Capitolo 46

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Sono in macchina, alla fine Nicolò è venuto con noi, neanche per farlo andare da solo, io e lui siamo dietro mentre cerco di consolarlo, è davvero preoccupato, e ha un sacco di tensione in corpo, si vede. Dopo poco arriviamo, e nel mentre entriamo accarezzo la schiena del riccio dicendo che Gionata sta bene e non c'è bisogno di preoccuparsi. Entriamo dentro e Nico si butta su Gionata provocando una risata del rosso -coglione piano!- ridacchia Gio mentre abbraccia il riccio. Restano così per alcuni minuti, e vederli così uniti mi fa sorridere, sono così carini insieme. Quando si staccano il riccio si siede sulla sedia accanto al letto mentre Valentina si preoccupa della salute del figlio, ma per fortuna sta bene -tu non mi saluti?- mi guarda con un sopracciglio alzato. Alzo gli occhi al cielo sorridendo e gli lascio un bacio sulla guancia che ricambia -Gio, stamattina mi ha chiamato il dottore, fra pochi giorni puoi uscire, ovviamente ti daranno delle stampelle per via del gesso al piede, ma ringraziando Dio sei in ottima salute- annuncia Valentina, resto sorpresa, non pensavo lo dimettessero così presto, insomma, ha preso una bella botta, ma sono felice che se ne esca da qui dentro.  Passiamo un bel po' di tempo con Gionata, finché non mi squilla il telefono -scusate- mi scuso ed esco fuori dalla stanza rispondendo al cellulare

Inizio chiamata:
Io: dimmi Luke
L: hey, dove sei?
Io: oh beh... è una situazione un po' complicata, ma comunque sono in ospedale
L: in ospedale? cosa? che hai fatto? stai bene?
Io: no no Luke non è per me, io sto bene
L: perché sei all'ospedale allora?
Io: praticamente pochi giorni fa Gionata ha avuto un'incidente, solo questo
L: ah... per questo in questi giorni non mi hai parlato?
Io: no non è per questo, ce si, ma non in parte...lascia stare è complicato
L: va bene....sta bene?
Io: si, per fortuna si
L: vabbè okay allora, ci sentiamo dopo...
Io: ti chiamo io, a dopo

Ho avuto un timore assurdo quando gli ho detto dell'incidente, non penso si sia arrabbiato anche se il suo tono era abbastanza scombussolato. Ritorno dentro e mi rimetto accanto Nico. -chi era al telefono?- domanda Nicolò dopo che Valentina e mio padre sono usciti fuori dalla stanza per andare a prendere la cena a Gion -Luke, nulla di importante- gli rispondo -mamma che palle, Luke questo, Luke quello- dice sbuffando e infastidito Gio provocando una risata di Nico -eddai, è anche mio amico- lo provoca Nicolò guadagnandosi uno sguardo omicida da parte del rosso -ti mando via a calci in culo- gli dice serio Gionata mentre io e Nicolò scoppiamo a ridere -sei incredibile- dico tirando uno schiaffo in testa a Gio -ti uccido- mi dice -ma che cazzo ho fatto!- dico ridendo -sei mia punto- incrocia le braccia -beh, in realtà n...- dice Nico prima che Gionata lo interrompa -tu muto, non devi avere parola in questione- continua facendo il finto serio Gionata -lascialo sta Nic- dico continuando a ridere


Mi metto il pigiama ed entro dentro le coperte per poi prendere il telefono

A Luke (mio) 🦋🖤:
Ma ciao bel bimboo :)

dopo pochissimo tempo, la sua risposta non tarda ad arrivare

Da Luke (mio) 🦋🖤:
Ciao cicciaa :3

A Luke (mio) 🦋🖤:
Stai bene?

Da Luke (mio) 🦋🖤:
Sisi tu?

A Luke (mio) 🦋🖤:
Bene bimbio

Da Luke (mio) 🦋🖤:
Posso chiamarti?

A Luke (mio) 🦋🖤:
Certo

Inizio chiamata:
Io: heyy
L: hey ciao
Io: allora? cosa devi dirmi stupido
L: no nulla... è che volevo sentirti, tutto qua
Io: come mai oggi sei dolce ammò?
L: con te lo sono sempre dai ahahaha
Io: tranne quando mi insulti
L: lo sai che sei la mia cogliona
Io: ma anmazzati ahaha
L: domani facciamo filone? non mi va di andare a scuola
Io: va bene, cerchiamo di non farci scoprire dai nostri però
L: va bene capo
Io: Lu, però, posso chiederti una cosa?
L: dimmi tutto
Io: no anzi...ci ho ripensato. Te la dico domani
L: bastarda, così mi lasci sulle spine
Io: vedi che mi insulti? sei un bimbo cattivo
L: si ma ora questo bimbo cattivo deve andare a nanna perché ha sonno, buonanotte stupida
Io: buonanotte genietto

Non so in che modo dirgli quella cosa.

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