Sogno soltanto qualcosa che sappia d'estate, un vento che preannunci la primavera e quel calore che solo l'inverno sa farti desiderare...
Mi risveglio con l'impressione di essere stata immersa nel più seducente e rilassante dei bagni.
Qualcosa di così soffice e vellutato che mi ha lasciato addosso il sapore di un ricordo che non riesco ad identificare.
C'erano delle foglie, rami secchi ed una luce che riusciva a non farti chiudere gli occhi. Era calda, e appagante, una fiamma leggera ma intensa, qualcosa in grado di stupirti della sua stessa delicatezza.
Qualcosa di così fragile e al contempo perfetta, da essere per forza parte di un sogno.
Un sogno del quale Christian è ormai uno dei protagonisti.
Il suo petto caldo, coperto dal mio stesso lenzuolo, è accanto a me, mentre le sue braccia mi stringono ancora a sé.
Il suo respiro è pensate, sta ancora dormendo.
Una luce leggera, opaca, entra dalle finestre impolverate.
Il fuoco accanto a noi è ormai spento.
Non ne rimane altro che un piccolo mucchietto di carboni ingrigiti e quasi del tutto consumati.
Ed anche questo è solo un ricordo.
Una notte straordinaria.
In cui io sono rinata, la speranza è sbocciata e dentro di me si è radicata la consapevolezza che ce la farò.
Non so ancora bene chi sono, cosa ne farò della mia vita, ed il problema è che non so neanche se voglio farne qualcosa.
Vorrei solo poter vivere e decidere di non essere, perché il non essere è così entusiasmante da farmi sentire viva in un modo in cui l'essere non è mai stato capace.
Nel non essere c'è una libertà incondizionata, una distesa vastissima di sogni tutti a mia disposizione, nel non essere c'è il mondo.
Quando decidi di essere qualcuno, invece, molte strade si chiudono, molte possibilità svaniscono, e io non sono ancora pronta a lasciar andare un futuro per realizzarne un altro. Ancora non so scegliere.
Non voglio cambiare il mio modo di pensare, eppure non vedo l'ora di sperimentare cose nuove, fare nuove esperienze.
Come potrò mai decidermi?
Come potrò mai abbandonare certe idee?
Ho paura.
Lo ammetto.
Vorrei che questo, però, non mi impedisse più di vivere.«Sei sveglia?», domanda Christian, spostando il braccio dalla mia schiena al suo fianco.
Annuisco, senza parlare.
Dalle finestre alle nostre spalle entra una luce soffusa.
Deve essere da poco passata l'alba.
«Non ti sei mossa neanche di un centimetro», osserva, ma non capisco cosa voglia dire.
So solo che non ho fatto sogni.
È stato come se fossi tenuta in braccio dal vento, in un mondo che non esiste, dove non ci sono preoccupazioni, problemi o ostilità, ed un mondo così non può che essere immaginario.Per un po' scende il silenzio.
Non so cosa fare.
Forse Christian vuole alzarsi, non deve essere stato comodo per lui tenermi addosso a sé per gran parte della notte, senza poter cambiare posizione.
Così faccio per spostarmi, ma Christian mi trattiene per un braccio.
I suoi occhi incontrano i miei, come la fiamma si impossessa del fiammifero in pochi istanti, facendolo proprio.
«Resta ancora un po'», non so cosa stia accadendo, e al momento non voglio neanche chiedermelo.
So che non sto male con lui.
So che lui non vuole ferirmi.
E so che io riuscirò, un giorno, a capire tutto questo.Torno tra le sue braccia, mi stringo al suo petto e lascio che questo istante resti per sempre.
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GOLDEN-quella sera le nuvole trattennero le lacrime. WATTYS2019
ChickLitDa bambini sembra tutto semplice, diventare adulti è qualcosa di automatico. Da adulti, invece, è tutto più difficile, ci sono responsabilità dalle quali non ci si può tirare indietro, ma questo, Golden ancora non lo sa. Vissuta sempre nel suo mondo...