Capitolo 38

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Pov's Nicolò
-Gionata ma sei coglione?- gli domando ovviamente ironico -io dico, porca puttana hai fatto un casino enorme e poi la tradisci? ma sei nato stupido?- io sono scioccato dal suo comportamento -Nico è stata colpa di Domiziana! l'ho pure respinta ma lei si è messa di forza, non so che fare, sono in crisi!- dice a tal punto di piangere -dai fra non fare così però, vedrai che tutto si sistemerà- dico abbracciandolo e lasciandogli un bacio sulla spalla, detto sinceramente non so quanto potrebbe perdonarlo Nunzia.

-scusate il ritardo, cazzo! è già suonata la campana?- corro verso i miei compagni di classe -no tranquillo- mi risponde Pierfrancesco -meglio così- dico riprendendo fiato. I miei amici stanno parlando e io mi limito ad ascoltare, non sono il tipo a cui interessa il calcio o i motori. Mi guardo un po' intorno ed è sempre la stessa storia, in lontananza vedo Luke e solo ora mi ritorna in mente che non vuole parlarmi, ma voglio chiarire questa situazione, è vero ho aiutato Gionata con il piano ma io voglio davvero essere suo amico. Dico un flebile "scusate" ai miei amici e faccio un cenno con la mano,poi finalmente mi dirigo verso il ragazzo, ma lui notandomi cambia direzione -aspetta Luke fermati!- dico raggiungendo il ragazzo e mettendomi davanti a lui -si?- chiede lui -per tutto quello che è successo, non è come sembra, è vero ho aiutato Gionata, ma solo perché è il mio migliore amico! io non ho nulla con te, e sei un ragazzo d'oro, mi stavo affezionando a te!- dico cercando di non farlo scappare -sei sicuro? oppure volevi diventare mio amico solo per fornire informazioni a Gionata?- dice alzando un sopracciglio -no no! ti giuro che non è andata così Lu, devi credermi!- cosa devo fare per farmi credere? -Nicolò ho sentito tutto, sei stato così intelligente che per sbaglio mi hai chiamato e vi ho sentiti parlare del piano- incrocia le braccia al petto -si ma se ti ricordi io ero contrariato, neanche volevo parlarne! Luke io te lo dico, Gionata addirittura voleva andare oltre i messaggi, voleva che ti seguissi, sia io che altri ragazzi, ma io mi sono rifiutato immediatamente- dico spiegando meglio le intenzioni di Gio -davvero?- chiede lui sorpreso -si, addirittura stavo pure litigando con lui per te- dico abbassando il tono della voce -io non capisco perché c'è l'ha con me, non gli ho fatto nulla...- dice guardando verso il basso, sembra quasi debole, ma il pugno che ha caricato a Gionata è stata veramente una brutta botta -lui ha solo paura Lu. Come ti ha detto appunto sa che ami Nunzia, lui la ama anche tantissimo, e ha paura se lei preferisce te a lui e quindi ha preferito farvi litigare- cerco di fargli capire -non credo che la ami poi così tanto, visto che l'ha tradita- dice infastidito -su questo fatto è stato un coglione patentato- dico sospirando -ma poi ha fatto tutto questo come se prima o poi non si venisse a sapere- dice -e lo so. Allora non sei più arrabbiato con me?- gli chiedo sperando in una risposta positiva -no- mi sorride, io ricambio il sorriso e lo abbraccio -grazie, veramente- gli dico

Pov's Nunzia
-eccomi, scusate il ritardo- dice il mio migliore amico entrando di fretta in classe e venendo verso il nostro banco -l'unico ritardato qua è il tuo cervello, che fine avevi fatto?- gli chiedo ridendo -ah ma guarda la ritardata qua sei te- dice ridacchiando -comunque ho parlato con Nicolò, mi ha spiegato tutto quello che è successo- mi dice prendendo una penna -ah... e tu che hai fatto?- gli chiedo -gli ho creduto, era sincero Nu, si vedeva. E poi è simpatico, mi sta già a cuore- ride -ma non ti stava mica antipatico?- gli dico -io non l'ho mai detto- dice alzando le mani -lo hai fatto capire baby- dico evidenziando l'ultima parola per poi scoppiare a ridere

Pov's Luke
-hai risolto tutto quindi?- chiede Arturo accanto a me -si, tutto apposto, con Cecilia ho chiuso ogni tipo di rapporto, con Domiziana, bhe ma chi cazzo le ha mai parlato? Gionata, credo di avergli rotto il naso e con Nicolò è tutto apposto- dico spiegando velocemente entrando in casa mia -ma sai che hai proprio un bel pugno?- dice prendendo la mia mano e toccando le nocche -bastardo bruciano, levati- dico ridendo  -daje annamo su-

-come cazzo fai a studiare? a me mi si impappina il cervello- dico chiudendo il libro di latino -basta che sei concentrato, coglione- dice scompigliando il mio ciuffo
"Din Don" ad interromperci è il campanello -ma chi minchia è?- chiede Arturo -che ne so, mo scendo- esco da camera mia e vado alla porta,non aspettavo nessuno visto che mia madre torna sta sera. Apro la porta e non capisco cosa ci faccia lui qui -che cosa vuoi te?- chiedo a Gionata.

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