Harper scese le scale stropicciandosi gli occhi e raggiunse la cucina dove la aspettava un bicchiere di vino. Si sedette su uno degli sgabelli della penisola immacolata e riprese a sfogliare i depliant dell'agenzia di viaggi. Indossava ancora solo un paio di shorts e una delle camice del marito, il suo outfit abituale per dormire, e perse qualche istante a guardarsi le gambe. Era decisamente più attraente adesso che venticinque anni prima.
Voleva andare in crociera per il periodo pasquale, ma ancora non aveva bene in mente l'itinerario.
Poggiò il bicchiere sul tavolo e scoppiò a ridere. Si era dovuta trattenere, ma la cosa era troppo incredibile per lei. Liam ormai era un uomo e non era la prima volta che lo scopriva intento a spiare Katherine Miller dalla finestra. E non ci voleva un genio per capire perché: Kate sembrava uscita da un sogno ed era anche una bravissima ragazza, lei la conosceva dai tempi dell'asilo. Liam era un adolescente e aveva sempre avuto una cotta per lei. Si fermò a chiedersi a che livello di esperienze sessuali potesse già essere suo figlio. Probabilmente quelle erano cose di cui avrebbe potuto parlare con sua sorella, non certo con sua madre. Da quando era andata via i rapporti in casa si erano raffreddati. Liam la riteneva responsabile. Si era convinto, o forse Emma glielo aveva lasciato credere, che fosse sua la colpa del litigio che le aveva fatto fare le valige e sparire dalla circolazione. Magari in parte poteva anche dargli ragione.
Il suo matrimonio era già in pezzi da secoli e non c'era stato bisogno di nessuna relazione extraconiugale per averne la prova, benché entrambi avessero avuto le loro possibilità di evasione. Michael era un alcolizzato e lei moriva di solitudine sotterrata dal lavoro. La sua morte era stata una liberazione. E questo faceva di lei una donna orribile, insensibile ed egoista, lo sapeva bene. Una moglie crudele. Non gliene era proprio importato nulla? Certo che sì. Ci era rimasta malissimo, ne aveva sofferto in silenzio. Non aveva mai cancellato tutti i bei momenti trascorsi insieme in quegli anni di matrimonio, a crescere i figli, ad amarsi, a fare progetti prima che tutto crollasse. Ma era anche vero che nessuno dei due avrebbe mai chiesto il divorzio. Lei non ne aveva intenzione, sarebbe stato come ammettere che sua madre aveva ragione, e non voleva distruggere la famiglia. Sarebbero rimasti lì, a rendersi vicendevolmente la vita impossibile fino alla vecchiaia, per amore dei figli che nel frattempo sarebbero cresciuti, sarebbero andati via di casa a costruirsi una vita loro e non si sarebbero mai accorti di nulla.
L'incidente aveva reso più semplice le cose per tutti. Per lei sicuramente. Ma i suoi figli ne erano usciti distrutti. Soprattutto Emma.
Riprese in mano il bicchiere e sorseggiò quel che restava del vino fissando il camino vuoto e pulito del salotto di fronte. Aveva sempre amato quella casa. I suoi ricordi più preziosi erano legati ad essa. I suoi figli erano cresciuti tra quelle quattro mura candide. Quindi adesso come avrebbe spiegato a Liam che in crociera sarebbe andata con Oliver, l'avvocato che le era stato presentato da una sua amica in maniera sottilmente diabolica? Lo stesso Oliver con il quale intratteneva una relazione semiseria da più di sei mesi, affascinante, deciso e soprattutto così diverso da suo marito? Liam ed Emma non sapevano neanche della sua esistenza. Solo le sue amiche ne erano a conoscenza. Amiche che poi erano anche le colleghe di lavoro. Le uniche che le avevano realmente chiesto come si sentisse dopo il funerale e, conoscendo Michael, non l'avevano giudicata.
Liam non avrebbe capito. Poteva già sentire esplodere nelle orecchie le accuse di suo figlio. Le avrebbe detto che non aveva perso tempo, che papà era ancora caldo nella tomba e lei già si stava facendo consolare. Faceva presto a dimenticare, lei. Chissà che con quell'uomo la relazione non esistesse già prima della morte di suo padre. Sì, questo glielo avrebbe rinfacciato sicuramente. Liam sapeva essere molto teatrale quando ci si metteva. Per questo Harper voleva continuare a tacere, a tenere segreta questa cosa e godere di quell'apparente isola di felicità. Rendere Liam partecipe delle scelte della sua vita non era una cosa che era obbligata a fare. Ancora pochi mesi e suo figlio sarebbe partito per il college e dubitava che avrebbe considerato la sua opinione in merito. Quindi doveva solo portare pazienza, aspettare e poi godersi la sua relazione in santa pace senza figli in giro.
Chi lo aveva detto che una vedova over cinquanta non potesse ricominciare a vivere?

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LA NOTTE DEI BUONI PROPOSITI
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