Robin balenò a Nami un occhiata un po imbarazzata poi iniziò a raccontare, fissando la sua tazza ricolma di caffè bollente.
"Beh, all'inizio non è stato come pensate.. cioè, Zoro ce l'aveva proprio con me per averlo portato via dal campo di battaglia..su quell'isola aveva addirittura smesso di rivolgermi la parola, era diventato muto come un pesce"
"Esagerata.." la interruppe lui, non aveva appena detto che non avrebbe proferito parola?
"Vuoi negarlo?" le fece Robin girandosi a fissarlo mentre lui sbuffava innervosito. "Costui qui presente, per due interi giorni, non ha proprio quasi aperto bocca, pensavo mi odiasse sul serio, tanto che..quando io poi inciampai nel bosco e lui corse verso di me con la spada sguainata..beh, credevo che volesse togliermi di mezzo!"
"Ma STAI SCHERZANDO?!" esclamò allucinato Zoro all'archeologa, mentre lo sguardo di Nami andava da lui a lei, sprizzando un aria furbetta e divertita.
"No, non sto scherzando, spadaccino...visto il tuo atteggiamento! Comunque poi ho capito subito che quello che volevi ammazzare era il serpente di cui io proprio non mi ero accorta...perchè stavo pensando ad altro, diciamo"
"E a che pensavi per essere così distratta, si può sapere?" chiese la rossa maliziosa.
"Io e Zoro avevamo appena avuto una discussione..ma niente di che"
"Discussione?? Voi?! E per cosa?" Quella Nami era più curiosa di un furetto curioso!
"Mah..solo uno scambio di opinioni su come affrontare le situazioni difficili..e io ci stavo ancora rimuginando sopra, così non sono stata accorta e sono caduta e...mi sono pure storta una caviglia in quell'occasione". Robin voleva andare avanti con i discorsi, voleva sviare l'attenzione da quella "discussione", non avrebbe detto alla navigatrice quello che aveva compiuto lo spadaccino a Thriller Bark..
"Zoro se n'è accorto subito della cosa e mi ha aiutato..mi ha portato lui per tutto il giorno in quel bosco..ma ovviamente abbiamo continuato a non parlarci ed io ero convinta che non mi avrebbe mai perdonato"
"Ma che razza d'uomo sei?!" sbottò il cuoco destandosi dal suo intorpidimento "Una meravigliosa donna ti salva la vita e tu che fai, il troglodita offeso?! Che vergogna.." disse sdegnato.
"Ma sta ZITTO!!" gli urlò lui inviperito e un po' rosso in faccia, di sicuro, mai e poi mai avrebbe confessato che non era così, lui in realtà era rimasto chiuso in sé stesso perché era dannatamente nervoso e provato dalla presenza di Robin che l'aveva mandato assurdamente in confusione..
La mora ridacchiò al nervosismo del compagno e proseguì.
"Comunque quella sera arrivammo al villaggio e fu come un miracolo, davvero. Eravamo congelati quando giungemmo lì ed era sera..non so come sarebbe finita se non avessimo trovato quei selvaggi! Io riconobbi subito la lingua antica che parlava il vecchio capo e così iniziai a chiedere aiuto almeno per sfamarci e soprattutto chiesi un posto per dormire. Beh, fummo fortunati fino ad un certo punto perché quella sera, quella gente, festeggiava la Dea Luna e i protagonisti di questa ricorrenza erano i nuovi nati e le nuove coppie formatesi al villaggio"
"Che culo.." sfuggì allo spadaccino che già si mordeva il labbro. Nami soffocò una risatina.
"Beh, non dissi a Zoro che ci avevano scambiato per marito e moglie e neanche che saremo stati al centro dell'evento, gli dissi solo di non protestare e stare alle loro regole, non era poi male in cambio di vitto e alloggio, no?"
"E invece fu delirante!" la interruppe Zoro "Perchè mi presero e mi pitturarono dappertutto, come se fossi una tela bianca! Perfino i capelli! E quando arrivammo a quella dannata sala delle cerimonie di non so che, sembrava di essere ad un ritrovo di camaleonti psicopatici! Una follia!"
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L'isola dove tutto si complica
AventuraStoria Zorobin, seguito della storia "Questa volta lo farò io" da me edita. L'avventura all'isola dei selvaggi è passata e i due amanti cercano di tornare alla loro vita normale con la ciurma. Ce la faranno a dimenticarsi e a resistere all'attrazion...