lo farò io" da me edita. L'avventura all'isola dei selvaggi è passata e i due amanti cercano di tornare alla loro vita normale con la ciurma. Ce la faranno a dimenticarsi e a resistere all'attrazion...