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«Come va a scuola?» domandò Katherine a Liam, ancora appollaiato sulla poltrona del salotto di casa mentre sua madre armeggiava con la macchina da cucire.

«Molto bene», rispose guardandola intensamente.

«Sei sempre un secchione come una volta?» continuò la conversazione Kate cercando di sdrammatizzare. Tutte quelle occhiate cominciavano a metterla a disagio.

«Ha fatto domanda ai migliori college del paese e sono più che sicura che riceverà moltissimi SI», si intromise Harper con gli occhiali calati sul naso.

«Ma è meraviglioso», Kate si complimentò sinceramente ammirata.

«Non è nulla di che», rispose lui fingendosi modesto. «Lavoro sodo da anni, è solo una conseguenza del mio impegno. Sono un ragazzo responsabile, so prendermi a cuore gli impegni. Sono molto serio», disse. Era il primo discorso sensato che faceva da quando Kate era entrata in casa.

«E questa sera, invece? Andrai a divertirti con gli amici?» chiese ancora Kate.

«C'è una festicciola», alzò le spalle Liam.

«Ci porti la tua ragazza?» Kate ammiccò.

Liam odiava da sempre essere trattato come il fratello piccolo, ma era inevitabile. Kate l'aveva visto crescere, aveva contribuito insieme ad Emma agli scherzi che lo facevano infuriare. Non riusciva a vederlo come un adulto, non ancora. Liam divenne tutto rosso.

«Come sta tua nonna?» cambiò discorso Harper per far riprendere fiato a suo figlio.

Kate sorrise rendendosi conto della gaffe. «Qualche acciacco, ma sempre in gamba.»

«Siamo vicine di casa e non la vedo mai.»

«Non esce più spesso come prima. Trascorre qualche ora in giardino, ma quelle belle passeggiate di una volta le vengono molto faticose.»

«Devo decidermi a venire a trovarla, qualche volta. Lo penso sempre e non lo faccio mai.»

«Sono sicura che le farebbe piacere.»

«Ecco qua. Come nuovo.» Harper spiegò il vestito sistemato davanti a lei.

«Grazie mille!» Kate era al settimo cielo. «Non hai idea di che regalo tu mi abbia fatto.» Si alzò e di slancio abbracciò Harper. Quante volte si era rifugiata tra quelle braccia quando le cose a casa coi suoi andavano male.

Perché la vita doveva sempre decidere di sconvolgere tutto? Stavano così bene, e invece in un secondo tutto era cambiato.

«Allora in bocca al lupo per il tuo appuntamento», le disse Harper.

«Tieni le dita incrociate», sorrise Kate con un tuffo allo stomaco. 

LA NOTTE DEI BUONI PROPOSITIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora