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A Mason Brooks bastò allungare la mano per capire che anche quella mattina si era svegliato da solo. Si stropicciò il viso con le mani e lanciò un'occhiata alla piccola stanza appena illuminata dalle fessure nella tapparella.

Elena si era alzata prestissimo come sempre, troppo concentrata sulle sue mansioni al ristorante per riuscire a rilassarsi e riposarsi come si deve. Mason poteva immaginare ogni suo gesto, mentre nella grande cucina perfettamente immacolata disponeva cronologicamente ogni cosa da fare quella giornata, litigava coi fornitori e assegnava le mansioni ai dipendenti.

Sospirando si alzò dal letto e, senza perdere tempo, si dedicò ai suoi rituali mattutini di esercizio fisico e meditazione. C'era stato un tempo in cui si ritagliava uno spazio per sé in cui andava in palestra, ma poi aveva conosciuto un ragazzo che insegnava yoga e gli erano bastate poche lezioni per capire che nessuno attrezzo pesante lo avrebbe fatto sentire bene come un po' di stretching e del rilassamento. Gli piaceva anche fare le pulizie checché ne dicessero i suoi amici. Elena era sempre troppo occupata al ristorante, non aveva mai molto tempo e molta voglia di mettere a posto a casa e considerando le sue dimensioni minuscole, non era una fatica troppo grande per Mason. Era lui il signore dell'appartamento. Sistemare casa era un modo per sistemare la sua vita, questo glielo aveva inculcato sua madre che aveva cresciuto la famiglia nel terrore degli ospiti a sorpresa che ancora stavano aspettando.

Mentre il bollitore lavorava, Mason si versò una tazza di latte a ricoprire i cereali integrali con i quali faceva la colazione. Aveva preso una decisione molto importante e chi lo conosceva davvero sapeva che era un tipo risoluto, una volta deciso una cosa niente gli faceva cambiare idea. Per questa cosa in proposito si era preso molto tempo, tutto quello che aveva reputato necessario. Aveva avuto anche molti ripensamenti, ma alcune motivazioni si erano rivelate inespugnabili. La certezza gli era arrivata dopo la morte di suo fratello. Nei mesi successivi, cercando di elaborare il terribile lutto che aveva colpito tutta la sua famiglia, aveva capito che c'erano delle grandissime mancanze nella sua vita e che non poteva ridursi alla sua età a vivere solo di lavoro. Doveva lasciare andare la parte emotiva di sé, che convivendo con Elena aveva un po' dovuto sotterrare. Lei era così decisa, autoritaria, determinata. Una donna impegnativa, ma perfetta per lui. La loro vita doveva evolvere, se lo meritavano dopo tutti quegli anni di sacrifici. Era il tempo delle scelte, dei sentimenti e dei nuovi obbiettivi. E dato che la loro storia d'amore sembrava perfetta, era più che sicuro che quello fosse il momento giusto.

Quella sera avrebbe chiesto a Elena di sposarlo, così che la mattina dopo, svegliandosi insieme, avrebbero potuto cominciare a progettare la loro incredibile nuova vita. in fatto di liste e progettazione lei era imbattibile.

Mason sorseggiò il caffè. Elena era diversa dalle altre donne, su questo non c'erano dubbi: indipendente, decisa e soprattutto non aveva mai dimostrato nessuna inclinazione alla vita matrimoniale. Le possibilità che gli rispondesse con un bel NO deciso erano altissime. Insomma, aveva senso. Dopo tutto quel tempo insieme il matrimonio le sarebbe parsa una cosa ridicola. Avrebbe potuto fargli notare che non avevano tempo da perdere nella ricerca di una casa nuova e che la loro andava benissimo perché richiedeva il minimo impegno di gestione. Chi aveva voglia di organizzare un trasloco?

Non riuscire a prevedere le sue mosse era uno dei motivi che confermavano a Mason che Elena era la donna della sua vita.

Si passò una mano tra i capelli ricci e si sfregò la barbetta ispida, ricordando a sé stesso di radersela prima di sera. Controllò l'orologio. Era già ora di raggiungere Elena al ristorante, odiava i ritardatari.

Uscendo dal palazzo di accorse della neve, non aveva neanche aperto le finestre di case prima, e toccando le chiavi della macchina nella tasca del giaccone pensò che sarebbe stato molto più pratico andare a piedi. Si sarebbe goduto il risveglio della città a quell'ora del mattino.

LA NOTTE DEI BUONI PROPOSITIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora