Capitolo 3

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Sto studiando storia da circa 30 minuti e ancora non mi entra in testa. Voglio sprofondare negli abissi. Ma chittesencula zio? Io ancora non capisco perché devo studiare sti popoli che nessuno conosce. Nel senso, nel 4020 magari le persone che abitano sulla terra studieranno a noi? Ma che cazzo di ragionamento è scusate? Vabbè non capirò mai la logica della storia quindi molto meglio se continuo a studiare e farmi i cazzi miei.

Sono passate 2 cazzo di ore. 2! E ho il cervello distrutto, il mio cervello non può reggere tutta questa cultura ahaha. Prendo il cellulare che stava accanto i miei libri e noto 3 messaggi.

Da Luke (mio) 🖤🦋:
Hey bbitch

Da Luke (mio) 🖤🦋:
Ti va se ci facciamo un giro?

Da Luke (mio) 🖤🦋:
Oppure stai studiando?

Aww, non riesce a stare senza di me. E come biasimarlo, sono una ragazza tanto cooooccolosa, tranne quando mi arrabbio eh, dai, lasciando da parte scherzi e battutine varie gli rispondo.

A Luke (mio) 🖤🦋:
Ehii stupido genio

A Luke (mio) 🖤🦋:
No tranquillo,ho appena finito, l'invito è ancora valido? ;)

Aspettai pochi minuti, e la risposta non tardò ad arrivare.

Da Luke (mio) 🖤🦋:
Ma certo, alle 17:30 sono da te,non fare tardi eh. ❤

A Luke (mio) 🖤🦋:
Ma noo, sarò pronta, a dopo. :3❤

Controllo l'orario e sono le 17:10, dai in 20 minuti sarò pronta no? Devo solo sistemarmi un po', e mettere le scarpe e la giacca. Sistemo i capelli, ma decido di farmi una coda di cavallo alta, poi mi sistemo il trucco e metto le air force 1, vorrei uscire con solo il top crop ma fuori fa veramente freddo quindi sono costretta a mettere un giacchetto di pelle bianco. Sono le 17:27 e Luke mi ha inviato un messaggio dicendo che è fuori, così corro giù per le scale e avverto mio padre -papà io esco con Luke!- è seduto su una sedia che sta guardando una partita di calcio, accanto a lui c'è Gionata che appena sente la mia voce, si volta verso di me e mi squadra a mo di "radiografia" -va bene ma non fare tardi- disse semplicemente mio padre -ma certo papà, prima delle 20:00 sono qua sicuro, ciao pa', ciao Gionata- dissi sistemandosi il giacchetto -ciao Nu- disse semplicemente Gion e io uscì di casa -hai visto stupido bufu, non ho fatto tardi!- dissi chiudendo il cancello -ogni tanto mi dai questa gioia- ride lui -ma stai zitto, allora come ti sembra a primo impatto?- dissi riferendomi alla villa -sembra stra figa- si limitò a dire osservandola. -lo è piccolo genio, e molto presto verrai, ti costringo! Dai andiamo- dissi entrando in macchina con lui, visto che lui era maggiorenne e aveva la patente e anche un Mercedes Nero.

Siamo arrivati al centro commerciale da qualche minuto, e stiamo girovagando per vari negozi in cerca di qualcosa di interessante -oh entriamo dalla Supreme? Ho visto che hanno messo la nuova collezione e sono stra curioso di vederla!- disse lui tutto eccitato. Eh si,Luke adorava le marche ma ehi, questa era una delle tante cose che ci legava -va bene su,anch'io sono curiosa- Entriamo nel negozio e abbiamo visto un po' di cose, a venire poi siamo entrati in tanti altri negozi dove abbiamo comprato un po' di cose,o meglio lui, ha voluto pagare anche per me nonostante l'avessi pregato di pagare io. Per colpa sua non ho preso neanche delle cose che mi piacevano perché non volevo fargli spendere troppo, ma ci sarei comunque ritornata, le cose non scappano. -e comunque ti odio, ti ho detto che volevo pagare io- dissi mentre mangiavo il mio hamburger -eddai Nu, ma fa niente, e poi hai preso pochissime cose- disse con la mano davanti la bocca mentre mangiava un panino -si però io mi sento in colpa, prima o poi anch'io ti comprerò altre cose- ridacchio per poi toccargli la mano dove teneva un anello che appunto gli avevo regalato io. -lo tieni ancora?- sorrido -ma certo babe, questo non lo levo più, come a casa che ho altri mille anelli orologi e collane che mi hai regalato- ride e continua a parlare -però a questo sono un sacco legato, è il mio porta fortuna- sorrise continuando a tenermi la mano. Io mi limitai a sorridere, perché stavano già parlando i miei occhi. Lui era tutto quello che avevo.

Dopo aver finito di fare quel piccolo spuntino, se così si può chiamare,visto che abbiamo mangiato come non so cosa, mi riportò a casa, e salutandoci con un'abbraccio che durò in eterno e un bacio, scesi dalla macchina e entrai a casa, erano le 19:28 quindi come ho detto poco fa a mio padre, prima delle 20:00 ero già a casa,anche perché essendo inverno, il sole va via molto presto. -oh ciao Nuni sei rientrata- disse Vale -sisi, non torno mai dopo le 20:00, preferisco rientrare più o meno presto- sorrido e sorrise anche lei, andai su e andai nella mia camera o meglio, questo era quello che volevo fare, ma purtroppo capitai nella stanza sbagliata...

No No // Sfera Ebbasta Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora