Sento le voci di Christian e Vanessa avvicinarsi, seguite dai loro passi.
Mi alzo di scatto dalla sua scrivania, ripiegando tutti i fogli.
Sposto le mie cose sul tavolo di Fred.
«Le tue cenette sono sempre squisite, certo che verrò», rassicura Christian a Vanessa.
Mentre io rimango paralizzata.
«Grazie, non sai quanto mi faccia piacere, credevo mi avresti abbandonata», risponde lei, mezza sorridente, oltre che emozionata.
Mi sposto verso la porta.
«Abbandonata!?», Christian sembra inorridire.
«Dopo tutti questi anni?!», aggiunge, onestamente offeso.
«Be', sai... credevo potessi essere impegnato».
«E invece no», afferma Christian, mentre posso immaginarmi la faccia soddisfatta di Vanessa.
«Allora a questa sera», lo saluta.
«Anzi, ci vediamo a pranzo», si corregge.
«Certo, a dopo», conferma Christian, prima di abbassare la maniglia della porta.
Mi sposto velocemente e vado verso il divanetto.
«Sei qui».
Non rispondo, è ovvio che io sia qui, come è ovvio che lui questa sera andrà alla cenetta di Vanessa.
«Scusami per prima», mi dice, avvicinandosi alla sua scrivania.
«Non ti preoccupare», raggiungo le mie cose, le rimetto in borsa e prendo il mio libretto di poesie.
Mi accomodo sul divano, come sempre, mentre lui si siede alla sua postazione.
Si volta verso di me, come se avesse scoperto che ho origliato la sua conversazione più che amichevole con Vanessa, ma avesse negli occhi il divertimento, per avermi colta in fallo, piuttosto che il rimprovero o la rabbia.
«È calda», afferma, sorridendomi.
E capisco che non si riferisce né a Vanessa né alla sua cenetta, ma alla poltrona sulla quale sono stata seduta fino a pochi istanti fa.
«C'è una luce migliore», mi affretto a spiegare, agitata.
Non so cosa potrebbe pensare, e questo mi fa sentire sull'orlo di una crisi.
Non so perché, ma mi sento elettrizzata, da questa mattina, e non riesco a controllare le reazioni.
Christian si lascia andare ad una risata profonda e quasi commossa.
Ed io mi sento arrossire, ancora una volta una reazione esagerata.
«Non avresti dovuto spostarti allora», mi dice.
«Io non ti avrei sicuramente cacciata», aggiunge, alzandosi e raggiungendomi.
«Credo di accorgermene solo ora», afferma, guardandosi in torno, come se non avesse mai visto questa stanza.
Lo osservo interdetta e credo impazziró se non trovo almeno una risposta a tutte le domande che mi svolazzano nel cervello in questo momento.
Ma che senso ha vivere?
Che senso ha essere felici?
Che senso ha farsi tutte queste domande?
Che legame c'è tra Vanessa e Christian?
Perché lui andrà a cena da lei?
E perché l'amore non può semplicemente essere un'invenzione umana...?«Questo ufficio non è mai stato più bello di adesso, e sono pronto a scommettere che sia merito tuo», i complimenti di Christian non mi piacciono più.
Mi da l'impressione di essere quel tipo di ragazzo che corteggia tutte e poi non sceglie nessuna.
Non che io voglia essere scelta, anche perché non voglio neanche essere corteggiata, vorrei solo capire cosa significa innamorarsi...
E quanto importante sia l'amore nella vita.
Per cosa vivo?
Se non trovo qualcosa per la quale vivere credo inizierei a desiderare la morte.
Ed allora...
Forse...Dovrei smetterla di pensare.
Ho perso il filo dei miei pensieri.
E ritrovo solo un pozzo infinito di possibilità negli occhi di Christian, vicini al mio viso.
E le sue gambe, vicine alle mie.
E il suo petto, al mio fianco.
Si è seduto accanto a me.
Ma io non ho più tanta voglia di stargli vicino o di parlargli.
So che non mi ha mai fatto intendere nulla, e che se ora sto come sto è solo colpa mia.
Ma il modo in cui ha parlato a Vanessa poco fa, e prima, e l'altro giorno a casa mia e prima ancora a quell'uscita per il primo di febbraio, mi ha fatto capire che non voglio essere soltanto una come le altre, e se non posso essere speciale, preferisco non essere nessuno.
Anche perché non ho ancora deciso se voglio essere speciale.Se tu mi ami...
Cosa saresti disposto a fare per me?
E se saresti disposto a farlo, saresti disposto a farlo per sempre?
Ed è forse questo che mi spaventa.
Il per sempre delle cose.
Nulla è per sempre.
Come può esserlo l'amore?
So che sto esagerando le cose.
Che non dovrei perché non ha senso.
Ma mi sento come una bambina che si ritrova davanti al mondo per la prima volta.
Probabilmente io e Christian finiremo presto con il non parlarci, ma io non penso a lui perché è Christian, penso a lui con il senso di genere maschile, o meglio ancora, umano.
E relaziono l'amore a lui come lo relazionerei a chiunque altro.
E so anche che sto esagerando le cose.
Dovrei ricordarmi che ho solo diciannove anni e c'è tempo per l'amore, per un futuro.
Posso anche divertirmi.
Ma forse non voglio.
Voglio quel futuro.
Voglio quell'amore che credo non esistere.
E so che non lo troverò mai.
Né in Christian né in nessun altro.
Almeno che non...
Mi alzo dal divano, senza preavviso.
Fred.
Lui mi ama.
È quello l'amore.
Ma questo non significa che l'amore sia reale, o che esista, potrebbe anche essere una nostra illusione.
Resta però il fatto che Fred mi ama...«Golden», Christian si alza dal divano e mi si fa accanto.
Guardo dritto davanti a me.
Potrei mai innamorarmi di Fred?
Ma se non so neanche cosa significhi amare!
«Che c'è?», mi domanda Christian, afferrandomi delicatamente per le spalle.
Scuoto la testa.
«Devo uscire», affermo.
Riprendo il mio cappotto, la mia borsa, il libro e me ne vado.
Esco dalla stanza troppo velocemente anche per tentare di vedere l'espressione di Christian.
Torno sotto, in giardino.
Perché è vero che dal terrazzo che quel primo giorno qui mi mostrò Vanessa, si vede tutto, ma dal giardino, è come essere dentro alla meraviglia e alla perfezione di quel tutto.
Mi sdraio sull'erba.
Grata all'aria della sua così rassicurante e calmante esistenza.
Grata al sole del suo così luminoso e perpetuo calore.
Grata al cielo per la sua immensa distesa di celeste.
Ho bisogno di non pensare.
Di non fare domande.
Di dormire, forse.__________________________________________________________
Credo di avervi abituati ormai alle stranezze di Golden...😅 finiranno mai?
Di certo avevo molta fantasia nel 2014😂
In ogni caso spero vi piaccia e vi lascio i miei 1050 baci parolosi😘😘😘😘😘😘😘😘😘😘😘😘
A domani❤
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GOLDEN-quella sera le nuvole trattennero le lacrime. WATTYS2019
ChickLitDa bambini sembra tutto semplice, diventare adulti è qualcosa di automatico. Da adulti, invece, è tutto più difficile, ci sono responsabilità dalle quali non ci si può tirare indietro, ma questo, Golden ancora non lo sa. Vissuta sempre nel suo mondo...