Potevo aspettarmi tutte le persone del mondo, ma non lui -come mai sei qui?- dico cercando di trattenermi dal non piangere, non voglio più vederlo, o almeno per qualche giorno -ti chiamavo e non rispondevi. La prof ha detto che possiamo iniziare anche domani per aiutare la bidella- dice restando fermo con le braccia incrociate -domani non vengo, e forse neanche dopodomani, iniziamo lunedì- dico io, sento gli occhi bruciare un sacco, e poi il sole non aiuta di certo -Nunziaaa chi era?- dice Gionata sbucando dalle scale, guarda il ragazzo davanti la porta e si ferma a guardarlo, cosa che fa anche Luke per poi posare lo sguardo su di me -domani faccio da solo, non ho bisogno del tuo aiuto- mi guarda con disprezzo e va via. Prima sembrava calmo, e adesso? che cosa gli è preso? con una faccia delusa chiudo la porta e mi volto verso Gionata -ma che aveva? perché ti ha risposto quel modo?- chiede lui -non lo so Gionata, saliamo- Domani andrò a scuola, non voglio lasciarlo da solo nonostante fosse colpa sua e sono stra arrabbiata con lui.
È ora di cena, e io sono a tavola. Sono ormai minuti che sto giocando con la forchetta e con la pasta, ma non ho fame. -quando inizi la punizione?- chiede mio padre -domani- dico senza nessun tono, lui annuisce e torna a mangiare. Io mi alzo direttamente e vado su in camera mia, ho sonno quindi penso proprio che appena mi metterò a letto, sprofonderò tra le braccia di morfeo.
Mio padre mi sta accompagnando a scuola, ero in ritardo e non potevo andare a piedi, allora mi ha accompagnata lui. Prima di entrare in classe tiro su il cappuccio della felpa, mi sento tranquilla quando lo metto. Luke è accanto a Cecilia, e credo che ormai il suo posto sia quello, io mi metto nel solito banco, da sola e con nessuno che mi rompe i coglioni.
Ecco finite le 6 ore, prendo lo zaino e senza aspettare Luke mi dirigo verso la signora Carmela, che si trova infondo al corridoio seduta in una cattedra -Ciao Nunzia! vieni siediti un po', abbiamo tutto il pomeriggio e non voglio farvi mettere subito a lavoro- mi limito a sorridere e la ringrazio mentalmente, sono stanca, ho dormito poco nonostante avessi un sacco di sonno. Luke ci raggiunge e si siede anche lui, c'è il silenzio più totale, Lu è al cellulare e la signora Carmela sta giocando ad un cruciverba. Interessante no? -su forza ragazzi andiamo, a voi due lascio la palestra, dovete solo passare la scopa e lo straccio, alla scuola penso io- ci da in mano una scopa una paletta e due stracci e anche un secchio con l'acqua, facendo attenzione scendiamo giù e raggiungiamo la palestra
Pov's Luke
-Allora che facciamo?- chiedo io -te scopi e io raccolgo le palle e i cerchi da terra, poi insieme passiamo lo straccio- dice lei iniziando a prendere la prima palla -va bene- prendo la scopa e la paletta e inizio a spazzare per terra, menomale che non è poi così sporco, ringrazio la bidella per farmi passare non tanto tempo insieme a Nunzia. Dopo 5 minuti io ho finito e anche lei, mette i vari attrezzi nello sgabuzzino e si avvicina al secchio con gli stracci, dove accanto ci sono io. Prendiamo uno straccio l'uno e io inizio subito a pulire ma lei mi ferma -aspetta, dobbiamo prima buttare il detersivo- prende un flacone con dentro del liquido blu e lo butta sul pavimento e finalmente iniziamo a pulire. Ho rischiato di spaccarmi le gambe per 2 volte e non so quante bestemmie ho tirato, ma dopo tanta fatica abbiamo finito di fare tutto, andiamo nello sgabuzzino e posiamo tutto l'occorrente, ma nel modo di entrare per sbaglio chiudo la porta -perché hai chiuso la porta?- domanda la ragazza quasi impiccicata a me, questo posto è strettissimo -non l'ho fatto apposta, aspetta che apro e finalmente ce ne andiamo- cerco di tirare la maniglia ma la porta non si apre, spingo più forte ma ancora nulla, non si apre -cosa? non si apre la porta? no io non ci sto qua, non ci voglio stare- tiro ancora più forte ma non si apre, sembra bloccata -che cazzo, perché non si apre!- non capisco il perché di questa sua reazione, okay che mi odia, tra parentesi, per qualcosa che neanche ho fatto ma non c'è bisogno di urlare. Però poi mi ricordo di una cosa, lei ha paura del buio, e noi siamo completamente sommersi nel buio. Cerco in tutti i modi di aprire la porta, ma non succede nulla, non voglio che le venga una crisi isterica, è già successo una volta e non voglio che ricapiti, inizia a spingere la maniglia anche lei ma la situazione non cambia, ci stiamo mettendo tutta la nostra forza, la porta non si apre. -ti prego cerca di aprirla, io non posso restare in questo posto, è piccolo, non si vede nulla e voglio uscire immediatamente!- sta incominciando ad agitarsi e facendo così sta facendo agitare anche me -stai tranquilla, calmati! adesso la apro ma tu resta calma ti prego!- provo in tutti i modi di aprire questa cazzo di serratura ma non ci riesco, e ho seriamente paura di quello che potrebbe succedere -Luke ti scongiuro, non c'è la faccio più a restare qui dentro- dice facendo sospiri pesanti -Nunzia ti prego ascoltami! ci sono io qua stai tranquilla, andrà tutto bene, adesso si apre, tranquilla!- dico prendendo il suo viso tra le mie mani e cercando di tranquillizzarla, lei mi prende una mano e io la stringo, mentre con l'altra mano cerco di smanettare. È bloccata, non mi resta che sfondare questa maledettissima porta. Dò una spallata alla porta e aiutandomi anche con il piede riesco ad aprirla, e la prima cosa che faccio è tirare lei fuori da lì dentro -io...scusa se ho reagito in quel modo ma...ne ho paura, non posso farci niente- dice lei mettendo una mano sulla sua guancia -tranquilla- dico ritornando serio e distaccato, usciamo da lì dentro e senza nemmeno salutarci, torniamo a casa.Pov's Nunzia
è stato solo un'attimo, stare chiusa lì dentro è stato bruttissimo, per chi ha paura del buio è veramente orrendo. Mi sto incamminando a casa mia, e mentre guardo l'orario mi arriva un messaggio+39**********
Ciao, sono una tua compagna di classe nuova, mi chiamo Domiziana, e arriverò domani in classe tua, ho preso il numero sul registro, spero non ti dispiaccia :)
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No No // Sfera Ebbasta
Fanfiction𝘴𝘦 𝘴𝘱𝘢𝘳𝘪 𝘤𝘢𝘻𝘻𝘢𝘵𝘦 𝘴𝘶𝘭 𝘮𝘪𝘰 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘰 𝘱𝘰𝘪 𝘵𝘪 𝘵𝘰𝘳𝘯𝘢 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘳𝘰, 𝘴𝘱𝘢𝘳𝘢𝘯𝘰 𝘤𝘢𝘻𝘻𝘢𝘵𝘦, 𝘴𝘪 𝘧𝘳𝘢', 𝘴𝘦𝘯𝘻𝘢 𝘶𝘯 𝘷𝘦𝘳𝘰 𝘵𝘰𝘳𝘯𝘢𝘤𝘰𝘯𝘵𝘰. Nunzia è una ragazza di 17 anni, abita con il padre, e la madre...