resto a fissarlo per alcuni istanti, la curiosità mi spinge verso di lui, ma c'è qualcos'altro che mi ferma. -no, Gionata, meglio di no- dico balbettando e staccandolo da me -perché?- si avvicina di nuovo e mi prende dai fianchi iniziando a mordicchiare il mio collo. Mando la testa all'indietro e chiudo gli occhi, beandomi dei suoi baci -io non posso- dico con un filo di voce -tu puoi, solo che non vuoi- dice continuando la sua tortura -quando la smetterai di fare la bambina? tu ami me non ami lui - dice smettendo con i baci e guardando i miei occhi. Lo fisso senza fiatare e mi stacco da lui uscendo dalla mia stanza. Mi sa che ha completamente ragione.
dopo aver fatto una lunghissima doccia decido di mettermi sotto con lo studio, e per questa volta davvero. Passano ore, e sono ancora su questi maledetti libri, ho solo smesso mezz'ora, giusto per mangiare, e la stanchezza si fa sentire, tanto che mi addormento sulla scrivania.
piano piano apro gli occhi
07:25
cazzo, mi sono addormentata e se non mi sbrigo faccio pure tardi! indolenzita per la posizione in cui mi sono addormentata, mi alzo e corro a prepararmi per poi uscire senza neanche fare colazione.-buongiorno! scusate per questi due minuti di ritardo- mi scuso guardando la prof e mi dirigo verso il mio banco. Non ce la faccio a guardare Luke, mi sento così in colpa dopo ieri...
-ma ogni volta che cazzo di fine fai? ti chiamo e non rispondi neanche mezza volta!- mi dice tra l'infuriato e il preoccupato -mi dispiace Lu, ultimamente ho la testa in aria e neanche prendo il telefono!- dico guardando altrove purché io non guardi i suoi occhi -va bene però...ce, fatti sentire più spesso almeno, okay?- mi tocca una guancia e io prontamente sussulto -che è successo?- mi chiede riferendosi al sussulto -nulla, hai le mani fredde- mi invento una scusa sul momento -bah... sarà- si volta di nuovo a guardare la professoressa. Tutte le 6 ore le passo a pensare ad altro, ho anche fatto una verifica e sicuramente avrò preso un brutto voto.-dai, ci vediamo domani- dice il ragazzo che mi trovo difronte. Come al solito, a casa mi ha accompagnata lui -certo, più tardi ti chiamo, te lo prometto- ridacchio -va bene- mi alza il mento con due dita e incrocio il suo sguardo che immediatamente distolgo, mi lascia un casto bacio sulle labbra e va via. Peccato che quelle labbra che lui bacia con così tanta felicità, sono le stesse di chi lo ha tradito. Dentro di me mi sento uno schifo.
apro la porta di casa con le chiavi che porto sempre con me, e la prima scena che vedo è quella di Gionata con una bionda ossigenata sul divano che ridono.
-ciao Nu, i nostri non ci sono, tornano stasera tardi- mi riferisce Gionata -okay- sbotto incazzata, salgo le scale e nel mentre sento dire -comunque lei è...- e dopo aver visto che a me non fregava un cazzo di chi era non ha più parlato. Entro in camera mia sbattendo la porta e lanciando lo zaino. Come può fare così? sopratutto dopo ieri! che testa di cazzo che è, è un fottutissimo bambino. Mi butto sul letto e resto a fissare il tetto. Sto combinando proprio un bel casino.sono passate tre ore quasi, io non mi sono mossa da qui dentro, e quei due sono ancora in cucina a fare i coglioni. E sapete che vi dico? se il bambino vuole giocare, bene, accontentiamolo. Prendo il cellulare che si trovava accanto a me e chiamo Luke dicendogli di venire a casa mia, lui accetta l'invito e dopo poco tempo arriva.
sento il campanello suonare, e in fretta e furia scendo le scale come un razzo -Hey hey, perché tutta sta corsa? potevo aprire io- esclama Gionata. Apro la porta facendo entrare Luke, e da quello Gionata ha capito il perché sono scesa immediatamente. Dire che Gionata stia guardando male Luke è dir poco, ma non me me frega un cazzo -ciao- saluto Luke con un quasi limone, lo trascino su in camera mia e chiudo la porta a chiave -addirittura a chiave?- ridacchia -e beh si- rido anch'io -comunque hai visto che alla fine ti ho chiamato? le promesse le mantengono- rido e mi sforzo di guardarlo in faccia, è difficile tenere segreta una cosa così grande, poi Luke è il mio migliore amico, o meglio dire era, e ho sempre detto ogni singola cosa a lui. -sei stata brava- ride -che si fa?- continua -non lo so, non ho idee- dico portando una ciocca di capelli dietro l'orecchio -io un'idea ce l'avrei- si avvicina a me e mette le sue mani sui miei fianchi, mi avvicina a sé e fa combaciare le nostre labbra, mi fa camminare verso il letto e una volta raggiunto mi fa cascare sopra di esso mentre lui resta sopra di me, il bacio prende una piega più che passionale e io sono nel panico. Che cazzo dovrei fare?
STAI LEGGENDO
No No // Sfera Ebbasta
Fanfiction𝘴𝘦 𝘴𝘱𝘢𝘳𝘪 𝘤𝘢𝘻𝘻𝘢𝘵𝘦 𝘴𝘶𝘭 𝘮𝘪𝘰 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘰 𝘱𝘰𝘪 𝘵𝘪 𝘵𝘰𝘳𝘯𝘢 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘳𝘰, 𝘴𝘱𝘢𝘳𝘢𝘯𝘰 𝘤𝘢𝘻𝘻𝘢𝘵𝘦, 𝘴𝘪 𝘧𝘳𝘢', 𝘴𝘦𝘯𝘻𝘢 𝘶𝘯 𝘷𝘦𝘳𝘰 𝘵𝘰𝘳𝘯𝘢𝘤𝘰𝘯𝘵𝘰. Nunzia è una ragazza di 17 anni, abita con il padre, e la madre...