-stai bene?- mi domanda Gion -si, perché dovrei stare male?- dico con nonchalance e lui mi indica fuori. In effetti sono abituata a vederlo, a scuola per esempio, ci becchiamo sempre, essendo nella stessa classe. Vorrei sapere chi c'è con lui però... -vuoi bere qualcosa?- mi domanda il mio ragazzo davanti a me, io mi avvicino di un passo e gli prendo la mano e dopo lui la stringe -una vodka liscia lemon- gli rispondo, ci sediamo sui vari sgabelli che ci sono davanti al tavolo e il barman arriva da noi -una vodka liscia lemon e un margarita grazie- ordina e dopo che il barman prepara la miscela delle due bevande le porge a noi -non ti facevo una tipa così pesante con l'alcool, menomale che sembri maggiorenne- ride lui, dai chi non si è ubriacato da minorenne? la mia prima sbronza fu a quindici anni -dai lo reggo bene l'alcool- ringraziando il mio corpo è vero, lo reggo stra bene -andiamo a ballare- lo trascino fino in pista nonostante i suoi lamenti, dice che non sa ballare ma mica dobbiamo essere ballerini, dobbiamo solo divertirci -muoviti a cazzo, dai amò divertiti- lui ride e finalmente si lascia andare, conclusa questa canzone parte una risata da parte di tutti, a quanto pare Gionata non era l'unico che non sapeva ballare. Adesso è partito un lento, le luci della discoteca sono diventate blu e tutti si sono avvicinati tra di loro. Gion mi prende dai fianchi, mi avvicina a lui e io metto le mie mani sul suo collo, per poi iniziare a ballare questa fantastica canzone. Da quando abbiamo iniziato a ballare non c'è stato un secondo che abbiamo smesso di sorridere
Pov's Gionata
Sono così fortunato ad averla, è così piccola e bella, devo proteggerla a tutti i costi. Nella mia vita mi sono innamorato poche volte, sono andate tutte male perché come sempre io mi innamoravo solo di troie, tranne una, me la ricordo ancora, avevo quindici anni, e la relazione è durata ben quasi due anni, lei poi si è trasferita e abbiamo deciso di lasciarci ma di mantenere i rapporti, ogni tanto ci sentiamo, e come amica è ottima. E poi nella mia vita è entrata lei, questo fascio di luce che si trova davanti i miei occhi. Mi viene così spontaneo abbracciarla e lo faccio, e naturalmente lei ricambia. Riesce sempre a controllarmi. La tipa mi tiene testa insomma, se dovrei perderla non so come mi sentirei, è vero stiamo insieme da poco, ma se ci pensiamo bene infondo a me è piaciuta da quasi subito -ti amo- dire questa frase a una ragazza mi è sempre stato difficile, invece con lei mi riesce tutto così spontaneo. Mi sorride e ci baciamo. È bellissimo che riesce a mettermi in imbarazzo con un solo bacio. Stiamo ancora ballando ma un tipo si scontra dietro di lei -oh mi dispiac...ciao Nunzia!- gli sorride il tipo -ciao Artu! tutto bene?- gli domanda lei -si dai, ci si diverte no?- le sorride e va al bancone -chi era?- le domando io -un mio amico, va a scuola anche con me- mi risponde. Spero che anche lui non le vada dietro.Pov's Nicolò
-ragazzi manca la prof di inglese, dovete dividervi- ci informa il prof di francese, beh meglio per noi no? Io vado assolutamente in classe di Nunzia, è la mia unica amica al di fuori della mia classe e poi in ogni caso mi sono legato un sacco con lei. La bidella annuncia che siamo divisi e io e altri due miei compagni entriamo nella classe, ma indovinate un po' chi è che è sfortunato? Si io! Nicolò Rapisarda! Che palle, Nunzia manca. Però mi è venuta un'idea -hey posso sedermi qua?- chiedo sorridendo -se ti va- ricambia il sorriso Luke. Butto lo zaino accanto al suo e sposto la sedia per sedermi -cosa studiate?- gli chiedo notando molti, ma moltissimi libri sul suo banco -tedesco, sono na pippa in questo e c'ho mille dizionari e libri come puoi notare- ride -se vuoi ti aiuto, sono il migliore della classe in tedesco. Non capisco come fate a trovare che il tedesco sia difficile- dico poggiando la testa sulla mia mano -non si capisce un cazzo dai!- ride -sei Nicolò giusto?- chiede, io annuisco e gli sorrido -dai, se c'è qualcosa che non capisci dimmelo- lui si sbatte la mano sulla fronte e dice -no Nicolò allora non hai capito, non capisco nulla- ride ancora. È un ragazzo così solare e positivo, trasmette felicità. L'ora è passata fin troppo veloce per i miei gusti, mi sono stra divertito con Luke, aveva una pronuncia davvero pessima -scommetto che avrai cinque in tedesco- dico prendendo lo zaino -non ho cinque ma ho sei, grazie per l'aiuto- ride -ma va non è stato nulla, mi dai il numero?- gli dico mostrando il mio iphone -certo, dammi qua- lo prende e segna il suo numero -grazie, ci becchiamo dopo- ci diamo il cinque ed esco fuori dalla classe, se Gionata sa tutto quello che ho fatto mi stacca le palle ma Luke mi sta simpatico, davvero tanto però, siamo anche così simili.
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No No // Sfera Ebbasta
Fanfiction𝘴𝘦 𝘴𝘱𝘢𝘳𝘪 𝘤𝘢𝘻𝘻𝘢𝘵𝘦 𝘴𝘶𝘭 𝘮𝘪𝘰 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘰 𝘱𝘰𝘪 𝘵𝘪 𝘵𝘰𝘳𝘯𝘢 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘳𝘰, 𝘴𝘱𝘢𝘳𝘢𝘯𝘰 𝘤𝘢𝘻𝘻𝘢𝘵𝘦, 𝘴𝘪 𝘧𝘳𝘢', 𝘴𝘦𝘯𝘻𝘢 𝘶𝘯 𝘷𝘦𝘳𝘰 𝘵𝘰𝘳𝘯𝘢𝘤𝘰𝘯𝘵𝘰. Nunzia è una ragazza di 17 anni, abita con il padre, e la madre...