"Irene ti vuoi svegliare?!" Mi rigiro per l'ennesima volta avvolgendomi la testa con le lenzuola cercando con tutta me stessa di non ascoltare la ora più che mai fastidiosa voce della mia amica. Siamo in vacanza, possibile che debba svegliarmi presto pure oggi?
"Molto bene - continua lei - vorrà dire che in aereoporto ci andrò io". Aeroporto? Aeroporto! Spalanco gli occhi alzandomi di scatto, la osservo mentre se la ride e con un salto degno di una vera atleta vado a prepararmi in bagno.
"Trucco?" Mi domanda
"Fatto"
"Outfit?"
"Scelto"
"Macchina?"
"Chiavi prese!" Saluto al volo Giulia uscendo e salendo sulla jeep nolleggiata per questa settimana, metto in moto e parto nella speranza che Charles non sia ancora arrivato.Come ogni volta le mie speranze si sgretolano davanti ai miei occhi quando lo vedo 'comodamente' seduto ad aspettarmi su un muretto in disparte. Accosto in modo da farmi vedere e scendo a salutarlo abbracciandolo "So di essere in ritardo ma non farci caso, è una situazione irrimediabile" La sua risata e le sue parole mi fanno tirare un sospiro di sollievo, questo ragazzo è sempre di buon umore a quanto pare.
"Posso le chiavi?" Lo osservo mentre posiziona il suo trolley nel porta bagagli "Come scusa?" "Le chiavi, per guidare" Alzo gli occhiali posizionandoli sulla testa "Guido io caro, mica mi fido di te" "Ah no?" Risponde ironico ridendo "Sfidami" Continua per poi afferrare le chiavi dalla mia mano e costringermi ad andare nel sedile del passeggero.
Guida bene, devo ammetterlo, e corre un po' troppo per queste stradine dissestate, ma sono sicura che in questo momento si senta molto fiero di sé "Quindi fai sempre così? Guidi come se fossi Schumacher per fare colpo?" Scoppia a ridere rallentando leggermente "Non segui molto il mondo dei motori per essere un ingegnere. Sai tra Schumacher e il 2019 ci sono giusto un paio di campioni del mondo" Scuoto la testa posando le gambe sul cruscotto e facendo finta di non notare la sua espressione infastidita dalla cosa. "Lo sai che non amo la Formula 1 e poi so benissimo chi altro c'è ora, solo che non sono così forti!"
"E sentiamo, se dovessi tifare per chi lo faresti?" Inclino la testa poggiandola al finestrino "Leclerc, come mio fratello" A quelle parole lo vedo irrigidirsi di colpo e stringere leggermente di più le mani sul volante "E tu?" Domando per capire se la sua reazione sia dovuta ad un'ostilità tipica del tifoso "Non mi dispiace Leclerc, ma preferisco Verstappen" Annuisco per poi cambiare discorso, in questo momento credo entrambi preferiremmo non averlo mai toccato.Quando arriviamo in stanza noto un biglietto di Giulia sul letto
'Io ho prenotato un'altra stanza, questa la lascio a voi ;) '
"Bene allora, dopo avermi fatto rischiare la vita in auto pensi di accompagnarmi a fare un bel bagno?" Vorrebbe controbattere ma non gliene dò modo facendo partire la playlist di Spotify e andando a cambiarmi, lasciando a lui la stanza.
"C'è tanta gente a settembre qua?" "Non ci sei mai stato?! È pieno, ma proprio pienissimo" Rispondo un pò sconcertata mentre continuo a cercare l'introvabile pareo che sono sicura aver posato qua da qualche parte "Allora che ne diresti di fare qualcosa noi due, soli?" Mi volto di scatto guardandolo mentre sorride "So che c'è una spiaggia semi isolata non troppo lontano da qua...ma non ti piace stare in mezzo alla gente o-" "Non mi piace stare con altri che non siano te, almeno per oggi" Si avvicina pericolosamente ma proprio in quel momento trovo quel che stavo cercando e interrompo, stupidamente, quella che poteva rivelarsi una situazione decisamente interessante.Charles_leclerc
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"Carina la bandana, ma pensi di togliertela per fare il bagno?"
"Non lo so, mi piace" Mi avvicino per levargliela ma rimango ipnotizzata dal suo sguardo e le mani mi restano praticamente incollate alla sua testa, fra i suoi spettinatissimi capelli "Anche tu" Dico senza pensarci due volte, d'istino e lui, prima che io possa rendermi conto di quanto appena fatto e imbarazzarmi, mi bacia delicatamente, poi mi prende di peso in braccio correndo diretto verso il mare.
Quando riemergo dall'acqua il respiro mi viene strappato da lui e dai suoi lenti baci, i migliori del mondo, sicuramente i migliori che io mi possa ricordare. E vi assicuro che così, tra un bacio e l'altro, in acqua a scherzare e a ridere, a rubargli quella bandana e lanciandoci addosso sabbia, la giornata passa così velocemente da non farci caso.
Ci rendiamo conto del tempo volato solo quando ci ritroviamo distesi sulla spiaggia, abbracciati l'uno all'altra e in totale silenzio "Fa quasi paura" dice dopo molti minuti di vuoto assoluto "Io?" Rispondo ridendo ma lui rimane serio "Tutto questo, una spiaggia deserta con solo le nostre risate e il rumore del mare, il tramonto, il caldo di settembre e - si volta guardandomi negli occhi - sì, anche tu" Istintivamente gli accarezzo il viso soffermandomi sulle fossette che tanto amo "Sei il più fantastico sconosciuto che io abbia mai incontrato, Charles" Mi avvicino per baciarlo e lui non se lo fa ripetere due volte. In un attimo mi ritrovo sdraiata a terra con le sue mani sui fianchi e tutto il suo profumo addosso "Irene devo dirti una cosa" mugugna sulle mie labbra mentre con una mano accarezza le mie gambe leggermente aperte "Non ora" Rispondo mordendogli il labbro inferiore "Non ora" ripeto sussurrando per poi tirarlo ancor di più a me. È tutto così dannatamente magico da mettere quasi paura, ora capisco cosa intendeva prima e sorrido, genuinamente, come ultimamente mi capita spesso di fare.Quella sera Irene si concesse completamente a Charles e lui, dopo tanto tempo, trovò finalmente ciò che aveva sempre cercato. Il tramonto continuava a scendere e il sole si era ormai immerso nel cristallino mare greco, i respiri lenti dei due ragazzi divennero improvvisamente rapidi e sempre meno silenziosi. Due passanti, osservando la scena, sorrisero e non si imbarazzarono per nulla, forse perché quando vedi un amore così non puoi far altro che gioire ed essere invidioso di tanta bellezza.
Quella sera Irene era sua, completamente, in ogni angolo del suo corpo, con le mani nei suoi capelli e gli occhi chiusi dal piacere.
Quella sera Charles diventò suo, con le mani che accarezzavano il suo corpo, la mente libera da ogni pensiero e il cuore che gridava come non mai.
Quella sera nasceva un qualcosa di indefinibile, meraviglioso e magico e nessuno dei due mai avrebbe voluto rinunciare a quel momento, nonostante tutto ciò che sarebbe potuto accadere dopo.
Era nato un amore e non c'è nulla di più bello.
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Irene /Charles Leclerc/
Fanfiction"Irene i cantautori dicono che l'importante non è quante volte cadi ma se hai il coraggio di rialzarti Ma dopo mille cadute roventi Non ci resta che imparare a vivere come i serpenti" Pinguini Tattici Nucleari 1 in #F1 (gennaio/febbraio 2020)