Capitolo 12

2K 60 2
                                    

Pov's Gionata
" Io e Luke non siamo fidanzati! " si certo, e vi ho appena trovati attaccati. Va bene lo ammetto, sono geloso, stra geloso, e il fatto che quel ragazzetto è innamorato perso di lei non mi aiuta. Quella scena non vuole proprio andarsene dalla mia testa, è incastonata. Sto camminando avanti e indietro per la mia stanza senza fermarmi, con un nervoso che neanche i calmanti riescono a tranquillizzarmi. La cosa che mi fa più rabbia è che lei mi ha detto che era solo il suo migliore amico. Oh ma certo Nunzia, si vede.

Pov's Nunzia
Dopo che Gionata è uscito dalla mia stanza, sia io che Luke siamo rimasti muti, ma lui con una velocità più scattante della luce afferra il suo telefono -beh Nuni si è fatto tardi, io vado...- dice alzandosi e mettendo i vari quaderni e libri nello zaino -oh... sisi certo, già è tardi- ridacchio imbarazzata -Poi fammi sapere come stai, ciao- mi abbraccia e io ricambio immediatamente, e dopodiché lui esce fuori dalla stanza, e dopo ancora anche da casa mia. Che cazzo stava per succedere? Mi butto sulla sedia a peso morto e continuo a fissare il vuoto, cercando una minima spiegazione.
-Nunzia sono qua!- dice mio padre aprendo di scatto la porta, io essendo che sto guardando ancora il vuoto mi volto verso di lui come se fossi addormentata -eh, cosa? oh...va bene- dico io -dai su scendi di sotto- dice per poi andarsene. Con tutta la calma del mondo io mi alzo e scendo giù, con una lentezza atroce.

La febbre è finalmente andata via, l'ho misurata circa mezz'ora fa ed era 36.4, visto che mi sono stancata di stare dentro casa sono uscita fuori in giardino, sedendomi sul tavolino che era posizionato sotto il gazebo. Guardo sopra il tavolino e ci sono un pacchetto di sigarette e un accendino, io convinta che fossero di mio padre, ne prendo comodamente una, e inizio a guardare il cielo pieno di stelle -Hey, finalmente stai bene eh?- dice Gionata raggiungendomi -si cazzo, finalmente si- dico sbuffando il fumo, lui si siede accanto a me e prende anche lui una sigaretta e l'accende -oh sono tue? mi dispiace, pensavo fossero di mio padre- dico io -ma vai tranquilla, una sigaretta non è nulla- e dopo aver detto questa frase, nessuno di noi due, fiatò più.

-Così ti sei fidanzata con Luke eh?- dice Gionata, spezzando il silenzio che durò circa 10 minuto -no, assolutamente, quello che hai visto non è stato nulla- dico io chiarendo le cose -ma dai Nu, vi stavate praticamente mangiando la faccia a vicenda- dice scazzato mentre butta fuori il fumo dalle sue labbra -si ma non siamo comunque fidanzati, non so cosa gli sia preso...- dico pensando un'altra volta a quella scena  -io te l'ho detto, è innamorato- ripete Gionata. E se fosse davvero così? Ohw... sarebbe un casino, non ho mai pensato a me e a lui come una coppia. Anche perché, sono sempre più convinta di amare Gionata -non ho mai pensato nel fidanzarci, siamo comunque cresciuti insieme ed è come un fratello per me, per quanto sia bello non credo che mi metterei insieme a lui- ed era la verità, non l'avrei mai fatto. Luke era un figo della Madonna, l'ho sempre detto e pensato, e poi aveva un carattere così deciso che faceva perdere la testa a tutte, persino a me. Ma non potrei mai fidanzarmi con lui. Vedo Gionata sorridere sotto i baffi, ma cosa diavolo gli prende? -va bene, io adesso vado, buonanotte piccola- dice con un ghigno in faccia e facendomi l'occhiolino. No okay, questa è la seconda volta che lo fa. Tra l'altro in una giornata. Okay posso letteralmente morire in pace.

Ah, ed ecco che oggi si torna a scuola! come sempre corro in bagno, mi lavo e mi vesto. Metto le prime cose che mi capitano sotto mano, ovvero un leggings nero e una felpa gigante nera, per poi mettermi le air max 90 e poi mi pettino e mi trucco, prendo lo zaino ed esco fuori di casa, andando verso la mia scuola, per poi dopo pochi minuti arrivarci.
-buongiorno- come sempre saluto la classe e mi dirigo verso il banco mio e di Luke, per poi vederlo poggiato con un braccio sul banco, e l'altro che tiene la sua testa -ma ciao- dico io sorridendo -Hey- dice lui senza un'espressione -cos'hai? perché sei così?- dico vedendolo strano -nulla, sono normale- dice lui picchiettando con le dita sul banco -Ti conosco, che succede Lu?- dico poggiandogli una mano sulla spalla -ti prego Nu, poi ne riparliamo- dice quasi esausto e poggiando la testa sul banco, con le braccia che gli fanno da cuscino. Gli accarezzo la spalla e dopo inizio a seguire la lezione. Ho paura che sia per ieri...

-Allora? mi dici che cosa hai? sei stato per tutte le ore con la testa sul banco. Stai male?- mi rivolgo al ragazzo che sta camminando accanto a me -no, sto bene- sospira -e allora? cosa succede Luke? cazzo non mettermi ansia!- dico ormai sconfitta -non ne possiamo parlare qua, dobbiamo essere da soli. Vieni a casa mia?- chiede lui restando con un'espressione che non so veramente decifrare. Un'espressione ansiosa, triste, malinconica,non lo so, non ne ho la più pallida idea. -si okay, va bene- annuncio io

No No // Sfera Ebbasta Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora