Capitolo 2

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Mi sveglio, guardo la sveglia accanto a me e sono le 03:42. Porcozio ma io più tardi devo andare a scuola. Che due coglioni, cercherò di convincere mio padre a non mandarmi, ma adesso devo alzarmi perché ho una sete pazzesca. Piano piano, senza fare nessun rumore mi alzo dal mio letto e vado di sotto, prendo un bicchiere d'acqua e lo bevo, per poi mettere il bicchiere nel lavandino, mi giro ma davanti a me c'è una sagoma che vedo poco dato la notte e caccio un urletto -shh zitta! Ma che hai?!- dice la sagoma davanti a me, che ho capito essere Gionata. -mi hai fatto prendere un infarto della Madonna cazzo!- dico io ancora spaventata -mi dispiace, cosa ci fai ancora sveglia?- chiede curioso -avevo sete e sono scesa giù per prendere un bicchiere d'acqua, solo questo,adesso torno su- -oh okay, scusami ancora, buonanotte- dice guardandomi -non ti preoccupare, notte Gionata- salgo su per le scale e dopo aver raggiunto la mia stanza e aver chiuso la porta mi metto sotto le coperte e cerco di dormire per quelle poche ore che mi sono rimaste.

Un rumore assordante mi sveglia, ah giusto,la sveglia appunto....
-papà!- urlo, per tanto è sveglio -dimmi- urla anche lui, dal corridoio credo -posso rimanere a casa?- chiedo gentilmente -Nunzia non sei andata ieri! Dai alzati!- e che palle però! Forzando il mio cervello di svegliarsi mi dirigo in bagno, mi lavo, mi asciugo e mi vesto. Queste sono le 3 cose che faccio sin da piccola, ogni mattina. Madonna che due coglioni eh, mi metto un jeans chiaro strappato con un crop top nero e una felpa corta aperta, e ai piedi le Jordan 4 total black, pettino i miei capelli biondi,ovviamente tinti e mi trucco con del mascara e rossetto rosso, per poi andare giù ma non prima di prendere il mio zaino. -ma buongiorno, cosa vuoi tesoro?- disse sorridendo Valentina -oh nulla Vale grazie, la mattina non faccio quasi mai colazione, io adesso vado, ciao Vale, ciao papi!- sorrido e dopo aver ricevuto anche il loro saluto mi dirigo verso quella galera con le cuffiette nelle orecchie. Circa 10 minuti e sono arrivata, la villa è molto vicina alla scuola, grazie a dio. Guardo l'orario e sono le 08:04, vabbè, sono abituata ad arrivare a quest'orario. Entro in classe e dico un "buongiorno" all'intera classe per poi sedermi accanto a Luke, il mio migliore amico -Hey babe- dice lui sorridendo -Buongiorno stupido- dico ridacchiando un po' -allora, bella la villa? Come è andata?- chiese il ragazzo accanto a me -oh cazzo è vero Lu, mi spiace non averti parlato di questa situazione ieri, ma ero distrutta- intanto prendo il mio astuccio e un quaderno -ma va, dai su dimmi- -allora la villa è bella, la compagna di mio padre,Valentina, è stra simpatica e ha un figlio di 20 anni- dico con nonchalance -e il ragazzo? Che carattere ha?- chiese Luke -mah, non lo so sinceramente, è un tipo di poche parole,avrò tempo per conoscerlo però- dico ridendo -beh questo sicuro, dai mo ascoltiamo sta cazzo di lezione che sennò ci mette la nota- e così, come propose Luke, mi misi ad ascoltare quella noiosissima lezione, per poi ascoltare anche le altre 5.

Ah,ecco finalmente la fine di quest'inferno -porca troia Luke non vedevo l'ora di uscire!- dico mentre cammino con Luke che mi tiene vicina a sé -non dirlo a me guarda! Ieri senza te è stata qualcosa di estremamente brutto, ti prego non lasciarmi mai più- -oh tranquillo amore mio,sarò sempre accanto a te!- dico con voce stridula come le oche che gli vanno dietro. -oh no non fare questa voce che ti odio!- e ride mentre mi scompiglia i capelli -oh stupido! Eh no daii, Luke ti ammazzo eh!- rido -dai, adesso seriamente, che facciamo?- chiese lui mettendosi davanti a me -non lo so, voglio stare con te ma devo tornare a casa, e se vieni a mangiare da me? Dai su ti prego!- mi interrompe -e su piccola non mi sembra il caso, facciamo passare del tempo e poi giuro che vengo tutte le volte che vuoi- disse accarezzandomi le guance -che palle,e va bene- dico facendo la finta offesa mentre lui ridacchia e mi accompagna a casa, ci scambiamo un bacio ed entro in casa. -ciao Nuni- parlò mio padre -ciao pà!- dico anch'io ricambiando il saluto -sei venuta qui con Luke?- chiese -si,mi ha accompagnata lui- mio padre conosce benissimo Luke, ma come biasimarlo, siamo cresciuti insieme, ci conosciamo da quando eravamo due semplici bambini di 3 e 4 anni, andavamo nello stesso asilo, e anche alle elementari, finché lui in seconda elementare non fu bocciato e me lo ritrovai in classe. Inutile dire che io ero felicissima, avevo finalmente il mio amico del cuore nel banco, e negli occhi mi si poteva leggere tutto quello che io provavo però uno schiocco mi fece tornare alla realtà -Nuni ci sei? È pronto- disse ridendo Valentina -scusami, ero persa nei miei pensieri- ridacchio un po'. Solo adesso mi rendo conto che c'era Gionata nel salone che stava guardando la tv. Ci mettiamo tutti a tavola e mangiamo in santa pace, nessuno parla, si sente solo il rumore delle nostre posate e della televisione.

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